6 10 L'ATTACCO ISRAELIANO ALLA FLOTTA "PACIFISTA"

L'attacco alla flotta "pacifista" da parte della marina israeliana ha scioccato mezzo mondo. Ma i soldati di Gerusalemme non vanno condannati per aver sparato sui fans dei terroristi di Hamas, ma per colpevole dabbenaggine ! Pensare di bloccare una flotta carica di amici e sostenitori del terrorismo internazionale islamico senza intuire che i millantatori pacifisti potessero reagire, è stato invero ingenuo. Se prima di mandare gli incursori, il governo di Netanyahu avesse chiamato la sua stessa intelligence, avrebbe scoperto che la miriade di associazioni "umanitarie" e "pacifiste" imbarcate sulle navi turche, a partire dalla ihh avevano legami antichi con esponenti della jihad internazionale, tra cui alcuni militanti transitati dalla moschea milanese di via Jenner ai campi di battaglia in Bosnia, Afganistan e Cecenia. Ovvio quindi che i "pacifinti" avrebbero mosso le mani (e le spranghe) per linciare gli sprovveduti soldati israeliani. In queste ore è saltato fuori che le organizzazioni umanitarie internazionali (tra cui le italiane Onlus Abspp e Comitato Gaza Vivrà) si sarebbero ritrovate (anche se le stesse ong ne erano colpevolmente consapevoli) sotto la regia dell'ihh che, sempre a detta dei servizi segreti, dietro la copertura delle attività umanitarie, aveva il fine di provocare gravi incidenti e di allargare il fossato tra la Turchia e Israele. Le prove? Una tra tante: sul sito dell'Assemblea dei palestinesi in Italia, dal 28 maggio era apparso un comunicato che prevedeva il peggio e invitava a reagire in vista del blitz israeliano. Eppure, nonostante le avvisaglie i "pacifisti" italiani kamikaze di casa nostra, hanno voluto partecipare alla battaglia predisposta anticipatamente a tavolino. Tanto per fare un esempio sulla "buona fede" dei "pacifisti" italiani, Angela Lano, direttore del sito di controinformazione (leggasi anche anarchico), non si è fatta problemi a firmare un appello per "aiutare Gaza e Hamas legittimo rappresentante del popolo palestinese". L'opinione pubblica non deve farsi abbindolare dal folcloristico sventolio delle bandierine multicolore, ma rendersi conto che i pacifisti sono simili ai lupi travestiti da pecore citati dai Vangeli. E i lupi, da quando il mondo è mondo, si trattano da lupi.

Gianni Toffali

Nostra nota

Le ipotesi estreme non si adattano al caso di cui sopra. Non tutti a bordo erano pacifisti e non tutti erano terroristi. Sta comunque il fatto, da tutti sottolineato, che la 'professionalità militare' che una volta contraddistingueva Israele si è persa per strada. Aggiungasi che per la seconda volta quando ci sono incontri alla casa Bianca qualcuno da Tel Aviv trova il sistema di mettere il bastone fra le ruote? Solo coincidenze? Quanto allo sparare il Suo ragionamento vale se i proiettile fossero stati quelli di gomma…

(ndr)

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