COMUNICATO DELLA PROVINCIA: "IL SINDACO MOLTENI VUOLE RITARDARE LA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA STATALE!"

Il sindaco di Sondrio Alcide Molteni vuole ritardare la realizzazione della nuova statale 38. Nel corso della sua prima partecipazione al Collegio di Vigilanza, l'organo che assume tutte le decisioni per la nuova viabilità in provincia di Sondrio, in completa solitudine, senza il sostegno di nessuno degli altri componenti (Ministero delle Infrastrutture, Regione Lombardia, Anas, Camera di Commercio, Comunità Montana di Morbegno, Comuni di Chiavenna, Tirano e Bormio), ha chiesto con insistenza che il progetto della nuova 38, già appaltato, venisse sottoposto a un'ulteriore, e non necessaria, verifica ambientale che, di fatto, lo avrebbe bloccato per almeno due anni. Una verifica del tutto inutile, poiché il progetto è già stato ampiamente valutato e approvato dal ministero dell'Ambiente attraverso un iter durato due anni. L'istruttoria aveva a suo tempo determinato una serie di prescrizioni e di modifiche che erano state recepite dalla conferenza dei servizi e nella delibera di approvazione definitiva del progetto da parte del Cipe. Inoltre, il codice degli appalti (la legge che regola tutti gli appalti pubblici) esclude categoricamente questo tipo di verifica per i progetti definitivi quale è quello della nuova 38. In sede di Collegio di Vigilanza, la proposta di non procedere a ulteriori verifiche non è stata avanzata dalla Provincia, bensì dagli uffici regionali preposti che hanno evidenziato come, nell'ipotesi di lavoro avanzata da Anas, fosse stato erroneamente inserito questo adempimento inutile. L'Amministrazione Provinciale ha dunque semplicemente aderito alle puntuali precisazioni tecniche avanzate dagli uffici regionali, sostenuta, peraltro, da tutti i presenti con la sola eccezione del sindaco Molteni. La tutela del territorio è un interesse primario della Provincia che, nel corso dell'iter di approvazione del progetto della nuova statale 38, ha ottemperato a tutte le prescrizioni di carattere ambientale ottenendo le necessarie autorizzazioni dal ministero dell'Ambiente. Non c'è nessuna fretta, ma solo la volontà di realizzare un'opera viaria che la valle attende da trent'anni, ponendo fine a code e incolonnamenti che inquinano l'aria provocando danni all'ambiente e, soprattutto, alla salute pubblica.

CSP

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