2 28 LA REPLICA ALLA RISPOSTA DEL SINDACO

Riceviamo e pubblichiamo:

Abbiamo ricevuto la risposta del Sindaco all' interpellanza avente ad oggetto il taglio del cedro e la riqualificazione di Piazza Campello. Nel renderla pubblica, ci atteniamo allo scopo iniziale, ovvero quello di fornire risposte ai molti interrogativi dei cittadini e in primo luogo dei promotori della petizione contro il taglio della pianta, a cui fino ad oggi l' amministrazione non aveva voluto rispondere.

Ora ciascun cittadino avrà gli strumenti per valutare la posizione ufficiale dell' amministrazione sulla questione.

All' atto della presentazione dell' interpellanza ci eravamo detti che il nostro compito dovesse terminare qui, una volta ottenute le risposte alla legittima richiesta dei molti cittadini interessati alle sorti del cedro.

Tuttavia, alla luce dei contenuti della replica, non possiamo esimerci da alcune "spigolature".

Questa dunque in sintesi la risposta del Sindaco:

il progetto di riqualificazione della piazza Campello è considerato valido sotto il profilo urbanistico e progettuale, non subirà alcuna variazione e verrà approvato nella versione presentata al pubblico ad ottobre. Quindi, senza cedro.

Anche se non vi è una risposta esplicita alla precisa domanda, si deduce che non è stata valutata (né a questo punto verrà mai fatto) alcuna ipotesi progettuale alternativa che preveda il mantenimento della pianta. Insomma, si tira dritto.

Su questo punto ci viene spontaneo chiedere: perché non si è approfittato della lunga pausa invernale dei lavori, tutt'ora perdurante, per provare a studiare delle alternative e renderne pubblico l' esito? Non sarebbe stato un gesto di sensibilità e attenzione nei confronti dei molti cittadini che esprimevano un così forte legame affettivo nei confronti della pianta?

Tra i delusi, sicuramente ci sarà anche il Presidente di A.S.M.nonchè autorevole esponente della maggioranza Nicola Giugni, che all' indomani della divulgazione dei dati della perizia che escludevano che il cedro fosse malato così commentava la notizia su un noto giornale on-line: "Bisognerebbe integrare la presenza del cedro nel progetto di riqualificazione della Piazza: non sembra impossibile"

Molteni infine ritiene ancora attuale la relazione naturalistica eseguita nel 2008 dalla dott.ssa Cicardi su indicazione dell' amministrazione e dagli attuatori dell' intervento. Le valutazioni in essa contenute sarebbero secondo il sindaco in linea anche con la perizia botanica commissionata dal comitato cittadino a favore del cedro(!!)

Premesso che, con tutto il rispetto per il lavoro di carattere descrittivo della naturalista, solo la perizia è stata effettuata sulla base di rilievi scientifici e da parte di personale abilitato a tali indagini, è interessante andare a vedere quali sono gli esempi fatti dal sindaco per sottolineare questa presunta identità di vedute tra i due documenti.

Punto primo: la non ottimale struttura dell' albero.

Ecco cosa dice la perizia: "la struttura dell' albero…seppur non ottimale dal punto di vista biomeccanico, non appare così indebolita da rendere incompatibile la sua conservazione con l' esigenza di garantire un livello adeguato di sicurezza". Finale a sorpresa, forse era sfuggito…

Poi: la necessità di ricorrere a interventi di potatura.

Sì, servono periodiche potature …"come d' altronde per qualsiasi altro albero" aggiunge nella lettera accompagnatoria alla perizia il dottore forestale incaricato…e aggiungiamo anche noi, che dottori forestali non siamo!

Ancora, Molteni, disserta sul fatto che "i cedri sono piante piuttosto fragili nella struttura, come abbiamo potuto vedere con le recenti nevicate di quest'anno che hanno costretto a drastiche potature..".

Già, moltissime piante cittadine (citate una a una dal sindaco) hanno avuto i rami spezzati e hanno subito potature di sicurezza in occasione delle nevicate di dicembre. Una no, però, come empiricamente cittadini e stampa hanno constatato: il vecchio cedro di Piazza Campello!

L' esito finale della perizia è chiaro: si escludono malattie alla pianta e si ritiene che il cedro sia conservabile, programmando adeguati interventi di potatura da considerarsi ordinari per tali piante.

Conclusione: prima dell' esito della perizia, la motivazione di una supposta malattia del cedro e della sua "pericolosita''"era stata ampiamente utilizzata a sostegno del suo abbattimento, sia in commissione che in sede di presentazione pubblica.

A fronte degli ultimi sviluppi ci saremmo aspettati che questa motivazione venisse ritirata e si dicesse con chiarezza che il cedro deve essere tagliato esclusivamente in virtù di scelte progettuali ed urbanistiche, indipendentemente dal fatto che sia o meno malato, che sia bello o brutto, che sia diritto o storto.

In questo modo, anche coloro che, come noi, nutrono, al di là della questione cedro, dei dubbi più o meno grandi sul progetto di riqualificazione della piazza, avrebbero comunque riconosciuto la piena legittimità di tale scelta e apprezzato il coraggio di dire le cose come realmente stanno.

Il sindaco invece pare preferisca ancora arrampicarsi sugli specchi, o meglio…sui rami del cedro.

Può stare tranquillo che non si spezzeranno: a dispetto di tutto e di tutti è, ancora per poco, un albero di sana e robusta costituzione!

Se qualcuno però in città, dovesse sentirsi un po' preso in giro dovrà farsene,tra le frasche, una ragione: un dottore che dichiara malati i "pazienti" sani è davvero un bel paradosso!

I capigruppo Per Sondrio Faggi Sindaco, Popolari Retici, Sondrio Anch'io, Sondrio Liberale

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