IL VOLO DEL DISPERATO

E nostra nota

Si ricandida...e con lui uno stuolo di farisei che sono la sua corte, un harem virtuale, perché nell'anima e nella coscienza non vi é nulla che realmente sostenga questo povero popolo italiano. Siamo solo lo strumento per l'uso. Lui, illuminato dalla ricchezza. Assetato di potere, perde il suo scettro ovvero la ragione del buon senso ma la ragione 'dell'erba voglio' non permette neanche a lui di arretrare nella vita. Ecco... 'il volo del disperato' che con la forza delle ultime battute riuscirà ancora a creare scompigli di ogni genere perché il suo motto é : 'qualsiasi mezzo per raggiungere il fine'. In questo lui é maestro, anzi professore. Che tristezza... e pensare che grazie a veri professori per un momento abbiamo potuto operare e assaporare, dopo il buio del baratro, di vedere un po' di luce... La credibilità, quella credibilità che lui, il Cavaliere, ci ha strappato agli occhi del mondo e ci é stata restituita da persone rigorose sì ma dignitose e oneste, eticamente inattaccabili e degne di rappresentare noi italiani perché noi cittadini onesti questo desideriamo sopra ogni altra cosa. Questo cavaliere con la sete dell'eterno, con questa immaginaria grandezza, con il delirio del potere che irrompe prepotentemente come una droga e che a tutti i costi vuole essere l'unicum. Per dirla con Hans Fallada, e la crisi, pover'uomo!

A tal proposito mi ricordo attraverso le letture anche di un altro cavaliere nel rigore e nel dominio del potere; anche nelle sfilate dovevano tracciare una linea retta e perfetta e nessuno poteva sbagliare... Il cavaliere oggi cerca di imitarlo ma cìè una variante molto significativa. Quel cavaliere d'altri tempi era superbamente intelligente...

Ora si ricomincia a soffrire per la sua presenza su TV e giornali e loro ne fanno il piatto principale. L'ingrediente: il cavaliere salvatore di se stesso.

Preciso. Questo commento non ha carattere politico, é solo un'esternazione reale, dolorosa, una brutta pagina dei giorni nostri.

Francis

Nostra nota

Leggendo quanto sopra si deduce che all'autore Berlusconi non sia proprio simpatico visto l'uso dell'artiglieria pesante che ne fa.

Ricordiamo che il nostro giornale, come noto, é aperto a tutti i contributi perché il confronto, il dibattito, le discussioni sono lievito di crescita. Dovesse venire una controffensiva, non necessariamente di artiglieria pesante, ovviamente pubblicheremo. Evitiamo comunque le armi nucleari!

Approfittiamo per una osservazione, del tutto neutrale. Nella trasmissione su Canale 5 di Barbara D'urso Domenica Live ha dichiarato che non gli è mai piaciuta la politica. Ha poi precisaro di essere "disperato a farla" ma di doverlo fare per non far finire l'Italia in braccio alla sinistra

La sua ridiscesa in campo é stata fragorosa in un momento in cui i sondaggi attribuiscono al PdL un 15 per cento, meno della metà di un tempo, meno del 5 Stelle di Grillo. I casi sono due. O i sondaggi sono attendibili e allora tutta questa attenzione é sproporzionata, o Berlusconi ha veramente alcune chanches e allora i sondaggi non dicono il vero. (ndr)

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