3 10 LETTERA APERTA ALL'AVV. NICOLA GIUGNI DELLA LISTA SONDRIO 2020 E PRESIDENTE ASM
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Nicola,
mi rivolgo a te con la stima e la fiducia che hai dimostrato di meritare sostenendo in prima persona le istanze di noi cittadini che vorremmo avere parte nelle decisioni che modificano nel profondo la città in cui viviamo, tenendo fede con ciò all'enunciato conclusivo del programma elettorale di Sondrio 2020 di cui sei capolista:
"L'informazione è un diritto: previsione di criteri di trasparenza dei processi decisionali e di capillare informazione pubblica circa i fatti amministrativi. Coinvolgimento della popolazione e delle singole realtà nelle decisioni che incidono sulla vita quotidiana della città al fine di pervenire a decisioni partecipate e condivise, così come previsto da Agenda 21."
Dal settembre 2009, quando spontaneamente è sorto il movimento d'opinione contrario all'abbattimento del cedro per il rifacimento della piazza Campello, nell'attuale maggioranza del Consiglio comunale nessuna voce si è mai fatta carico delle legittime rivendicazioni dei cittadini, benché supportate da un totale di oltre 2.000 firme. Un silenzio unanime pare aver sempre avallato decisioni e modalità adottate dal sindaco Molteni persino nei confronti dei gruppi consiliari di minoranza, senza l'interpellanza dei quali la voce dei cittadini dissenzienti non avrebbe di certo avuto mai risposta alcuna.
Confidando tuttavia in una pur minima possibilità che quel granitico consenso celi anche lievi incrinature, per tuo tramite chiedo ad assessori e consiglieri di maggioranza che si esprimano individualmente a proposito delle modalità con cui il sindaco Molteni si è rapportato alla cittadinanza che rappresenta.
È una speranza fondata ad esempio su quanto sostiene l'assessore Cotelli sul sito di Sondrio 2020: "Il coinvolgimento la partecipazione dei cittadini e dei diversi attori della società risulta infatti fondamentale al fine di migliorare la qualità delle politiche pubbliche e i processi decisionali, integrando così gli apporti dei cittadini nella definizione degli stessi."
E chissà, forse qualcuno dei nostri amministratori ha letto il fascicolo inviato al sindaco con i commenti dei cittadini che hanno voluto e finanziato la perizia sul cedro, condividendo nel proprio intimo le tue parole che spiccavano in prima pagina...
Immagino che aver condiviso - nonostante il ruolo istituzionale di presidente dell'ASM - la sorte dei sondriesi che il nostro sindaco ha deciso di lasciare inascoltati abbia rafforzato in te la convinzione di quanto sia importante includere nelle logiche di governo della città il rispetto del senso civico che anima iniziative di dissenso come la nostra.
Ringrazio chiunque aderisca a questa richiesta e sappia vedere in questa controversia un'occasione di crescita civile per la nostra città.
Paola Pizzini
La risposta di Giugni
L'avv. Giugni é in posizione difficile. E' per il cedro, visto che ha anche firmato, ma non può certamente andare, lui Presidente dell'ASM, contro il Sindaco la cui posizione é rigidissima, alla acciaio di Germania. E allora trova una via intermedia: leviamolo dato che non se ne può fare a meno (e non per la banca come superficialmente qualcuno ipotizza...) ma senza patibolo dandogli nuova vita.
Fa sua la nostra proposta
Rileviamo che in questo modo l'avv. Giugni riprende pari pari la nostra proposta. A suo tempo come estrema ratio per salvare un simbolo, quello che ha accompagnato decine d'anni della nostra vita, crescendo insieme, avevamo proposto, quantomeno, di ripiantarlo. C'é chi lo sa fare con garanzie di attecchimento.
Il Sindaco non farà un passo indietro. Se la maggioranza votasse liberamente l'albero resterebbe al suo posto, ma é prevedibile che questo non possa succedere dopo la 'acciaiosa' posizione espressa dal dr. Molteni.
E allora piuttosto che vederlo fatto a pezzi e finire in qualche caminetto meglio ripiantarlo al Campus o nel Parco, non Adda ma quello ovest, vicino alla Torelli (e a casa mia)
a.f.