A PROPOSITO DEI DISSERVIZI RAI E DEL CANONE TV 11 2 10 19
Egregio direttore,
solo oggi ho letta la Sua cortese risposta alla mia interpellanza alla RAI T. V. Sono contento che anche Lei non abbia subito passivamente il disservizio che abbiamo e stiamo ancora subendo e mi sento di condividere la Sua iniziativa.
Come Lei ha evidenziato io a causa delle mie "frequentazioni" oltre ad essere in grado di valutare la fondatezza della mia interpellanza ho anche alcune certezze:
1) nessuna fiducia nella giustizia;
2) nessuna fiducia che la Rai TV tenga in minimo conto la mia interpellanza;
3) nessuna fiducia che ci sia qualcuno (media, associazione consumatori et similia) che si adoperi per tutelare il cittadino.
L'unica mia certezza è che il "Borontasauro" che viene importunato e trattato da un semplice utente a pesci in faccia, poiché è presuntuoso e irascibile si risenta e, poiché sarà costretto a rispondermi e perdere il suo prezioso tempo, vada anche oltre il risentimento.
La risposta sarà identica alla Sua: sentenza di Strasburgo si tratta di tassa di possesso.
Io naturalmente non sono d'accordo perché questo poteva valere per il "caso" di Valdidentro ma sicuramente non in questo caso dove è accertato che il "segnale" di tutti e tre i canali non arriva. Se e ….sottolineo se……… dovessi andare a Strasburgo non dovrebbe avere valore una sentenza emanata per una fattispecie diversa.
Si potrebbe arrivare all'assurdo che la RAI TV, pur non fornendo alcun servizio abbia diritto ad incassare il canone. Il cittadino infatti non potrebbe far sigillare il televisore dalla finanza in quanto gli occorre per vedere altre emittenti.
Per quanto riguarda il disservizio secondo me tutto è legato al fatto che la Valtellina, come numero di abitanti e quindi di voti, vale quanto 4 palazzi di Milano e Roma. Voti che a Roma e Milano vengono raggiunti con un solo ripetitore mentre per Valtellina e Valchiavenna ce ne vogliono almeno 33 che non istalleranno mai.
Oltre alla mia frequentazione dei palazzi di giustizia tenga conto anche la mia "origine". A me "farebbe piacere" che i "media, associazione dei consumatori et similia" ogni mattina ricordassero a tutti che i cittadini valtellinesi e valchiavennaschi non sono tenuti in nessuna considerazione: una specie di "delenda Cartago".
Tutte le testate dovrebbero ogni giorno aprire la pagina scritta o il sommario televisivo evidenziando: "oggi è il 150°….151° …..152° giorno che la Rai TV calpesta i diritti……."
Se dovessi ricevere una risposta sarà mia premura trasmettergliela. RingraziandoLa per aver voluto esprimere un Suo parere sulla vicenda La saluto cordialmente
Tresivio 09/02/11 - Severino DIAMANTI