Questo spazio per: I giovani liberaldemocratici incontrano Mario Segnidi di C.S.
Mercoledì 6 aprile, una delegazione di Progetto Giovani
Liberaldemocratici ha incontrato il prof. Mario Segni,
Segretario Nazionale del Patto.
Devolution, elezioni regionali, costituzione europea
sono stati i principali temi toccati da Segni, il quale,
analizzando le principali priorità per la battaglia
politica liberaldemocratica nel Paese, ha chiesto a noi
giovani una mobilitazione forte contro il progetto di
riforma costituzionale del Governo.
L’Ufficio del Direttivo Nazionale di PGL, condividendo
le preoccupazioni espresse dal leader del partito, ha
pertanto deciso di dare vita nelle prossime settimane ad
un’intensa campagna di informazione sul tema della
devolution, eventualmente anche insieme a tutte le
componenti politiche e associative giovanili che
intendono contrastare una riforma che rischia di
compromettere il futuro economico ed istituzionale del
nostro Paese.
L'Ufficio del Direttivo Nazionale -
Noi e il Forum Nazionale Giovani
Il coraggio di essere coscienza critica
di Renato Ibrido (Coordinatore Nazionale Organizzativo
PGL)
Cari amici, a circa quattro mesi di distanza dalla
celebrazione del I Congresso del Forum Nazionale dei
Giovani, è giunto il momento di confrontarci insieme
sull’apporto che i giovani liberaldemocratici possono
dare al FNG.
Il FNG nasce come piattaforma nazionale delle
organizzazioni giovanili italiane, un punto d’incontro
per tutti coloro che intendano porre al centro del
dibattito politico e dell’iniziativa sociale il valore
dei giovani. È un’iniziativa nobile, che nasce sulle
macerie del tentativo, anch’esso nobile, di dar vita al
Consiglio Nazionale della Gioventù.
Fin dalla sua costituzione, Progetto Giovani
Liberaldemocratici ha dato il suo apporto costruttivo,
convinti che la valorizzazione delle nuove generazioni
passa in primo luogo dalla capacità delle sue
associazioni di non porsi più in una posizione di
subalternità al mondo politico.
Continueremo a lavorare nel forum e per il forum.
Consentiteci però due riserve. La prima è di carattere
tecnico: la possibilità del FNG di incidere
effettivamente nell’ambito della politica italiana, non
può non essere legata all’approvazione di una legge che,
finalmente, consenta anche all’Italia di dotarsi di un
organismo di rappresentanza dei giovani, al pari del
resto dell’Unione europea. Sappiamo bene quali sono i
ritmi del Parlamento italiano. A maggior ragione, ad un
anno dalla fine della legislatura, non si può perdere
altro tempo prezioso. Ecco perché è necessario ripartire
dai progetti di legge già presentati. Perché no, magari
dal progetto di legge del nostro deputato Michele Cossa,
il quale si è battuto per noi giovani pattisti,
esponendosi in prima persona pur di giungere ad una
rapida costituzione del Consiglio Nazionale della
Gioventù.< /P>
La seconda riserva è invece di carattere politico. O
meglio, è un problema di prospettive, di visioni. La
domanda che poniamo ai nostri amici del FNG è “quale
Forum volete”? Senza alcuna polemica, con la pacatezza
che ci contraddistingue diciamo che noi vogliamo un
Forum DEMOCRATICO, APERTO e PLURALISTA. Sono tre parole
che vanno sottolineate con forza, perché danno
l’immagine di un Forum attento alle sensibilità e alle
istanze di tutti, soprattutto dei movimenti più piccoli.
Le elezioni bulgare, con meccanismi elettorali che in
confronto tingerebbero la legge Acerbo di
liberaldemocratico, non ci piacciono. Il monopolio di
pochi, rispetto ad un’organizzazione rappresentativa di
tantissimi giovani ci preoccupano. I ritardi e gli
orrori organizzativi, le interviste improponibili dei
vertici del Forum ci fanno riflettere.
Ancora oggi i movimenti giovanili di numerosi partiti,
anche molto importanti, rifiutano di riconoscere il
Forum per la sua incapacità di essere pluralista e
aperto nei confronti di tutti. Servono risposte
immediate.
Nessuna polemica, sia chiaro. Ma sono proprio queste le
grande questioni del FNG. Grandi e di non facile
soluzione, d’accordo. Ma che il Forum deve affrontare
coraggiosamente, senza pregiudizi e senza il timore di
osare. Deve saper essere diverso dagli altri,
inconfondibile, altrimenti semplicemente non sarà.
C.S.
GdS 20 IV 2005 - www.gazzettadisondrio.it