MORALITA' 1968 E MORALITA' 2011 11 1 30 34
Gentile Direttore, non condivido lo stile di vita di Berlusconi ma trovo ipocrita che a stracciarsi le vesti siano
coloro che dal '68 in poi si sono battuti per la rivoluzione permissiva, lotta ai tabù, libertà sessuale anche per i minori, pornocrazia, la prostituzione come professione ecc.. Non si può pretendere un premier virtuoso e volere una società libera di fare ciò che vuole. Dopo decenni d'istigazione di massa alla vita libera dalla morale,l'immoralità é andata al potere e molti non si scandalizzano più.
Cordiali saluti
Lucia Estran
Ns. nota
Osservazioni giuste. Basta ricordare gli slogans urlati per ogni dove "il corpo è mio e ne faccio quel che mi pare", "la verginità è un tabùda sfatare", "bacchettoni", urlato a quanti pur guardandosi bene dal fare i moralisti pure cercavano di richiamare perlomeno ai fondamenti della morale. Poi i gay sfilavano in nome dell'orgoglio di essere tali (!), ogni intervento anche modesto era squalificato come censura. Eccetera. Con ciò chi è al vertice, ovunque, deve tener conto che i suoi comportamenti possono essere modello per tanti. E per tante purtroppo. Che la strumentalizzazione sia enorme non c'è dubbio ma va pur detto che sarebbe saggio non offrire argomenti agli strumentalizzatori (ndr).