Argomenti proposti da Virgilio CAIVANO: 1) Un parlamento precostituito e di yesman 2) Berlusconi umilia e offende i piccoli Comuni italiani

1) Un parlamento

Il prossimo sarà un parlamento di yesman ed ancora più grave precostituito a tavolino. La perversione dell¹attuale sistema elettorale e la doppia morale dei vertici dei partiti politici ci regaleranno un parlamento non rappresentativo della volontà popolare ma dell¹appartenenza ai capi e alle lobby trasversali che occupano da sempre i partiti politici, non più luogo di elaborazione di proposte e progetti, ma semplici carrozzoni elettorali. Lo scandalo della candidature paracatudate da Nord a Sud, nonostante i proclami della Sinistra che oggi ne abusa alla grande, frutto di compromessi e appartenenze anche familiari è sotto gli occhi di tutti ed offende ed umilia l¹intelligenza dei cittadini elettori. La diaspora o meglio ancora la fuga di tanti dirigenti e parlamentari uscenti dei Democratici di Sinistra è solo la punta di un grande ycesberg che tocca trasversalmente tutte le forze politiche. Dopo il 9 aprile troveremo seduti in parlamento mogli di segretari politici nazionali, di ministri, di autorevoli personaggi dello spettacolo e dell¹impresa, tutti legati a doppio filo ai capi partito e per nulla radicati al territorio e soprattutto all¹elettorato, con conseguenze devastanti per la democrazia e la partecipazione popolare. Tutto questo nel silenzio ingombrante di autorevoli padri della Patria, probabilmente impegnati in questo gioco perverso a sistemare la candidatura sicura di nipoti, figli o generi. Con la disoccupazione che viaggia a tre cifre un posto in parlamento vale davvero oro. Con buona pace dei cittadini elettori impegnati a discutere di fattorie e fratelli maggiori. Una situazione di degrado morale e politico che denunciamo con forza all¹attenzione della pubblica opinione e dei media affinché nel nostro Paese si apra una discussione seria sull¹argomento. Altro che deriva plebiscitaria, qui siamo alla dittatura dolce di una oligarchia trasversale che sta cloroformizzando il Paese anche con la complicità del servizio pubblico che su questo problema non apre bocca come dimostrano ampiamente tutte le trasmissioni politiche andate in onda fino ad oggi.

2) Berlusconi

In questi giorni, a spese dei cittadini contribuenti, sono state recapitate milioni di lettere a firma del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi, nelle quali si parla e si descrive un Pese tecnologicamente avanzatissimo, dove internet veloce e i computer sono un fatto acquisito e disponibili per tutti. Solo una fervida fantasia ed una totale assenza di rispetto per l¹intelligenza dei cittadini italiani può partorire una lettera così lontana dalla triste realtà del nostro quotidiano. Per dieci milioni di cittadini che vivono nei piccoli comuni italiani l¹internet veloce è una chimera, i servizi in rete della pubblica amministrazione sono pura fantascienza, basta andare in tanti piccoli comuni della Calabria come delle Valli Alpine per rendersene conto. Il Presidente del Consiglio parla di seconda storica ³alfabetizzazione² degli italiani, quella digitale e dimostra plasticamente di non conoscere assolutamente il Paese, di non aver nessun contatto con la dura realtà quotidiana, dove una prenotazione online di una visita specialistica, soprattutto nei piccoli Comuni del Sud è un sogno irrealizzabile. Provi a chiedere il Presidente del Consiglio se dopo aver fatto il decreto per la carta d¹identità digitale i piccoli Comuni hanno le risorse per comprare gli strumenti per realizzarla. Il Presidente del Consiglio si vanta delle ore di lezione nella scuola dell¹obbligo delle materie informatiche e dimostra di non aver mai visitato un¹aula informatica di una scuola di un piccolo Comune. Altro che informatica per tutti se poi i laboratori informatici sono chiusi e le scuole nei piccoli comuni è orami sull¹orlo del baratro e del fallimento, altro che teleinsegnamento. Milioni di cittadini sono condannati alla preistoria informatica, per tantissimi giovani le pari opportunità con i coetanei europei sono inesistenti, per tanti giovani fare impresa nel settore della rete è praticamente impossibile ed il Presidente del Consiglio scriva nella sua lettera ³ le famiglie italiane hanno raggiunto un livello elevato nell¹uso di queste tecnologie. Grazie alle agevolazioni che abbiamo messo a disposizione delle scuole, dei giovani e delle famiglie, siamo all¹avanguardia in Europa per crescita dia accessi internet e di connessioni veloci in ³larga banda²². Probabilmente noi viviamo in un Paese diverso da quello del Premier, oppure, e ci pare la cosa più seria, per il Presidente del Consiglio i piccoli Comuni sono un pura appendice fastidiosa e le migliaia di famiglie che ivi risiedono sono inesistenti e non meritano nessun diritto alla crescita tecnologica ed informatica. Del resto, l¹affossamento al Senato della legge a favore dei piccoli comuni è drammatica e l¹attuale maggioranza parlamentare al Senato ha scientemente distrutto una grande speranza di futuro per i piccoli Comuni italiani. Tutto il resto sono solo voli di fantasia di un Presidente del Consiglio che non conosce e non rispetta la storia, l¹identità e la radice del Paese: i piccoli Comuni.

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