09 10 10 ARGOMENTO PROPOSTO DA Paolo, CIELLINO PROBLEMATICO: LETTERA APERTA A TUTTI I CRISTIANI DI C.L.
Lettera aperta a tutti i Cristiani di C.L.
Mi chiamo Paolo, ho 45 anni e faccio l'insegnante di Chimica.
Appartengo alla vita del Movimento di C.L. dai tempi della scuola e da allora ho sempre seguito il Movimento, anche se negli ultimi anni per problemi famigliari non l' ho potuto fare molto attivamente; non ho però mai rivestito ruoli di alcun tipo all'interno dello stesso.
Quello che mi colpì di C.L. fu l'attenzione che veniva riposta in tutti gli aspetti della vita sociale, cosa che, più tardi compresi, era una emanazione evidente del carisma di Don Giussani: cultura, arte, sport, tempo libero, musica, politica, opere caritatevoli, nulla era escluso. Mi colpiva anche il particolare accento con cui veniva proposta la Parola di Dio e la catechesi. Tale approccio, moderno, non clericale o bigotto, in qualche modo simpatico unito ad una particolare attenzione alle esigenze normali e quotidiane dei giovani risultò assai importante per riportare alla Chiesa tanti ragazzi che a partire dalla fine degli anni '50 avevano iniziato ad allontanarsi dalle Parrocchie come conseguenza di quel materialismo e relativismo consumista e nichilista che ha contraddistinto la seconda parte del Novecento.
Inoltre C.L. non richiede tessere , né pratiche religiose particolari e niente è dovuto se non quello che ogni singolo aderente si sente di poter dare liberamente in termini di offerte per far funzionare le proprie sedi ( bollette, affitti, fotocopie o altro).
Da questo rapporto con la Parola e alla luce del Carisma di Don Giussani nasce tutto il resto che noi chiamiamo "Opere"; ce ne sono centinaia, forse migliaia in Italia e nel mondo: opere missionarie, caritatevoli, assistenziali, culturali, sportive, formative, imprenditoriali, alcune delle quali hanno una genesi tale che è impossibile non riconoscere dietro la Mano misteriosa del Mistero che fa tutte le cose.
Le "Opere" però non sono il Movimento ed ogni aderente che in qualche misura si impegna con esse ne è responsabile singolarmente.
Infine ci sono persone che più o meno direttamente si interessano della cosa pubblica: un tempo si riunivano nel Movimento Popolare coloro che avevano iniziato ad impegnarsi più attivamente dapprima all'interno della D.C. e poi, con la fine della "Prima Repubblica" e con la deflagrazione della D.C., all'interno dei partiti che ne sono nati, in particolare quelli che si ispiravano ai valori Cristiani.
Non sono uno storico e quindi spero che mi perdonerete la semplificazione.
A questo punto ho finito. Mi chiederete: "Dove sta la critica?"
Per rispondere parto dal presupposto che, come ho detto all'inizio, sono un insegnante di Chimica, non basta una teoria a convincermi se questa non è suffragata da dei fatti e in questo vi assicuro sono molto "ciellino". Per me due più due non fa quattro perché lo dice l'aritmetica ma perché è la realtà a dimostrarlo.
Se è vero che ogni aderente a C.L. fa scelte politiche personali che non coinvolgono le gerarchie del Movimento né tantomeno la linea teologica o la catechesi, è però evidente che tali persone rappresentano le gerarchie e spesso ne sono i portavoce nei momenti di catechesi e nelle più importanti riunioni; gli stessi organi ufficiali, il sito internet, le riviste del Movimento sono piene di richiami a tale attività politica sempre avvallandola. Non ricordo di avere mai visto una critica.
Io ho iniziato a mettere in discussione tali scelte politiche da quando alcuni anni or sono due più due ha iniziato a non fare più quattro. Da un po' di tempo in Italia si è creata una spaccatura troppo evidente che rasenta ora la falsità più spudorata in coloro che dicono di ispirarsi ai valori Cristiani e poi, non tanto nella loro vita privata che io da peccatore non mi sento di giudicare, ma nella pratica politica quegli ideali calpestano quotidianamente. Faccio un esempio: come può essere compatibile all'interno dello stesso schieramento politico la giusta battaglia ideale sui diritti degli embrioni o contro l'aborto e la pillola del giorno dopo con la promozione di leggi sull'immigrazione che indirettamente favoriscono nell'opinione pubblica la cultura della non accoglienza, la paura del diverso, del clandestino fino alla sua criminalizzazione non per qualcosa che ha fatto ma per quello che è? La conseguenza è la riduzione del livello sociale di percezione dei diritti di questi esseri umani col risultato di far diventare sempre più accettabile alla massa la morte in mare di qualche disgraziato e la mancanza di soccorso. Basterebbe solo confrontare la commozione che produsse l'affondamento nel canale di Otranto di una imbarcazione albanese con più di ottanta persone a bordo nel 1997 con l'insensibilità odierna di fronte a episodi simili. E' evidente che siamo cambiati e un merito lo si deve senza alcun dubbio anche alla continua caccia all'immigrato che subiamo da anni. Questa è la stessa dinamica che in altre epoche ha prodotto e permesso l'olocausto.
Potrei fare tanti esempi ma a pensarci bene ognuno potrebbe far funzionare la propria testina e farne di propri, perché lo scopo non è convincere qualcuno delle mie idee ma denunciare pubblicamente quello che io sento come un abuso.
Vorrei concludere con le parole profetiche di Pierpaolo Pasolini, autore caro a Don Giussani.
"L'intelligenza non avrà mai peso, mai
nel giudizio di questa pubblica opinione.
Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai
da uno dei milioni d'anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato:
irreale è ogni idea, irreale ogni passione,
di questo popolo ormai dissociato
da secoli, la cui soave saggezza
gli serve a vivere, non l'ha mai liberato.
Mostrare la mia faccia, la mia magrezza -
alzare la mia sola puerile voce -
non ha più senso: la viltà avvezza
a vedere morire nel modo più atroce
gli altri, nella più strana indifferenza.
Io muoio, ed anche questo mi nuoce.
[...]
Da: "La Guinea", Poesia in forma di rosa, in "Bestemmia", volume primo, Garzanti, Milano 1993)
Paolo
P.S.
Molti in passato mi hanno convinto a scegliere il male minore. Purtroppo così il male minore è degenerato. Vorrei iniziare a scegliere il Bene Maggiore.