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"Alemanno vattene" - la solita musica razzista che non cambia se é di destra o di sinistraRiceviamo. Argomento proposto da Mario Pulimanti

"Alemanno vattene dal nostro quartiere democratico e
antifascista” Nunzio d’Erme e duecento disobbedienti
hanno impedito il 26 gennaio al Ministro Gianni
Alemanno, nonché candidato di AN a Sindaco di Roma, di
parlare ai cittadini ad un convegno sulle politiche
abitative, nella sala consiliare del X Municipio di
Roma. Il parlamentino di Cinecittà è presieduto dall'ex
direttore del Manifesto, Sandro Medici, eletto come
indipendente per Rifondazione comunista. I giovani dei
centri sociali che avevano deciso di impedire ad
Alemanno di parlare in una sede istituzionale ed in un
incontro preventivamente autorizzato, sono pienamente
riusciti nel loro intento, ricorrendo all'uso della
trasgressione. A mio parere queste persone hanno un
concetto tutto loro della parola democrazia, come del
resto si è già potuto vedere nei regimi totalitari. E
dire che con questi militanti appartenenti alla sinistra
di Bertinotti, Prodi va d’amore e d’accordo, rischiando
di mandarli anche in Parlamento, dopo che comunque sono
già riusciti ad occupare alcuni posti chiave in Comuni e
Province. L'aula consiliare si è trasformata così in un
luogo di bivacco, mentre dovrebbe, invece, rappresentare
la legalità. Così il confronto alla fine non c’è stato e
la sala è stata liberata anche grazie ad Alemanno che ha
scelto di rinunciare all'appuntamento. Questo episodio
fa il seguito a quanto avvenuto a dicembre del 2004
all'Università Roma 3 quando anche in quella occasione
al ministro Alemanno era stato impedito di parlare, come
del resto era già successo a Fini e a Gasparri nelle
altre due Università romane. Non oso pensare se una cosa
del genere l'avessero fatta a d’Erme. E’ democratico
decidere di negare il diritto di parola? Episodi come
questo dovrebbero far riflettere. E dire che Nunzio
d'Erme è un consigliere comunale e, come tale, dovrebbe
ben sapere, come giustamente ha detto il Sindaco
Veltroni, che “in un paese democratico nessuno può
impedire ad un altro di parlare”. Io auspico che i
nostri politici, o chi ci rappresenta, cerchino ancora
di più il raggiungimento di valori di libertà e di
responsabilità. Questi soli sono gli ideali che possono
permetterci di avere un quadro politico sempre più
coerente con quello di buona parte delle democrazie
occidentali evolute. E situazioni come questa, dove un
Nunzio d’Erme consigliere comunale di Roma, impedisce ad
Alemanno di parlare in un' assemblea pubblica, occupando
la sala dell'incontro, sarebbe meglio se non si
verificassero.




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