09 09 20 ARGOMENTI PROPOSTI DA Mario PULIMANTI: 1) I CALAMARI DI MOURINHO 2) PANDEMIA 3) LA SCOMPARSA DI MARY TRAVERS

1) I CALAMARI DI MOURINHO

Mi si sono alzate le antenne dopo il Lazio-Juve di sabato sera.

E ben ha fatto José Mourinho a divertirsi raccontando come ha trascorso il suo sabato sera: "Ho spento la televisione dopo il gol di Mauri ma non per polemica con l'arbitro ma perché in ritiro mi aspettava un menù speciale, a base di calamari".

Del resto la Juve da sola non fa paura, non è più che una buona squadra che nel piattume generale dovrebbe arrivare seconda, ma bisogna solo sperare che l'Inter sia più forte della Juve.

Se non altro, finché non ci saranno arbitraggi scandalosamente contro l'Inter negli scontri con altre piccole come accadde in Perugia-Inter e Chievo-Inter del 2003. Chissà se all'Inter toccherà concentrarsi completamente sulla Champions come vorrebbe il "palazzo" e l'opinione pubblica in generale, come fanno capire le recenti affermazioni pro-Juve (o anti-Inter?) di Lippi e Capello.

2) PANDEMIA

Dietro alla pandemia opera il sistema dei vaccini, che si è messo in modo con una velocità incredibile. Si calcola che questo imponente laboratorio alla fine dell'epidemia sarà stato in grado di fornire oltre un miliardo di vaccini. Nel mondo molte persone potranno avere accesso al vaccino perché rientrano nelle categorie considerate a rischio. I governi di tutto il mondo si accingono a stanziare fondi straordinari per proteggere la popolazione da una pandemia che non solo potrebbe mietere migliaia di vittime, ma che inciderebbe non poco sulle finanze dei Paesi. Si calcola che per un euro speso per il vaccino se ne risparmiano dai 20 ai 30 per visite e ricoveri e che l'indotto delle giornate di lavoro che verranno comunque perse supera di gran lunga il costo dei vaccini. Le stime parlano già di almeno 300 milioni di euro di lavoro persi dall'industria italiana. Cifre che danno il senso dell'impatto che questa pandemia provocherà a livello mondiale. Il vaccino rimane l'unica strada percorribile. Per non parlare dell'abbattimento quasi totale delle visite dal medico di base e del consumo degli antibiotici o dei farmaci da banco. E il parco dei numeri si arricchisce anche di altre cifre, come ad esempio l'immane giro economico che ruota attorno a questa influenza. Per quanto riguarda la messa in commercio del vaccino, la sperimentazione deve essere fatta con calma e serenità, anche se già si sa che i rischi sono minimi in quanto già si conosce la tecnica. Poi si passerà alla fase della registrazione e dai primi di ottobre si potrà iniziare a distribuire le dosi.

3) LA SCOMPARSA DI MARY TRAVERS La cantante statunitense Mary Travers, vocalist del trio "Peter, Paul and Mary" che negli anni Sessanta trasformò in inni della protesta contro la guerra nel Vietnam e a favore dei diritti civili canzoni come "Blowin'in the Wind", "If I Had a Hammer" e "Where Have All the Flowers Gone?", è morta all'età di 72 anni.

Mary Allin Travers, nata a Louisville, nel Kentucky, il 9 novembre 1936, si specializzò nel repertorio folk americano, precedendo Bob Dylan e Joan Baez, di cui poi riprese il repertorio. Con Peter Yarrow e Noel "Paul" Stookey fondò nel 1961 il trio "Peter, Paul and Mary" che ebbe grande rilevanza mondiale. Lanciato dall'agente Albert Grossman, futuro impresario di Bob Dylan, grazie al contributo della Travers, attivista del Greenwich Village di New York dove si ritrovavano poeti beat e artisti folk, il trio propose melodie armoniose che

accompagnavano testi politici e di denuncia sociale. Assistiti dall'arrangiatore Milt Okun, già collaboratore di Harry Belafonte, incisero il loro primo Lp nel 1962, con melodie simili a quelle dei contemporanei Weavers di pete Seeger e Woodie Guthrie. Il trio sopravvisse a tutti gli altri gruppi folk dell'epoca e nel 1962, con il terzo album "In the Wind", portò al successo alcune canzoni dello sconosciuto e giovanissimo Bob Dylan, due delle quali, "Blowin'in the Wind" e "Don't Think Twice, It's Alright"» scalarono rapidamente le classifiche. "Blowin' In the Wind", divenne grazie all’interpretazione del trio - che sostenne con Joan Baez l’esordio di Dylan al Festival di Newport -, divenne una delle canzoni inno del nascente movimento dei diritti civili del reverendo Martin Luther King, che Peter Paul & Mary accompagnarono in diversi momenti, compresa la marcia su Washington del 1963.

Il trio folk è stato premiato con cinque Grammy. Il gruppo si sciolse nel 1970 quando Mary decise di tentare la via della cantante solista, incidendo cinque album. La Travers è stata sposata con Barry Feinstein da cui ha avuto due figlie per poi divorziare. I tre componenti del gruppo sono poi tornati a suonare insieme nel 1978 e sono stati inseriti nel 1999 nella Vocal Group Hall of Fame.

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