ESTATE POLITICA INCONSUETAMENTE CALDA
Di solito a San Pietro e Paolo la stagione politica se non chiusa è da considerare ormai quantomeno declinante. C'é ancora tempo per qualche focherello ma poi il Generale Estate ha il sopravvento. C'è chi, illudendosi ancora una volta, dà appuntamento a dopo Ferragosto intendendo la settimana successiva come quella propizia alla ripresa per poi trovarsi in scarsa compagnia, forse neppure sufficiente per un tressette, al massimo per un terziglio.
Il 2009 non ha seguito fasti e nefasti degli anni precedenti e, qui in Valtellina, ha voluto innovare con grande felicità dei giornali che in periodo di scarsi argomenti e di bassa richiesta si sono visti recapitare un bel pacco tale da tenere banco in testata e in locandina per parecchi giorni con positivi riflessi per il cassiere.
Da qualche giorno sotto i riflettori c'é il 'caso Provera' che sintetizzeremo in alcuni flash riservandoci di tornarci su visto e considerato che da un lato la decisione iniziale di pubblicare tutte le note ufficiali diffuse non sta né in cielo né in terra viste le dimensioni e dall'altro che la sintesi di tutti gli interventi sarebbe compito assai impegnativo e non certo esercizio da giorni ferragostani.
Allora vediamo la successione di eventi facendo riferimento per quanto qui scriveremo o ai comunicati ufficiali, ove esistenti, o, per il resto, alle cronache della stampa locale, nel modo quindi più 'asettico' possibile. Non abbiamo nessuna voglia infatti che qualche "non si sa chi", autoinseritosi nel trono del Giudizio Universale, si metta a blaterare anche su questo. Non perché importi ma non abbiamo voglia di abbassarci a polemizzare con i signori nessuno.
Partiamo dall'antefatto.
In vista della formazione della Giunta in Provincia la stampa aveva diffuso 'voci', ritenute però attendibili, che l'ex senatore ed ora parlamentare europeo Provera dopo un quinquennio da Presidente sarebbe rimasto a Palazzo Muzio entrando in Giunta. La motivazione non aveva sollevato obiezioni o riserve forse anche perché qualcuno aveva spiegato il perché di questa particolare scelta ponendo l'accento su alcuni grossi problemi, in primis quello del rinnovo delle concessioni idroelettriche. In questa partita dai connotati complessi, dicevano, Provera è pedina di notevole rilievo per cui un rapporto stretto con la Provincia sarebbe essenziale potendo, quando occorre, rappresentarla a pieno titolo. Sembrava, in base alle notizie di stampa, cosa ormai decisa ma la comunicazione del Presidente Sertori dei primi quattro assessori, in attesa di definire con il PdL gli altri quattro, chiudeva la questione in quanto Provera non figurava. E' venuta conferma in questi giorni della voce che circolava allora tra gli addetti ai lavori, grazie alla ben nota Radio Scarpa sempre attiva nei momenti topici, voce cioè che fosse stata trovata una soluzione alternativa più semplice. Una volta ancora Radio Scarpa aveva avuto ragione.
Dopo l'approvazione da parte della Giunta dello schema dello staff del Presidente - lo prevede la legge ed ovviamente gli incarichi, limitati alla durata del mandato, sono fiduciari . il Presidente Sertori nominava, sua competenza diretta ed esclusiva e secondo la proceduta prevista, l'on. Provera a dirigente del suo staff facendo riferimento a quanto previsto dalla normativa per il part-time, con la scelta del minimo possibile ovvero del 25%.
Immediata la polemica. Il candidato-Presidente della Provincia Ciapponi con il PD convocava una conferenza-stampa e con toni molto duri stigmatizzava l'accaduto secondo due profili: quello di opportunità e quello economico aggiungendo che in questo modo il Presidente della provincia appariva 'sotto tutela'. Molto dure le risposte di Provera e Sertori. Il primo ne approfittava per respingere alcune notizie di carattere economico girate informando che, uno, la pensione, o meglio 'il vitalizio' come ex parlamentare è sospeso nel caso appunto, e per il periodo, che sta nel Parlamento Europeo, che, due, la sua indennità, ora ridotta, di eurodeputato gli vale poco più di 5000 €uro dei quali circa 2400 vanno alla Lega, che, tre, 'lo stipendio' quale dirigente dello staff del Presidente sarebbe stato il minimo possibile ovvero di 690 € netti mensili. Dura la risposta sui contenuti mentre a sua volta il Presidente Sertori rispondeva di avere fatto la scelta migliore pensando a quel che interessa di più ossia i fatti, la soluzione migliore dei problemi. Sulla via della contestazione erano arrivati anche Italia dei Valori e UDC nonché il Sindacato (il firmatario sosteneva che la Provincia non aveva bisogno di un altro dirigente. In realtà la Provincia in quanto tale non aveva, né avrebbe ora, nessun altro dirigente in quanto lo aveva dopo la nomina - e lo potrebbe nominare Sertori anche domani o, più probabilmente, a settembre, al 25% o anche al 100% -, non l'Ente bensì lo staff del Presidente).
Repliche su repliche, dichiarazioni su dichiarazioni. Ormai c'era un comunicato al giorno. Interveniva anche il PdL attraverso un comunicato del suo Gruppo consiliare presentato dal capogruppo De Stefani, sostanzialmente sintetizzabile così: d'accordo su e con Provera ma van trovate modalità diverse.
Provera prendeva carta e penna sostanzialmente dicendo di non aver cercato lui l'incarico che quindi rimetteva confermando pieno appoggio e piena collaborazione con il Presidente e la Provincia. Qualcuno vicino a lui diceva, chiedendone la pubblicazione: "criticato in Valle sugli scudi fuori visto che a breve a Stoccolma dovrà presiedere un importante consesso internazionale con tutti i Paesi oggi in Europa, quelli aspiranti e quelli in lista di attesa. In fin dei conti a lui si chiedeva non l'impegno quotidiano ma di esercitare sui problemi il peso che la sua qualifica istituzionale gli avrebbe conferito. In Italia sono molte le situazioni di questo tipo, specie a sinistra".
Interveniva nel frattempo anche il consigliere regionale Bordoni, polemico con Sertori, cui rispondevano, polemici con Bordoni sia Sertori che De Stefani. Ancora Bordoni. L'on. Crosio in appoggio a Provera. Poi Contini in appoggio al Presidente della Provincia che qualcuno, clamorosamente sbagliando, ha ritenuto indebolito dalla e per la vicenda. Grande tema sul tappeto, dice la stampa, il rinnovo delle concessioni idroelettriche.
Ma "rinnovo" o cambio di titolari?
Aspettiamo la prossima puntata.
GdS