Sondrio 11.X - 11) VERSO IL VOTO (fra 169 giorni). VOGLIONO SPEZZARE LA GRONDA OVEST DELLA CITTA'. ERRORE URBANISTICO OLTRE CHE FUNZIONALE

La questione del sottopassa ciclopedonale nel Lungo Mallero Cadorna in coincidenza con la eliminazione del Passaggio a livello ha forti connnotazioni urbanistiche (ben oltre il Piano di opere pubbliche) e non solo per la forte incidenza che verrebbe ad avere sui flussi veicolari e nei nodi discambio per l'accentuazione non da poco delle correnti di traffico.

- Prima premessa: dispiace non si sia provveduto ad una rilevazione dei passaggi, veicolari e ciclopedonali attuali che probabilmente avrebbero evidenziato l'esiguità dei flussi ciclopedonali, lo spreco conseguente a realizzare solo per pedoni e ciclisti un sottopasso di difficile gestione, essendo impensabile, se solo pedonale, di lasciarlo aperto la notte (gli altri esistenti sono nella zona della stazione, centrale, sono frequentati e sorvegliati. Dispiace anche non siano state fatte valutazioni, pur di massima, in un documentato confronto fra la soluzione oggi scelta e quella con l'aggiunta del passaggio dei veicoli leggeri. Il sottopasso di Via Ventina nelle sue ridotte dimensioni sta oggi smaltendo, in attesa di quello nuovo - il cui progetto giace da anni in Comune anche con il visto delle Ferrovie - forti flussi bi-direzionali. Il sottopasso per la Via Macello smaltisce un traffico a tratti notevole con un calibro di metri quattro, di cui 1,10 di marciapiede e 2.90 di corsia per i veicoli. Sul Lungomallero non occorre un sottopasso veicolare come nelle vie Fiume, Caimi, Parolo ma una semlice corsia come in Via Macello o poco più.

- Una seconda premessa: la logica dell'integrazione. Non 'la città murata?, com'era un tempo con il rilevato ferroviario moderna cintura muraria, ma integrazione che si ottiene ovviamente con le direttrici nord-sud ( privilegiate dall'Amministrazione Comunale in carica addirittura nel PGT e quindi tali da essere rispettate anche dalla Giunta).

Ciò premesso - osserva il CCCVa (Comitato Cittadini Consumatori Valtellina) la chiusura del passaggio a livello con una negativa chiusura del passaggio dei veicoli comporta una serie di controindicazioni che altri - quelli che stanno firmando in gran numero una seconda petizione - stanno spiegando ai concittadini. Conseguentemente il CCCVa non entra nel merito di tali controindicazioni ma richiama l'attenzione di tutti i cittadini, ed anche di frazionisti interessati (oltre Gombaro e Piazzo e sino ad Arquino) sull'aspetto urbanistico del tutto trascurato dalla scelta di tagliare la strada d'argine, vera e propria Gronda il cui completamento avvenne all'inizio degli anni '80 quando l'allora Sindaco, al termine di un faticosissimo iter, passato anche attraverso un processo in Pretura, riuscì a concorsddare una soluzione che portò all'abbattimento dell'edificio che ostruiva parte notevole della sede stradale, allora non ancora asfaltata. Con tale demolizione e la sistemazione del fondo la Gronda, da Gombaro ove si affianca al Mallero e sino quasi alla foce in Adda divenne realtà operativamente valida. Le sue caratteristiche:

La Gronda ovest della città.

Riceve:

Nei primi 950 metri:

Via Fracaiolo N

Via Fracaiolo S

Piazza Cavour

Via Alessi e Park sotterraneo

Largo Folla

Via Trento

Via Tremogge

Via Mazzini-Adua

Da questo punto proseguendo per circa un km sino al bocciodromo (e oltre) riceve:

Via Vigoni

Via Moro-VII Ponte

Via Scamozzi

Via Reghenzani 1

Via Reghenzani 2

Si immette iinfine in Via Gramsci, saldandosi quindi con Gonda sud-est del quartiere La Piastra

Quanto sopra, unitamente alla profonda modifica dei flussi, viene pertanto ad avere valenza urbanistica. La cosa é importante in quanto per convenzione le Ferrovie chiedono anche la conformità urbanistica...

x il CCCVa a.f.

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