09 10 20 ARGOMENTO PROPOSTO DA Gianni TOFFALI: QUEL NOBEL-SORPRESA AD OBAMA…
C'è qualcosa di comico, o meglio, di luciferino, nell'assegnazione del premio Nobel della Pace ad Obama. Eppure, da quando il neo presidente "pacifista" si è insediato alla Casa Bianca, non ha ritirato un solo uomo dall'Iraq e dall'Afghanistan. Se come ha ammesso lo stesso Obama, gli interventi armati nei paesi caldi sono finalizzati a garantire la pace, perché il premio non è stato dato anche al "guerrafondaio" Bush, o paradossalmente al non interventista Giovanni Paolo II? Ma il Nobel "ha colto tutti un po' di sorpresa perché sarebbe difficile definire il presidente un pacifista a tutto tondo". Il giudizio apparso su L'Osservatore Romano è alla luce anche della politica di Obama "oscillante nei confronti dei grandi temi bioetici", a partire dall'aborto. Tema che Madre Teresa di Calcutta, Nobel nel 1979, definì "la guerra più dura e col maggior numero di caduti". Qualsiasi cittadino di buona volontà, prima di plaudire acriticamente al presidente americano, dovrebbe chiedersi se è "normale" premiare un uomo che appena entrato nelle stanze del potere, ha tagliato i fondi alle organizzazioni pro life, foraggiato le lobby neomalthusiane ed abortiste, liberalizzato la ricerca taglia e cuci sulle cellule staminali embrionali (leggasi embrioni) e promesso ulteriori diritti ai sodomiti. Come dice il Vangelo" i figli delle tenebre sono più scaltri dei figli della luce". Bisogna ammettere che anche stavolta la massoneria internazionale e i fautori del nuovo ordine mondiale, non hanno faticato più di tanto a trovare un ambizioso attore capace di vestire con naturalezza e grazia, i panni del lupo travestito da pecora.