PD: SI È CAMBIATO TUTTO PER NON CAMBIARE NULLA

Riceviamo e pubblichiamo:

Con l'elezione di un ex democristiano alla guida dell'ex PCI accade che sulla poltrona che fu di Togliatti e di Berlinguer siede oggi il ragazzo Franceschini. Si è passati dal partito "frou-frou" di Veltroni a quello neoconservatore del "segretario-dilettante" come qualcuno l'ha definito. Ha pure giurato convinto su una Costituzione vecchia di oltre sessant'anni che è già stata modificata per ben quindici volte. Il giocattolo che la nomenklatura del partito gli ha affidato durerà però poco più di cento giorni: i suoi primi e ultimi da segretario. Dopo le Europee e il congresso arriverà Bersani, l'uomo delle famose lenzuolate, al quale dovrebbero essere affidate le speranze di tutto il Pd.

La nomina del neo-segretario è avvenuta con una maggioranza bulgara e con una platea, apparsa ai più cloroformizzata, che ha fatto dire a Fassino "ma quale Valium… ha vinto la ragione". In questo momento nessuno ha voluto le primarie perché non ci sarebbero state convergenze su una qualsiasi piattaforma politica programmatica e l'elezione sarebbe stata dunque più simile ad un frivolo concorso di bellezza.

Si è quindi andati alla conta come ai bei tempi di Brežnev. Anche il discorso della corona contro il nemico Berlusconi è stato un perfetto intervento in stile anni settanta.

Il buon Dario dovrebbe rimettere insieme tutte le anime del Pd (ex-ds, ex-margherita, ulivisti delusi, teodem, radicali, dalemiani e veltroniani in cerca di rivincite) divise su tutto però. E per lui sono già iniziati i problemi. L'intenzione sua di andare a far parte in Europa del gruppo Pse ha fatto storcere il naso a tanti che non potranno mai farne parte in quanto assai diversi per storia e cultura.

La possibilità che dopo le europee uomini come Follini, Rutelli, Enrico Letta e molti altri moderati decidano di lasciare il "titanic-pd" per fondare con l'Udc un nuovo partito di centro non è poi così infondata. Le prossime amministrative potrebbero essere proprio il banco di prova.

Insomma… si è cambiato tutto per non cambiare nulla.

Nando Mascherpa (x)

(x) Coordinatore Regionale "Moderati-Riformisti"

Nando Mascherpa (x)
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