IL TELERISCALDAMENTO È POSITIVO, LO DICONO A MORBEGNO. NELLA NOSTRA NOTA L'OCCASIONE D'ORO PER L'OSPEDALE DI FARSELO AUTARCHICAMENTE
Riceviamo e pubblichiamo (con nostra nota in chiosa):
Ho letto sulla Gazzetta l'articolo sul teleriscaldamento e sulla centralina idroelettrica del vostro acquedotto. Non ho trovato commenti sulla scelta del Consiglio Comunale di abbandonare l'idea del teleriscaldamento perché negativa.
Non è vero. Il teleriscaldamento è positivo.
Io sono uno dei 600 soci di Morbegno della centenaria Società Elettrica che ha realizzato otto impianti idroelettrici con una potenza di oltre 10.000 kW e distribuisce all'anno più di 60 milioni di kWh anche a Bema, Cosio, Rasura. Dopo l'energia elettrica si è impegnata nel teleriscaldamento. Ha cominciato nel 2005 e oggi la nostra acqua calda viaggia in 15 km di tubi, tutti contenti. A Morbegno non si è schifitosi e la nostra SEM ha associato la produzione di energia elettrica in un impianto di cogenerazione a metano - quello che a Sondrio non volete - che ha un grandissimo rendimento. Meno emissioni e consumi nelle case del 40%.
Domanda: siamo cretini noi morbegnesi?
Noi soci che siamo stati d'accordo con la scelta della società?
Noi morbegnesi che abbiamo accettato di buon grado i disagi legati alla posa dei tubi?
La SEM stessa che si è messa su questa strada con le sue forze senza bisogno dell'ingente contributo che c'era invece per Sondrio?
A Tirano un tecnico del mestiere mi ha detto che il risparmio è stato almeno del 30%. Dove il teleriscaldamento è stato fatto sono tutti contenti. Leggere quasi in contemporanea da una parte che a Morbegno si stava arrivando a 15 km di condotte dell'acqua calda e che a Sondrio invece si scopriva che il teleriscaldamento è una bufala non è piaciuto a me né a tanti altri soci della SEM. Era dar dei cretini a noi che lo abbiamo scelto, in condizioni uguali a quelle di Sondrio.
Non so se è vero. Qualcuno diceva che il tecnico chiamato come consulente del Comune sarebbe un termotecnico che si occupa normalmente di impianti di riscaldamento. Se è così è scontato che chi si occupa di caldaie e simili sia convinto che quello sia il sistema migliore. Semmai è il Comune che avrebbe dovuto scegliere un tecnico terzo. Non siete d'accordo?
Per concludere si dica che la scelta è stata di natura politica e non si si tirino in ballo criteri tecnico-economici col risultato di far passare per cretini quelli, come noi, come i tiranesi e come tanti altri che hanno trovato il sistema per risparmiare soldi e diminuire l'inquinamento.
(Lettera firmata)
NOSTRA NOTA
La resistenza al cambiamento - Il caso del gas a Sondrio - Impianto autarchico dell'Ospedale - Occasione d'oro
Noi non siamo né in accordo né in disaccordo dato che non siamo entrati nel merito salvo, a latere, enumerare la serie di rinunce che via via in Valle sono state fatte perdendo occasioni, talvolta d'oro.
Una considerazione d'ordine generale. Quando si vuol fare qualcosa di nuovo c'è sempre, forte, la resistenza al cambiamento. Oggi si parla di teleriscaldamento. Alla fine degli anni '60 si parlava del gas a Sondrio - allora GPL-aria a 12.000 kcal/mc, detta anche aria propanata) - dato che ormai erano rimasti in Italia solo tre capoluoghi di provincia senza rete. Ci furono opposizioni durissime, anche comprensibili, di chi riteneva di essere economicamente danneggiato. Il colmo fu che era contro anche l'ASM perché temeva la perdita di consumo di energia elettrica per il passaggio dal boiler elettrico a quello a gas. La rete la facemmo con tariffe allora le migliori in Italia.
Il teleriscaldamento ha avuto le sue opposizioni, magari inizialmente anche di tipo economico, e lo diciamo senza scandalizzarci perché ognuno cerca di tirare l'acqua al suo mulino. Poi la stratificazione politica che, al di là di ogni dichiarazione, pro o contro, è apparsa in città prevalere sulle considerazioni tecnico-ecomiche, pro o contro che fossero.
Morto il teleriscaldamento - viva il riscaldamento, per stare al proverbio - se lo faccia autarchicamente almeno l'Ospedale che - salvo un piccolo impianto in costruzione che utilizza la geotermia per l'ala nuova - oggi di calore ne ha bisogno tanto e in modo meno inquinante dell'attuale. E insieme di energia elettrica. C'è il posto dove fare la centrale e c'è anche chi, intorno all'ospedale, sarebbe ben contento di spendere meno e inquinare meno. Non c'è neanche bisogno di chiedere il permesso per farlo, o comunque là ove è necessario sarebbe atto dovuto. Occasione d'oro. Qui sì che si può risparmiare, non sui cibi per i degenti!
NdD