IL 17 MARZO 2011 DELLA CHIESA CATTOILICA 11 3 20 18
Come arcinoto, risorgimentali, massoni, anticlericali, eretici, giacobini e rivoluzionari, considerano la Chiesa Cattolica un'istituzione medioevale, confessionale, conservatrice ed antidemocratica. Per certi versi sino al 16 marzo 2011 le "imputazioni" potevano avere una sua ragion d'essere, ma a partire dal giorno dopo, vale a dire il 17 marzo, i detrattori della cristianità dovranno ricredersi totalmente. Ha fatto una certa impressione, nonostante la breccia di Porta Pia, la lunga storia di leggi d'esproprio, di istituti di assistenza soppressi, di ordini religiosi aboliti, di seminari, conventi, monasteri chiusi da un giorno all'altro, di preti, vescovi e cardinali costretti all'esilio o messi in carcere, vedere che anche la Chiesa Cattolica ha festeggiato i 150 anni dell'Unità d'Italia con un'ampollosa funzione religiosa mandata addirittura in diretta TV manco si trattasse di una beatificazione. Resta da capire se chi in Vaticano ha pensato di omaggiare il Risorgimento anticattolico, fosse totalmente in grado di intendere e volere. Eppure, sarebbe bastato prendere in mano qualsiasi testo di storia per avere la minima cognizione che il cosiddetto Risorgimento fu voluto da pochi (i piemontesi invidiosi delle ricchezze culturali e finanziarie del Regno delle Due Sicilie e la massoneria inglese che odiava lo Stato Vaticano) ed osteggiato dai più (la totalità delle popolazioni degli stati preunitari). Davvero strano poi, che le gerarchie cattoliche si siano scordate che lo spiritista massone Garibaldi definì Pio IX un metro cubo di letame. Dubbio: che abbia davvero ragione chi sostiene che la piovra della massoneria abbia sedotto vescovi e porporati?
Gianni Toffali
Proponiamo un diverso angolo visuale. E se quanto sopra indicasse invece la grandezza della Chiesa Cattolica? (ndr)