PER "FAMIGLIA CRISTIANA" SILENZIO ASSORDANTE CONTRO L'INDECENTE PROPOSTA DI MARONI. PRIMA PERÒ LE IMPRONTE DEI PARLAMENTARI E DEI FIGLI

Ma neppure "Famiglia Cristiana è depositaria della verità o ha la bacchetta magica per evitare le ben note conseguenze negative di una quasi impossibilità di efficaci controlli

Riceviamo e pubblichiamo:

«Spetta al Governo», ha detto monsignor Marchetto di Migrantes, «favorire le iniziative di istruzione che sono alimentate nei campi rom solo dalle associazioni di volontariato».

Alla prima prova d'esame i ministri "cattolici" del Governo del Cavaliere escono bocciati, senza appello. Per loro la dignità dell'uomo vale zero. Il principio della responsabilità di proteggere (cioè, il riconoscimento dell'unità della famiglia umana e l'attenzione per la dignità di ogni uomo e donna), ampiamente illustrato da papa Benedetto XVI all'Onu, è carta straccia. Nessuno che abbia alzato il dito a contrastare Maroni e l'indecente proposta razzista di prendere le impronte digitali ai bambini rom.

A ma risulta che la proposta non consiste nel prendere le impronte digitali ai bambini ma a TUTTI i Rom. La ragione è fin troppo evidente - sia pure certo discutibile - si tratta di persone in genere senza fissa dimora, con scarsi o nulli mezzi di sussistenza, con domicilio aleatorio e che - inutile negarlo - hanno la pessima abitudine di "sfruttare" i bambini, preferendo inviarli ad accattonare - se non peggio - invece che a scuola.

Inutile negarlo: questa la verità, da Bucarest a Praga, da Roma a Belgrado. Certo vi sarà del razzismo, nei loro confronti ma è pur strano che in nessun paese europeo essi siano i benvenuti.

Quindi calma a parlare di "indecenza".

A me parrebbe che sia ben più "indecente" che un genitore invii i propri figlia a chieder l'elemosina, come sistema di vita.

Oppure mi sbaglio?

Avremmo dato credito al ministro se, assieme alla schedatura, avesse detto come portare i bimbi rom a scuola, togliendoli dagli spazi condivisi coi topi. Che aiuti ha previsto? Nulla.

Ma siamo proprio sicuri che le famiglie Rom vogliano mandare i figli a scuola? E che non lo facciano solo per "bisogno" ?

Qui è la solita storia del "buon selvaggio": dall'alto delle ns granitiche certezze, oggi giacobine, domani di un certo pauperismo cristiano, si rifiuta di prender atto, talora anche solo di considerare la possibilità, che "altri" abbiano idee diverse dalle nostre sul modo di vivere.

I Rom non inviano i figli a scuola? Colpa della ns società che non li aiuta!

E se invece fosse il loro di sistema di vita che NON comprende la nostra scuola?

Il prefetto di Roma, Carlo Mosca, s'è rifiutato di schedare, il presidente del Veneto, Galan, ha parlato di "fantapolitica", ma il ministro non arretra d'un millimetro.

Senza entrare in merito, faccio solo notare, a parte ogni altra considerazione, che un Prefetto - sia pure di Roma - NON PUO' rifiutarsi di eseguire una legge. Sarebbe un bello Stato il nostro, se un alto servitore dello Stato decidesse, a suo parere, quali leggi sono giuste e quali no!

Non stupisce, invece, il silenzio della nuova presidente della Commissione per l'infanzia, Alessandra Mussolini (non era più adatta Luisa Santolini, ex presidente del Forum delle famiglie?), perché le schedature etniche e religiose fanno parte del Dna familiare e, finalmente, tornano a essere patrimonio di Governo.

Qui, se me lo concedete, direi che ci si abbassa al peggio del peggio dei pessimo giornalismo di parte. Affermare che il razzismo fa parte del DNA famigliare della Mussolini è cosa che in un qualsiasi paese "normale", quale purtroppo l'Italia non è, farebbe orrore e che ci si guarderebbe bene dal pubblicare.

E' puro razzismo alla rovescia: la Mussolini sarà sempre un'appestata, secondo Famiglia Cristiana, solo perché porta "quel" nome.

Non sappiamo cosa ne pensi Berlusconi: permetterebbe che agenti di polizia prendessero le impronte dei suoi figli o dei suoi nipotini?

A sessant'anni dalle leggi razziali, l'Italia non ha ancora fatto i conti con le sue tragiche responsabilità (non ce ne siamo vergognati abbastanza). In particolare, quei conti non li ha fatti il Centrodestra al Governo, se un ministro propone il concetto di razza nell'ordinamento giuridico. Perché di questo si tratta.

Il solito ritornello sulla Leggi Razziali. Ma cosa dovrebbe fare la dx?

Non basta che Fini vada a chieder scusa a Gerusalemme (facendo invero benissimo)?

Piantiamola, una buona volta, quando fa comodo, di rispolverare fatti di 70 anni orsono.

Oltre tutto la polemica è tutta italiana: su molti testi tedeschi l'Italia è considerata un paese che NON ha collaborato alla persecuzione degli Ebrei (a livello statale, non personale).

Esistono storici ebrei che, basandosi sui documenti d'epoca, hanno dimostrato come non solo il popolo italiano ma pure le FFAA e persino il Governo (sia pure in modo nascosto e talora indeciso) abbiano appoggiato chi, in Francia e nei Balcani, favoriva la fuga e la sopravvivenza degli Ebrei perseguitati da Berlino, Parigi, Zagabria

Ma questi libri sono poco letti da noi.

Sono poco "politicamente corretti". Fa troppo comodo lanciare - a 70 (settanta) anni di distanza ! - l'accusa alla destra di essere razzista!

Tra parentesi mi pare che la sinistra abbia fatto ASSAI MENO i conti con i suoi di scheletri negli armadi.

Andate sui monti della Yakutia e della Kolima (Russia) per vedere ciò che i corrispondenti dell'UNITA' NON vedevano, negli anni '50.

Ma a loro ben pochi rinfacciano di non "aver fatto i conti col passato".

E forse a ragione: di questo passo non la si finisce mai!

Come quando i bambini ebrei venivano identificati con la stella gialla al braccio, in segno di pubblico ludibrio.

Famiglia Cristiana dimentica che le impronte digitali uno NON se le porta appese al collo ma che verrebbero conservate negli uffici appositi al solo scopo di non aver dubbi sulla loro identità.

La differenza è ovvia. Tanto ovvia che viene il dubbio che Famiglia abbia VOLUTAMENTE fatto finta di non comprendere.

Oggi, con le impronte digitali, uno Stato di polizia mostra il volto più feroce a piccoli rom, che pur sono cittadini italiani.

Quindi a tutti è chiaro: l'Italia è uno stato di polizia.

Strano che se ne sia accorta Famiglia Cristiana ma non i cittadini italiani che, votando a maggioranza il centrodx, hanno chiesto più sicurezza.

Ed il problema è tanto sentito che non pochi esponenti della sinistra, pur con distinguo e differenze, ammettono che sì, la sicurezza è una priorità e che quella dei Rom è una GRANDE priorità. Razzisti pure loro?

Infine: ma siamo sicuri che i Rom siano cittadini italiani?

Fino a poco tempo orsono non erano quasi tutti rumeni?

Perché non c'è la stessa ostinazione nel combattere la criminalità vera in vaste aree del Paese? Rende meno, forse, politicamente?

Qui si sfiora veramente il ridicolo! Se c'è un paese ove, a torto od a ragione, si parla ogni giorno della lotta alla Camorra, alla Mafia et similia, quel paese è l'Italia.

E non senza qualche risultato, almeno a sentire polizia e magistrati.

Vi sono persone, da DiPietro ad Orlando, che sull'AltiMafia e sulla lotta al crimine hanno costruito la loro fortuna politica.

Non vederlo fatico a credere che sia possibile.

Ma c'è di più. Stiamo assistendo al crepuscolo della giustizia e alla nascita di un diritto penale straordinario per gli stranieri poveri.

Qui volutamente si fa confusione: non gli stranieri poveri, ma stranieri che - sia pure non avendo mezzi (forse) - hanno atteggiamenti penalmente rilevanti.

Se un povero ruba, non è meno colpevole di un ricco, per la Legge.

NON mi pare che il Comandamento affermi "non rubare, se sei ricco".

Specie se quel tipo di vita sostanzialmente se l'è scelta e gli va bene.

Suvvia, non fingiamo ancora di credere alla favole! Ove è un campo Rom, i reati "minori" crescono vertiginosamente.

Non lo dicono i "razzisti" ma le statistiche.

E tali reati colpiscono - IMPORTANTE NON DIMENTICARLO - non i ricchi, che possono e sanno come difendersi, ma la gente a minor reddito, che non ha la casa o l'auto difese da costosi impianti d'allarme.

La Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia (firmata anche dall'Italia, che tutela i minori da qualsiasi discriminazione) non conta più niente. La schedatura di un bambino rom, che non ha commesso reato, viola la dignità umana. Così come la proposta di togliere la patria potestà ai genitori rom è una forzatura del diritto: nessun Tribunale dei minori la toglierà solo per la povertà e le difficili condizioni di vita.

Vedi sopra. Ancora una volta si finge (mi rifiuto di credere che a Famiglia Cristiana non sappiano la differenza) di confondere povertà e delinquenza.

Provate a pensarci.

In una scuola italiana salta fuori che un bambino italiano viene inviato ad accattonare dai suoi genitori italiani.

Altrimenti botte.

Ho insegnato per oltre 20 anni, ben conosco che succederebbe. Del resto basta leggere i giornali.

Intervento degli Operatori Sociali e degli Assistenti, Carabinieri e Tribunale dei Minori.

Pressoché sicuro l'allontanamento dai genitori e l'affidamento ad una Comunità.

E grandi titolo sui giornali: " .. famigli milanese (o romana o torinese ...) costringe a botte il figlio a chiedere la carità ..".

E se poi vi fosse solo il dubbio che oltre all'accattonaggio vi fosse pure il furto ... poveri genitori ..!

Ma se sono Rom, pare che per Famiglia Cristiana sia una "forzatura".

È giusto reprimere, con forza, chi nei campi nomadi delinque, ma le misure di Maroni non servono a combattere l'accattonaggio (che non è reato).

Le solite belle teorie. Si dice che si deve reprimere ma poi di repressione, in pratica, non se ne vuole parlare. Basta notare che - più sotto - le misure "repressive" vengono sostituite da un servizio di pulmini (scuolabus della Polizia !!).

Curiosa pure la notazione che l'accattonaggio non sia reato.

Ancora una volta si finge. Si finge di non sapere che il problema non è l'accattonaggio (peraltro fastidioso) ma l'INVIARE I FIGLI AD ACCATTONARE!

C'è un solo modo perché i bambini rom non vadano a rubare: mandarli a scuola. Qui, sì, ci vorrebbe un decreto legge perché, ogni mattina, pulmini della polizia passassero nei campi nomadi a raccoglierli. Per la sicurezza sarebbero soldi ben spesi.

Bell'idea! Ma in fondo che aggiungere, quando in un paese la Marina Militare non serve a difendere le coste ma a raccattare gli immigrati illegali (magari sarebbe meglio utilizzare navi più adatte e meno costose, non credete?).

Ed allora la Polizia dovrà organizzare scuolabus per i piccoli Rom. Esattamente il suo compito.

Se non fosse tragico sarebbe veramente risibile.

Anche perché al loro arrivo nel campo Rom, i nostri scuolabus della Polizia, ben difficilmente troverebbero i piccoli da portare a scuola.

Suvvia, debbono lavorare ( ... non è una battuta, se l'è sentito dire un carissimo amico di fronte al Pirellone, mandato al diavolo mentre redarguiva un giovane Rom che rubava ... ).

Ed allora la Polizia che fa, se non trova i piccoli ?

Si lancia alla loro ricerca, baracca per baracca, roulottes per roulottes. Parapiglia. Bambini che piangono. Donne che tirano sassi.

Titoli dei giornali (magari pure di Famiglia Cristiana) "la Polizia italiana come le SS, a caccia dei piccoli ROM".

Quanto alle impronte, se vogliamo prenderle, cominciamo dai nostri figli; ancor meglio, dai parlamentari: i cittadini saprebbero chi lavora e chi marina, e anche chi fa il furbo, votando al posto di un altro. L'affossa "pianisti" sarebbe l'unico "lodo" gradito agli italiani.

Penoso, veramente penoso.

L'usuale qualunquismo, tutto italiano, che spinge a vedere nella classe politica del Paese il peggio del peggio. Come se i nostri politici (certo tuttaltro che immuni da colpe ...) non ce li fossimo scelti noi.

O non fossero l'immagine del Paese.

Ma da 15 anni è di moda, per nascondere i VERI problemi del Paese, dare a loro tutte le colpe.

Specie da parte di uno sciocco populismo giustizialista e modaiolo che in tal modo sta scardinando le strutture portanti del paese.

Peccato che un giornale serio come Famiglia Cristiana si sia unito al coretto!

Nemo Canetta

Nemo Canetta
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