AZIENDA DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DI SONDRIO (cfp): NOTA UFFICIALE SU SITUAZIONE E PROSPETTIVE 11 8 10 14

Nel pubblicare la nota del CFP di Sondrio inviata a tutti gli organi di informazione e quindi anche alla 'Gazzetta' si precisa che noi non abbiamo pubblicato la nota sindacale per il semplice motivo che a noi non è stata inviata. Forse pensando, e sbagliando, che non l'avremmo pubblicata?

La nota in parola denunciava il calo di iscrizioni al Vallesana di Sondalo, manifestava preoccupazione per i posti di lavoro e criticava gli amministratori. Di seguito dunque la replica che pubblichiamo tal quale senza modifiche e senza osservazioni.

LA NOTA DELLA PRESIDENZA

Premessa

In relazione alla nota sindacale sulla situazione del Vallesana e dell'azienda di formazione professionale:

- in premessa ci si riserva di illustrare ampiamente il lavoro svolto e la situazione aziendale alla ripresa post-feriale quando saranno in sede tutti gli interessati ma soprattutto perché in questo periodo possono arrivare ancora iscrizioni al Convitto che una polemica giornalistica non faciliterebbe certamente. Ad oggi, rispetto ai circa 50 precedenti rimasti dopo le motivatissime espulsioni, sono 43 gli iscritti ma lo scorso anno vi furono iscrizioni fino al via dei corsi per cui bisogna attendere,

- di seguito quindi solo alcuni 'appunti'.

Calo iscrizioni al Vallesana

L'attuale Consiglio di Amministrazione, e la direzione, in carica da poco tempo, arrivando hanno trovato al convitto 57 iscritti, di fatto circa 50 (x) per via delle motivatissime espulsioni nei mesi scorsi per garantire alle famiglie delle altre ragazze e degli altri ragazzi, diciamo, un ambiente sano. Dal momento che sembra si voglia mettere sotto processo l'attuale conduzione - "una gestione che sembra fare troppa acqua" - vorremmo ricordare ai sindacati che la struttura è partita da 120 ospiti, numero in progressiva discesa da anni sino agli 85 e poi ai 57 trovati da noi, di fatto circa 50, peraltro in questi anni con cambi di titolarietà ma con inalterati organizzazione interna e personale. Noi, sia consentito, mentre si verificava quella progressiva discesa non c'eravamo. I sindacati sì.

Pressoché nessun convittore valtellinese. Provenienze lontane da Sondalo: Brianza, Alto Milanese e zone contermini, addirittura con i costi sociali a carico nostro. Mi riferisco agli sconti sulla retta legati al reddito delle famiglie che mi pare sarebbe invece logico gravassero sui rispettivi Comuni, posta di bilancio 'Diritto allo studio'. Il dato delle provenienze è importante in quanto le famiglie di quelle zone trovano ovviamente più comodo iscrivere i loro figli vicini a casa a Casargo in provincia di Lecco. La scelta di Sondalo non è quindi una priorità ma una necessità residuale.

Infine per quanto riguarda il settore alberghiero e la possibilità di avere semiconvittori locali da ricordare il richiamo per i ragazzi che esercita Bormio con il suo 'Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione Dante Zappa' che ha sede anche a Livigno

(x) (come detto siamo ora a 43, dato provvisorio incompleto)

Personale

Al nostro insediamento l'Azienda, sedi di Sondrio e Sondalo, con circa 400 alunni fra convittori, semiconvittori, esterni aveva in forza due dipendenti. Ad essi si aggiungevano 21 comandati dalla Provincia che a sua volta ne aveva ricevuti 3 localmente dal CIOF, 18 da Milano e una incredibile categoria di precari, via via partendo dal caso limite di un docente 22 volte assunto ad inizio dell'anno formativo, e 21 volte licenziato al termine, caso da "Striscia la notizia", Completavano il fabbisogno contratti professionali.

Per il nuovo anno formativo l'azienda conta 36 collaboratori a tempo indeterminato. Ai due iniziali si sono aggiunti 20 ex-comandati (uno è in pensione) e soprattutto 14 ex precari che altrimenti si sarebbero probabilmente trovati sulla strada. A questo risultato, prioritario per una efficace gestione aziendale, si è giunti dopo un faticosissimo e giuridicamente impegnativo iter partito dall'accordo sindacale raggiunto il 30 luglio dello scorso anno (Da tenere infine conto, come almeno qualcuno dei sindacalisti ben sa, che in nessun altro modo sarebbe o sarebbe stato possibile garantire ai recodman del precariato il posto di lavoro stabile). Dal momento che sembra si voglia mettere sotto processo l'attuale conduzione - "una gestione che sembra fare troppa acqua" - non si può non evidenziare la singolarità di una posizione sindacale che polemizza proprio nel momento in cui la gestione, poco alla volta, risolve finalmente annosi problemi. Certo non tutti, ma questo era stato riconosciuto anche dai sindacati firmando l'accordo del 30.7.2010.

L'accordo, come sottolineato, sottoscritto anche dai sindacati, definendo la pianta organica 'essenziale', tale cioè da garantire in funzionamento dell'azienda, non poteva non prendere atto di una sovrabbondanza del personale e tenere conto delle scadenze prossime, di cui avanti. Non era possibile procedere oltre senza un cambiamento strutturale che in ogni caso anche con altro CdA e con altra Direzione, anche la stessa precedente, si appalesava indispensabile pure per la Provincia.

Ogni cambiamento comporta una resistenza, tanto maggiore quanto consolidate sono le abitudini e le situazioni privilegiate. Comporta magari anche 'il malessere' di cui parlano i sindacati. Per quanto riguarda il nesso con il cambiamento al CFP ve n'é dimostrazione con la sequela di lettere anonime diffuse, alcune anche alla stampa, soprattutto nei primi mesi della nostra attività, tutte comunque da parte nostra girate alla Procura della Repubblica perché avesse la possibilità di accertare se CdA e Direzione hanno responsabilità cui rispondere o se il torto magari fosse e sia di chi scrive.

Due le citate scadenze di cui sopra: da quest'anno cessa il contributo di 100.000 €uro erogato per tre anni dalla Regione e cessa l'esenzione dal costo del teleriscaldamento, per circa 50-60.000 €uro. Se già esiste una riconosciuta sovrabbondanza di personale a maggior ragione il discorso vale in questo appesantimento economico.

Incarichi esterni

Ai provvedimenti di cui sopra si è aggiunta l'esternelizzazione dei servizi.

- Per le pulizie il nuovo costo sarà di 38.500 €uro rispetto ai circa 85.000 spesi in precedenza per le tre unità, rimaste tali negli anni anche dopo il più che dimezzamento dei convittori. Dispiaceva non avvalerci ancora della collaborazione delle addette, peraltro impiegate, su nostro invito, per un certo numero di ore dall'appaltatore - ma i costi di cui sopra parlano chiaro.

- Per l'assistenza il bando non è concluso ma le condizioni sembrano esserci. Se ci saranno le condizioni si opererà per il reimpiego esterno del personale che comunque in ogni caso non avrebbe e non ha possibilità giuridica di essere richiamato in servizio da parte dell'Azienda.

Documento dei lavoratori

Quanto al documento dei lavoratori del maggio scorso nell'incontro di pochi giorni fa abbiamo dato risposta assolutamente esaustiva punto per punto. Stupisce che i sindacati insistano ignorando le spiegazioni date. Anche questo aspetto, che oggi richiederebbe uno spazio che non c'é, sarà oggetto di ampia illustrazione nell'incontro post-feriale affinché tutti, personale compreso, abbiano la fedele rappresentazione della realtà.

Attività

Si ribadisce che si rimanda all'incontro post-feriale l'illustrazione a 360° di tutta l'attività svolta e delle prospettive in quanto il CdA e la Direzione, come hanno dimostrato salvo a chi non vuol vedere, stanno procedendo, d'intesa con l'assessore provinciale competente per materia, per dare all'azienda un assetto stabile e prospettive di futuro. Non è facile anche in termini di impegno personale (la presenza del Presidente è diventata di necessità quotidiana e quasi quella dei colleghi del CdA Cecchini e Torbus). Si sta lavorando su diversi fronti in maniera altamente qualificata non dimenticando, a 360°, anche le minime cose di gestione ordinaria. Per fare un solo esempio che può sembrare marginale ma non lo è, è toccato al Presidente, partendo dal mandato di pagamento alla sua firma, scoprire che a Vallesana il consumo di acqua annuale, con i costi collegati anche per depurazione e fognatura, sarebbe pari a quello della popolazione delle città di Sondrio e Lecco messe insieme. Non è folklore, non è fuga dai problemi ma occasione, sintomatica, di riflessione.

Nella mia relazione al bilancio - atto ufficiale ma motivo di stupore per un sindacalista a cui ho dovuto spiegare che in ogni incarico che ho avuto in sede di bilancio ho sempre redatto relazioni ampie perché vi fosse il massimo di conoscenza, e non solo delle cose meritevoli, da parte di chiunque - ho attribuito la responsabilità di cose che non andavano bene, situazione dei precari in primis, a quello che ho chiamato "l'assemblaggio istituzionale" che aveva portato, in particolare, alla kafkiana situazione del personale con due sole persone a libro paga diretto e, situazione consolidata, a un sorprendente ventaglio di qualifiche e di retribuzioni collegate.


La presidenza resta comunque a disposizione per ogni chiarimento. Cordialità

Alberto Frizziero, Presidente

3.8.2011

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