Contributi esterni

Proteggersi dal ritorno al MedioevoRiceviamo. Argomento proposto da RAEL

Pubblichiamo per il massimo di
confronti di idee ma non possiano non ribadire un
aspetto fondamentale. In Occidente risuona sempre più
forte la parola "diritti" e sempre più fioca la parola
"Doveri". Sempre maggiore la richiesta di libertà, in
senso lato, dimenticando l'esistenza di un confine,
oltrepassare il quale significa ledere la libertà
altrui.

Eccetera. (NdR)

Miami, 8 febbraio 2006 - I recenti avvenimenti a
cui abbiamo assistito dopo la pubblicazione, da parte di
un giornale danese, di alcune caricature di Maometto,
che hanno condotto ad incendi d’ambasciate nei paesi
arabi ed esplicite minacce di morte contro i
caricaturisti ed i giornalisti, ecc. sono elementi
rivelatori dell’immenso pericolo che corrono le libertà
fondamentali dei paesi occidentali, libertà conquistate
nel corso dei secoli attraverso lunghe battaglie contro
la religione che fu dominante in Europa: il
Cristianesimo.


Oggi, nei paesi moderni, coloro che disegnano le
caricature di Gesù, di Dio o del Papa non rischiano più
nulla, ma solo qualche centinaio d’anni addietro, le
persone che avessero osato farlo avrebbero corso il
rischio di venire bruciati vivi.


Il mondo musulmano vive ancora in una cultura medievale,
nel cui ambito non viene tollerata alcuna mancanza di
rispetto, anche se umoristica.


Il fatto che questi Paesi non rispettino i Diritti
dell’Uomo sul loro territorio e la libertà d’espressione
nei loro giornali, è certamente una cosa condannabile,
ma, anche se è necessario lottare per un miglioramento
di questa situazione, si tratta sempre di un loro
problema interno.


Ma che essi osino attaccare le libertà dei Paesi moderni
è una cosa del tutto inaccettabile. Che facciano pure
ciò che vogliono a casa loro, ma che rispettino le
libertà acquisite a caro prezzo nel corso dei secoli dai
paesi occidentali. Parliamo del diritto all’ateismo, del
diritto al blasfemo e del diritto di ridere di tutto...


I Paesi occidentali devono proteggere, senza cedere di
un passo, i diritti e le libertà fondamentali. E devono
farlo soprattutto se i nemici di queste libertà
brandiscono minacce di violenza o di assassinii nei loro
confronti. Cedere a delle minacce di violenza è una cosa
inaccettabile.


Alcuni Paesi musulmani stanno considerando di chiedere
all’ONU di votare delle leggi che vietino i testi o i
disegni che mancano di rispetto alle religioni. Alcuni
occidentali giungono perfino a giustificare questa
procedura assimilando le caricature ad un incitamento
all’odio razziale o religioso, e le comparano ai disegni
antisemiti che si trovavano nei giornali tedeschi agli
albori del nazismo.


Esiste una differenza enorme e molto chiara fra le due
cose. I disegni antisemiti incitavano realmente con i
loro commenti all’odio verso gli Ebrei, propagando false
informazioni, pretendendo ad esempio che gli Ebrei
depredassero l’economia tedesca o facessero dei
sacrifici di bambini. Non si limitavano a fare la
caricatura di un profeta o di un dio.


Se, da un lato, non dev’essere permesso, in nome della
libertà d’espressione, di incitare esplicitamente alla
violenza e all’odio razziale o religioso, dall’altro,
quando i disegni sono puramente umoristici o
caricaturali, essi devono essere permessi, qualunque
siano i loro soggetti o i loro bersagli. Nessun soggetto
deve essere vietato o divenire un tabù, altrimenti la
libertà d’espressione cessa d’esistere e ritorna il
mostro della censura religiosa o politica. Lo ripeto, le
incitazioni all’odio o alla violenza contro etnie o
religioni, devono essere punite severamente dalla legge.
Ma non il diritto di ridere… e di ridere di tutto senza
alcuna eccezione.


Ma il problema che solleva questa vicenda delle
caricature, è nei fatti molto più grave e profondo. Noi
stiamo assistendo infatti a quello che profetizzavo una
ventina d’anni fa in uno dei miei testi che incoraggiava
il mondo occidentale a prepararsi a difendere le proprie
libertà fondamentali dalle influenze dei paesi che
ancora oggi vivono nel medioevo.


Stiamo infatti assistendo all’affrontarsi di due
civiltà: una moderna e molto libera, l’altra in ritardo
di vari secoli per mancanza d’educazione e di scienza,
ancora impantanata nelle superstizioni, sottomessa a
credenze primitive. Una civiltà che non ha ancora
compiuto questo passo in avanti fondamentale che è la
reale separazione fra chiesa e stato.


Ognuna di queste due civiltà cerca ora di imporre i
propri «valori» all’altra. Questo affrontarsi di due
sistemi di valori è irrisolvibile, soprattutto quando il
meno avanzato dei due ha dei paradigmi talmente forti
che lo rendono estremamente fanatico e gli impediscono
del tutto di vedere la verità.


Ma il pericolo maggiore è che il mondo moderno faccia
delle concessioni al mondo primitivo. Sarebbe una
vittoria dell’oscurantismo sulla scienza e la libertà.


È la società meno evoluta che deve progredire e non il
contrario. Il mondo occidentale deve invece continuare
ed accelerare le proprie riforme progressiste che gli
consentiranno di distruggere definitivamente i resti del
conservatorismo e del puritanesimo ereditato dalla
soffocante tradizione giudeo-cristiana, accettando, fra
le altre cose, l’utilizzo della clonazione, delle
cellule staminali e degli alimenti geneticamente
modificati.


Che i musulmani si rifiutino di mangiare maiale, è un
loro diritto ed una loro libertà, ma non lo è l’imporre
questa regola alimentare al resto del mondo. Che si
rifiutino di rappresentare il loro profeta Maometto è
anch’esso un loro diritto ed una loro libertà, ma non lo
è imporre questa regola ai non musulmani. E se il mondo
moderno accettasse di limitarsi nella propria libertà
d’espressione per trattare con riguardo la
suscettibilità degli islamici, allora imboccherebbe
pericolosamente la strada del ritorno al medioevo.


Non soltanto il mondo occidentale non deve lasciarsi
influenzare dal mondo primitivo, ma deve fare di tutto,
attraverso la promozione dell’educazione e di media
moderni come la televisione satellitare ed Internet,
affinché le società primitive si liberino a poco a poco
del giogo delle loro religioni retrograde e realizzino
quella separazione reale di chiesa e stato di cui molti
paesi occidentali godono attualmente.


E il mondo moderno non deve assolutamente cedere di un
passo sulle proprie libertà. Esso ha il dovere di
proteggersi dalle minacce di violenza dei fanatici di
ogni genere.


Se da un lato la filosofia Raeliana predica una non
violenza assoluta, dall’altro essa predica anche il
diritto alla legittima difesa, ricorrendo anche alla
forza se necessario. Si tratta però di una forza
ragionevole che, nei limiti del possibile, cerca di non
uccidere coloro che attaccano ma di ridurli
all’impotenza.


Se anche noi condanniamo ogni attacco militare, come ad
esempio le invasioni illegali americane dell’Afghanistan
e dell’Iraq, questo non significa che raccomandiamo
un’inazione totale. Una non violenza criminale e codarda
permetterebbe alle forze medievali di distruggere le
libertà del mondo moderno e di assassinare i suoi
cittadini.


Il mondo occidentale deve sviluppare degli armamenti
specifici per proteggersi dagli attacchi fanatici di
coloro che non tollerano le nostre libertà.


Bisogna in questo contesto fare un bilancio delle
differenze fondamentali di queste due società che si
affrontano, per comprenderne bene le differenze e
mettere in evidenza la cattiva fede che utilizzano i
difensori di queste culture medievali allo scopo di
farci regredire. Ecco qui di seguito alcuni esempi che
non sono certo limitativi:


Diritto all’apostasia


- Nei paesi occidentali, in conformità con i Diritti
dell’Uomo, è possibile apostatare liberamente la propria
religione, sia per convertirsi ad un’altra, sia per
divenire atei e rinunciare dunque ad ogni credenza in un
qualsiasi dio.


- Nella maggioranza dei paesi musulmani, a disprezzo
degli stessi Diritti dell’Uomo, le leggi prevedono che
si possa essere condannati a morte se si rinnega
pubblicamente la religione musulmana.


Diritto ad essere blasfemi


- Nei paesi occidentali si può essere liberamente
blasfemi. Nei paesi musulmani si possono anche subire
pesanti pene per questo motivo.


Diritti delle donne


- Nei paesi occidentali, grazie alle leggi
sull’uguaglianza dei sessi, le donne hanno gli stessi
diritti degli uomini su tutti i piani.


- Nella maggior parte dei paesi musulmani, le donne
vengono considerate come inferiori ed è legale
picchiarle. Esse devono portare il velo o, peggio, il
burka, mentre gli uomini possono muoversi a capo
scoperto. Le donne non possono studiare, non possono
guidare un’automobile.


- Gli uomini possono praticare la poligamia (avere
diverse mogli), mentre le donne non hanno il diritto di
praticare la poliandria (avere diversi mariti).


- Le donne adultere possono essere condannate a morte,
solitamente per lapidazione, mentre gli uomini subiscono
delle leggere reprimende.


- Le donne non sono mai considerate maggiorenni ma
dipendono sempre dall’autorità del padre, del marito o
del fratello.


- Ogni anno, migliaia di donne vengono impunemente e
legalmente assassinate dai membri maschi della loro
famiglia in quelli che vengono chiamati « crimini
d’onore ».


Diritti degli omosessuali


- Nei paesi occidentali, gli omosessuali godono degli
stessi diritti degli eterosessuali e possono anche
sposarsi legalmente. Nei paesi musulmani, sono passibili
di pesanti pene detentive o addirittura di pena di
morte.


Mutilazioni sessuali


- Nei paesi occidentali è proibito ogni tipo di
mutilazione sessuale. Nei paesi musulmani, l’escissione
(asportazione del clitoride) viene praticata ogni anno
su milioni di bambine, così come la circoncisione sui
ragazzi in tenera età.


E la lista è quasi infinita…


Tutte queste situazioni sono inammissibili e
costituiscono una violazione dei Diritti dell’Uomo. Ma
la cosa ancora più scioccante è che i Musulmani vogliono
imporre due pesi e due misure alle nostre società
moderne.


Ad esempio, reclamano il diritto di costruire delle
moschee in occidente e di praticarvi un proselitismo
sfrenato volto a convertire la maggior quantità di gente
possibile. E tutti i cittadini occidentali sono liberi
di convertirsi liberamente all’Islam. Nei paesi
musulmani, invece, la costruzione di chiese è vietata,
chiunque cerchi di fare del proselitismo per una
religione non islamica è passibile di lunga carcerazione
e coloro che si convertono ad un’altra religione, e
rinnegano quindi la religione musulmana, possono essere
condannati a morte. Due pesi e due misure.


Un altro esempio: i Musulmani reclamano il diritto di
portare il velo islamico nelle scuole occidentali e
possono liberamente portarlo in ogni occasione nei
luoghi pubblici. Ma se una donna occidentale visita dei
paesi musulmani, è obbligata a coprire i propri capelli
con un velo islamico e non potrebbe certamente portare
una minigonna senza rischiare di finire in prigione.
Ancora due pesi e due misure.


A proposito di questi due soggetti, i Diritti dell’Uomo
sono molto espliciti : garantiscono la libertà
religiosa, la libertà di convertirsi, la libertà di fare
del proselitismo, la libertà di esporre i simboli della
propria religione. Ma la reciprocità è d’obbligo. Se i
Musulmani vogliono poter godere, nei paesi occidentali,
dei diritti e delle libertà garantite dal più bel frutto
che sia cresciuto nel mondo moderno, i Diritti
dell’Uomo, devono anch’essi imperativamente rispettarli
nei loro paesi.


Fino a quando non verrà rispettata una reciprocità
assoluta, i Musulmani non dovrebbero godere, nei paesi
occidentali, delle libertà che rifiutano ai visitatori
dei loro paesi. Questo significa che il proselitismo
musulmano dovrebbe essere vietato in occidente, fino a
quando il proselitismo di altre religioni, o l’ateismo,
non venga legalizzato nei paesi islamici. E portare il
velo islamico o il burka dovrebbe essere vietato in
occidente fino a quando le donne non avranno il diritto
di camminare a capo scoperto e non potranno portare
delle minigonne nei paesi islamici. Ancora una volta non
dovrebbero esistere due pesi e due misure.


È indispensabile difendere i valori dei paesi moderni
ed, in particolare, le libertà conquistate a caro
prezzo. Soprattutto quando queste vengono attaccate da
dei fanatici i cui libri religiosi insegnano il
disprezzo, il crimine e la violenza contro coloro che
non sono fedeli alla loro stessa religione.


Il Corano è molto chiaro e dice nero su bianco:


«Uccidete gli idolatri ovunque li troviate, prendeteli,
circondateli, tendete loro delle imboscate. Ma se si
convertono, se compiono la preghiera e pagano del
denaro… allora lasciateli in pace poiché Allah è
indulgente ed ha pietà di loro » Corano, Sura IX.5


L’Islam incoraggia in modo ufficiale anche il razzismo e
la discriminazione:


«O voi che credete, non prendete i giudei ed i cristiani
come alleati, poiché essi sono alleati gli uni con gli
altri. Chi di voi diverrà loro amico diverrà come loro e
Dio non guiderà un tale perverso» Corano, Sura V.51


Il sessismo dei Musulmani e l’incoraggiamento alle
violenze familiari provengono anch’essi dalle loro
«sacre scritture»:


«Gli uomini sono superiori alle donne grazie alle
qualità che Dio ha donato agli uomini per elevarli al di
sopra delle donne. (…) Ammonite quelle che voi temete
non essere obbedienti, banditele in letti separati e poi
battetele». Corano, Sura IV.34


Infine, la vita stessa del profeta Maometto viene
considerata come esemplare e sacra, lui che è stato un
saccheggiatore di carovane, che ha poi sposato Aicha,
una bambina di 9 anni, come riferiscono gli scritti
sulla sua vita. Questi stessi scritti dicono anche che
«il matrimonio è stato consumato» . Nei paesi moderni,
andare a letto con una bambina di 9 anni viene definito
pedofilia. E non possiamo pretendere che una cosa del
genere fosse normale a quell’epoca. Un atto pedofilo è
sempre stato e sarà per sempre un atto criminale. I
Musulmani non possono considerare Maometto come un
modello perfetto e infallibile altrimenti essi
approverebbero la pedofilia.


Se i libri sacri dell’Islam predicano apertamente
l’assassinio degli infedeli, vale a dire di tutti coloro
che non sono musulmani, atei compresi, noi che abitiamo
nei paesi occidentali siamo tutti dei bersagli legittimi
per loro. La sola soluzione per sfuggire al massacro
sarebbe quella di convertirsi all’Islam e questo i
musulmani lo annunciano ufficialmente. Infatti il Corano
dice con molta chiarezza che i Musulmani devono
convertire il pianeta intero all’Islam ed uccidere tutti
coloro che rifiuteranno questa conversione. È giunto il
tempo per il mondo libero di prendere coscienza di
questa realtà insegnata da 1.3 miliardi di Musulmani,
ossia quasi un quarto della popolazione terrestre.


Alcuni pretendono che si tratti di una lettura fanatica
del Corano e che la maggioranza dei Musulmani ne fanno
una lettura più tollerante senza applicare alla lettera
queste regole superate. È possibile, ma questo non
impedisce che alla prima occasione i fanatici riportino
tutti, anche i più tolleranti, sulla «retta via»
obbligandoli ad un’applicazione integrale o integralista
di quella che viene considerata la «parola di dio».


Ed ogni giorno, nel mondo intero, milioni di giovani
Musulmani si recano nelle scuole coraniche che
continuano ad insegnare loro incitazioni al crimine ed
all’odio. E non viene certo detto loro di relativizzare
questi discorsi. Visto che si tratta della parola di Dio
trasmessa dal Profeta, questa parola, a causa della
propria stessa essenza, non può essere né relativizzata
né interpretata. Ciò che è scritto è scritto.


La sola soluzione a questo problema è quella di vietare
ogni religione che insegni la violenza e l’odio
razziale, religioso o etnico. Non accetteremmo mai che
un partito politico predichi tali cose. Esso verrebbe
immediatamente proibito. Perché accettare tali cose da
parte di una religione che condiziona il comportamento
delle giovani generazioni molto più di quanto possa fare
un partito politico?


Bisogna dunque vietare l’Islam fino a quando continuerà
a insegnare tali orrori, ritenuti illegali a livello
internazionale.


La sola soluzione perché l’Islam sfugga ad una tale
interdizione, sarebbe quella che i suoi dirigenti
accettino una censura dei propri testi religiosi,
sopprimendo i passaggi che incitano a compiere atti
criminali. Allora i musulmani darebbero prova di buona
fede e potrebbero integrarsi in una comunità
internazionale dove soltanto le religioni che promuovono
la tolleranza possono esistere in armonia e nel mutuo
rispetto.


L’ONU dovrebbe immediatamente istituire un comitato
internazionale di censura degli scritti religiosi (tutti
gli scritti religiosi) per conformarli ai Diritti
dell’Uomo ed estirpare definitivamente tutti quei
passaggi che sono contrari ad essi.


Fino a quando questo non verrà fatto, la religione
musulmana dovrebbe essere dichiarata illegale nei paesi
occidentali e, di conseguenza, dovrebbero venir proibite
le scuole islamiche ed i luoghi di culto dove ogni
giorno vengono insegnate queste abominazioni e dove
vengono creati i terroristi ed i criminali di domani.


Il mondo moderno e libero deve proteggere le proprie
libertà, con la forza se necessario, ma, lo ripeto, con
una forza il più possibile non violenta. La legittima
difesa dei propri valori deve essere però assicurata.


Il vantaggio scientifico dei paesi occidentali consente
loro di proteggersi militarmente dai fanatici che
desiderano riportarli al medioevo. E questo dev’essere
fatto il più possibile nel rispetto dei principi della
non violenza. È necessario però che questo vantaggio
venga conservato e che i musulmani integralisti, anche
se superano largamente per numero la popolazione dei
paesi occidentali, continuino ad essere tecnologicamente
incapaci di rappresentare una minaccia per il mondo
moderno.


I Musulmani hanno già, in passato, invaso la Spagna ed
una parte della Francia prima che gli eserciti europei,
fortunatamente, li respingessero. Il che prova che non
sono solo i paesi occidentali a commettere a volte il
crimine di invadere degli stati sovrani, come nel caso
dell’Afghanistan e dell’Iraq. Se gli integralisti
musulmani avessero i mezzi militari e tecnologici per
farlo, senza alcun dubbio, oggi invaderebbero il mondo
occidentale e tenterebbero di sterminare tutti coloro
che non si convertissero all’Islam puro e duro.


Lo farebbero adducendo tutta una serie di falsi
pretesti: perché il mondo occidentale ha colonizzato un
tempo tutti i paesi musulmani e questo fatto ha lasciato
in loro un desiderio di rivincita, perché pensano che il
mondo occidentale saccheggi le loro ricchezze
petrolifere, perché rimproverano ai paesi occidentali di
aver sottratto le terre ai palestinesi per creare lo
Stato d’Israele, perché questi occupano l’Afghanistan e
l’Iraq, ecc. Ma sono tutte delle false scuse: la verità
è che la loro religione insegna loro a convertire tutto
il pianeta e a sterminare tutti coloro che rifiutano di
convertirsi, gli infedeli e gli atei, come ha già
provato la loro invasione di una parte d’Europa qualche
secolo fa.


Questa filosofia di dominio del pianeta al fine di
creare su di esso un « regno di dio» sulla Terra, è la
cosa più pericolosa che esiste. Ed il mondo moderno,
nella sua totalità, non può accettare che ogni giorno
milioni di giovani vengano condizionati a questa visione
del futuro.


Le manifestazioni violente, conseguenti alle caricature
di un profeta, sono soltanto un dettaglio che rivela un
pericolo molto diverso. Quello di assistere alla
distruzione dei nostri valori moderni e delle nostre
libertà da parte di popoli intolleranti e dominatori. Il
pericolo di lasciarsi riportare indietro al medioevo.



Per tutte queste ragioni, le società moderne devono
proteggere, senza fare la minima concessione, i propri
valori e le proprie libertà fondamentali, con la forza
se necessario, ed armarsi sviluppando nuove tecnologie,
allo scopo di conservare quel vantaggio necessario a
restare invincibili di fronte a tutte le forze primitive
ed oscurantiste del pianeta.

RAEL  (Diritti d’autore gratuiti)



GdS 10 II 2006 - www.gazzettadisondrio.it

Approfondimenti