Sondrio. ELEZIONI PER IL COMUNE DI SONDRIO: IL CENTRO DESTRA PUNTA DECISO ALLA VITTORIA --> --> NEL 2018? 2013aprile10.55
La battuta di cui al titolo, colta al volo in un bar cittadino, traduce nel malinconico sarcasmo di chi l'ha pronunciata, una situazione peraltro ripetutamente e in vario modo colta dalla stampa. Ultimo titolo quello di Centro Valle in edicola che con grandissimo rilievo in prima pagina così commenta: "Elezioni a Sondrio, Grimaldi si tira indietro - IL CENTRO DESTRA VA IN PEZZI - E IL SINDACO MOLTENI SE LA RIDE".
Entrambe le cose riflettono bene la situazione. La prima viene, evidentemente, da qualcuno che sperava che il centro destra dopo avere perso per tre volte le elezioni, capisse la lezione e si attrezzasse convenientemente per vincerle. In effetti pensiamo che l'esordio di Molteni é stato il frutto degli errori clamorosi degli avversari tanto che con un quarto dei voti il Sindaco ha portato in Consiglio 24 consiglieri su 40. In ogni elezione successiva si é ripetuta la storia degli Orazi e Curiazi e sarebbe andata così anche nel mandato di intermezzo, quello in cui Molteni dopo aver fatto due volte il Sindaco per legge ha dovuto star fermo un giro, se non fosse stato per il caso "Via Ragazzi del 99", un senso unico del tutto improvvido e contestatissimo dalla gente che ne voleva l'inversione rifiutata dal Sindaco e poi subito attuata dalla nuova Giunta Bianchini appena insediata.
Le cose vanno guardate con obiettività. Sul centro-destra pesa indubbiamente in negativo il tempo alle spalle. Il Sindaco Molteni é di fatto in campagna elettorale, quella che conta, spicciola e capillare, da mesi. Il centro-destra deve ancora cominciare. Quanto pesi il contributo di Molteni, per l'attrazione personale e di popolarità e di questa campagna 'spicciola' non é possibile valutare. In fatto di dati ci sono quelli delle recenti elezioni per la Camera. Rivediamoli:
CENTRO DESTRA
38,73% é andato al centro-destra (16,39 PdL 12,25 Lega 1,23 FLI, 0,44 Destra 0,20 MIR)
CENTRO SINISTRA.
28,32% é andato al centro-sinistra (25,37 PD 2,75 SEL 0,20 Centro democratico)
MONTI
13,86 é andato a Monti (Scelta Civica 1,33 UDC 0,21 Fini)
M5S
20,93% Movimento 5 Stelle
ALTRI
2,71 Fare per fermare il declino" (Giannino)
1,54 Ingroia
0,27 Fiamma
0,25 Amo l'Italia
Sulla carta Molteni avrebbe, per voti politici, il 30%, i suoi avversari il 50 e rotti con il 20 al M5S se però presentano un candidato conosciuto o comunque di spessore (la figura del candidato-sindaco in queste elezioni incide).
Quel 30 sulla carta potrebbe salire fino al 40 riducendo il gap posto che gli altri tengano le posizioni rispetto al voto del febbraio scorso e qui gioca la personalità dei candidati-sindaco. A questo bacino di voti attingono anche i Popolari Retici con un buon candidato-Sindaco, l'avv. Giuseppe Tarabini che nell'accettare la candidatura ha chiaramente indicato la sua posizione per un cambiamento in Comune. Indisponibile per il confronto con Molteni una fortissima candidatura di persona non politicamente impegnata, nata al di fuori delle sedi politiche, sembrava acquisita la candidatura di Grimaldi, consigliere uscente, anche per le sue dichiarazioni pubbliche. Si é parlato di veti da Milano ma la cosa non convince visto che poi si é rimasti nell'ambito della Costituente Civica indicando l'altro consigliere uscente, collega di Grimaldi, di Sondrio Liberale, Andrea Massera, nel voto di febbraio candidato alla Camera per "Fare per fermare il declino" (Giannino).
Guardiamo avanti
Granitico il blocco a sinistra. Potrebbe recuperare qualche voto, non pochi, andato a Grillo nelle politiche.
Il settore moderato (blocco PdL - Lega e Montiani) potrebbe perdere diversi punti anche se non é possibile valutare quanto perché dipende da una variabile, se cioé qualche voce di liste civiche si concretizzasse in tal caso conterebbhe anche la personalità del candidato), oltre che del consenso che andrà a Tarabini.
Interessante vedere quale sarà il risultato del 5 Stelle anche se lontani dalla possibilità di bissare Parma affiancando un valtellinese a Pizzarotti.
Certa la riedizione di "Sondrio anch'io" con il consigliere uscente Tacelli candidato-Sindaco.
Certa una lista della Destra.
Un punto interrogativo la discesa in campo di personaggio stimato e con possibilità di consensi, così come almeno un'altra lista 'locale' in formazione.
Nebbia
Ormai siamo agli ultimi giorni. Se é vero che il risultato potrebbe essere incerto, aperto ad entrambe le soluzioni, é anche vero che resta un dato fondamentale: la quasi totale assenza di partecipazione della cittadinanza alla preparazione del voto in un momento di crisi generale e di crisi particolare della città.
L'inesistenza dei partiti é anche frutto, perlomeno in parte, del deserto culturale. Una volta in questi frangenti il dibattito era intenso e non solo sul certame ma anche, talora soprattutto, sui contenuti. Al fronte politico si sommava una vivacità di pensiero, quella che é, se c'é, alimento dell'attività politico-amministrativa.
Una forte nebbia impedisce di vedere oltre, oltre il 10 giugno, data decisiva per il ballottaggio, se cioé la persona della battuta di cui all'inizio vedrà confermato o smentito il suo timore di un'altra auto-sconfitta, la quarta, del centro-destra.
GdS
Aggiornamento importante
Dopo Grimaldi anche Massera ha gettato la spugna. In effetti si trattava di candidatura dignitosa seppur meno 'mediatica' di Grimaldi che era stato in queste settimane parecchio agli onori della cronaca come potenziale. In controtendenza aveva il modesto risultato alla Camera della lista (Giannino) in cui era candidato che in Sondrio aveva ottenuto soli 344 voti. Le voci accreditano l'ipotesi di una candidatura che - fosse quella di cui si parla - sarebbe certamente autorevole. Ci fermiamo qui per quanto scritto e riscritto e cioé di stare non alle 'voci' ma a dati ufficiali o comunque comprovati. Per esempio alla lista del PD comunicata ufficialmente. Noi non la pubblichiamo - teniamo a informarne i lettori - solo perché non ci é stata mandata. Perché? Mistero).
GdS