7 10 16 ISLAM E PALIO DI SIENA E VESCOVO SILENTE E...
Prima della caduta del muro, i comunisti italiani detestavano il capitalismo. Dopo l'abbattimento, resosi conto che il libero mercato poteva rimpinguare le casse del partito (e soprattutto dell'establishment), hanno cambiato nome, e si sono messi a far concorrenza a Berlusconi. Forse non paghi degli affari, e soprattutto di aver perso il controllo del territorio di mezza Italia, i riciclati nipotini di Stalin hanno pensato bene, in quelle poche aree che governano, di "vendicarsi" sui cattolici. Probabilmente ancora memori della vecchia scuola sovietica dove gli adepti venivano forgiati con gli slogan: vaticano uguale lunga mano del capitalismo e padroni cattolici uguale sfruttatori di operai, l'amministrazione della città di Siena, (notoriamente di sinistra) ha avuto la brillante idea di "castigare" i cattolici con una trovata pazzesca. Il comune senese, fingendosi aperta alle altre culture e religioni, ha incaricato l'artista islamico Alì Hassoun di dipingere il Palio. Come prevedibile, l'adoratore della mezza luna non ha perso l'occasione di sovrapporre i simboli dell'islam sugli emblemi della cattolicità. Risultato: la Madonna è stata rappresentata con una corona dove stanno una croce, la mezzaluna islamica e la stella di David. Attorno al volto della Madonna, Alì ha scritto in arabo "Sura di Maria", in riferimento alla sura 19 del Corano dove ella è celebrata come madre di Gesù, che l'Islam ritiene un profeta, ma nega categoricamente che fosse Figlio di Dio, Dio fatto uomo (per l'Islam questa è la più grande bestemmia). Come se non bastasse la figura centrale del Palio è un presunto san Giorgio, che in realtà è un guerriero saraceno con la kefiah araba, che trafigge un drago, il quale rappresenta - dice Alì - "un demone". Qualunque musulmano interpreta tale rappresentazione come l'Islam che trionfa sull'infedele e sul grande Satana. Ma lo scandalo più grave, non sta tanto nello sfregio inferto dai post comunisti ai fedeli cattolici, ma nel silenzio del vescovo Buoncristiani che invitato dai credenti senesi a non "benedire" un'immagine che non è cristiana, ma una Madonna solo madre del profeta Gesù, ha fatto spallucce. Se è scontato che se ne infischino gli ex comunisti, i quali non credono più a niente e, avendo visto crollare nell'orrore la loro ideologia, cercano di umiliare i cristiani "usando" i musulmani, non è accettabile che se ne infischi un vescovo. Ed è la conferma di quanto ha detto il Papa pochi giorni fa: "il pericolo più grave" non sono le persecuzioni, perché "il danno maggiore" la Chiesa "lo subisce da ciò che inquina la fede". E di questi tempi, di ministri infedeli ed eretici, la chiesa ne è zeppa!
Gianni Toffali
Nostra nota
Il nostro giornale dà ampia possibilità di esprimersi in questa sezione volutamente intitolata "contributi esterni", indipendentemente dal fatto che noi si condivida o no quanto ci viene inviato. Talora aggiungiamo una nostra nota ed è quello che facciamo questa volta per chiedere se per caso in qualsiasi Paese musulmano qualcuno osasse fare, in chiave cristiana, quello che a Siena è stato fatto in chiave musulmana come andrebbe a finire. La reciprocità?
Un tempo, imperante la guerra fredda, aveva fatto fortuna il detto popolare che voleva tradurre la posizione 'comunista': quel che è tuo è mio e quel che è mio è mio. Il concetto è lo stesso. Qui massima accoglienza, tutti uguali, islanici e cattolici. Giusto dare dunque la massima ospitalità agli ospiti. Per converso negli altri Paesi: massima attenzione per i locali visto che gli ospiti sono già considerati in Occidente…
Prosit
(ndr)