ARGOMENTO PROPOSTO DA Gianni TOFFALI: BERLUSCONI COMUNE MORTALE (e il discorso della bellezza)
Berlusconi avrà anche un eccezionale fiuto politico, ma in fatto di donne si è rivelato un comune mortale. Come la maggioranza degli uomini, ha scelto l'altra metà del cielo basandosi unicamente su criteri estetici esteriori. E' vero che la bruttezza non piace a nessuno, ma è altrettanto innegabile che raramente i belli brillano di virtù interiori. Difficilmente i piacenti rimangono immuni dalla sindrome di Narciso. L'auto venerazione di sè a livello esteriore, impedisce ai narcisisti di cogliere la pochezza intellettuale e spirituale che alberga nel loro più profondo io. Se poi, agli avvenenti, si aggiungono le adulazioni e le lusinghe dei "normali" e dei "brutti", la patologia narcisistica diventa irreversibile e non più "curabile". Le metafore dell'oca giuliva, della bella senz'anima o del bello impossibile, non sono espressioni inventate dai "brutti invidiosi", ma evidente realtà. Gli esibizionisti tutta bellezza e poco cervello de Il Grande Fratello, de L'Isola dei Famosi e programmi affini, ne sono la prova provata. Ma la "leggerezza" dei belli, è tutto sommato un aspetto secondario. Il rischio più grave è rappresentato dalla componente sentimentale. Esiste al mondo un solo bello o bella che conosca il termine fedeltà o amore eterno? A giudicare dallo stuolo di ex che stanno alle loro spalle, si direbbe di no.
Gianni Toffali
Sia consentita una nota redazionale. Prima il proverbio: 'non è bello quel che è bello ma è bello quel che piace'. Poi una citazione. Nel 1968, 41 anni fa, un certo Ferruccio Ricordi ha sposato la cantante Rita Pavonedi 19 anni più giovane di lui. Rita Pavone, decisamente migliorata esteticamente con il passar del tempo, e non vista in TV ma da un metro, era decisamente brutta, piccola, sgraziata. Il loro matrimonio, lui 83enne e lei 64enne continua felicemente ancor oggi. Da notare che il Ferruccio Ricordi è il nome scritto allo stato civile ma quello noto è Reddy reno, all'epoca delle nozze cantante sulla cresta dell'onda, bello, ricco, famoso. Capita, e più spesso di quanto non si creda, la scelta dell'intelligenza - diamo questa definizione globalmente -. La bellezza inevitabilmente sfiorisce, le curve flessuose lasciano il posto alla stazza formosa, le rughe, la cellulite. Qualcuna crede di battere il tempo affidandosi alla chirurgia plastica, talora in modo patetico. L'intelligenza resta, anzi con l'esperienza si affina… (ndr)