LA "ROSA PER L'ITALIA" SULLA SANITÀ IN BASSA VALTELLINA 11 2 20 39

Riceviamo e pubblichiamo:

In queste settimane sugli organi di stampa sono apparsi degli autorevoli interventi che auspicano la chiusura dell'Ospedale di Morbegno.

Proprio mentre si fanno degli interventi strutturali importanti, come la costruzione delle nuove sale operatorie e la sistemazione del Pronto Soccorso dovrebbe chiudere un ospedale che nel tempo è già stato dimensionato ai nuovi bisogni di salute. Infatti da anni è stato chiuso il reparto di ostetricia e ginecologia, il reparto di Pediatria e potenziata la riabilitazione sia geriatrica che cardiologica.

Chiudere l'ospedale di Morbegno significa annullare le funzioni del Pronto Soccorso.

Ricordiamo che la legge prevede che un cittadino possa accedere al Pronto soccorso in un tempo non inferiore ai 20 minuti, ed è noto che dal mandamento di Morbegno questo non è realizzabile per la maggior parte della popolazione.

Non è sicuramente potenziando l'elisoccorso con un'altra eliambulanza e 9 piazzole di atterraggio che si possono migliorare i tempi dell'intervento per le vere emergenze-urgenze, senza considerare gli elevati costi di questo nuovo servizio e le chiamate inappropriate che già ora sono numerose, con il rischio che comporta il trasporto inutile con elicottero.

Se si dovesse chiudere l'Ospedale di Morbegno dove sarebbero ricoverati i pazienti in maggior parte anziani ? All'ospedale di Sondrio, che è già saturo ? Dovrebbero andare all'ospedale di Gravedona e a quello di Lecco con notevoli disagi . E' quello che vogliamo ?

Crediamo non sia opportuno invocare scenari a noi lontani, con l'uso di internet, dei sistemi sanitari che sono in crisi, come quello americano.

Il nostro sistema va migliorato in qualità, efficienza e riconoscendo i bisogni del territorio, magari imparando dalle aree alpine a noi omogenee come la provincia di Belluno, l'Alto-Adige o la vicina Svizzera che non si sognano di chiudere gli ospedali.

Questo non significa che anche il nostro sistema sanitario provinciale possa e debba essere migliorato. Fughe in avanti possono essere pericolose: l'anziana di oltre 80 anni con polmonite e scompenso cardiaco, che non può essere curata a domicilio, non facciamoci illusioni!, perchè non deve trovare un'adeguata assistenza in un ospedale vicino a casa ? Dobbiamo mandarLa lontano,a Sondalo,Lecco o Gravedona perchè a Sondrio non c'e' posto ?

L'ospedale di Morbegno va mantenuto con le attuali funzioni , potenziando le attivita' ambulatoriali, mentre sono già state ridimensionate le attività chirurgiche.

Sarebbe paraddosale che dopo i miglioramenti strutturali in corso, con relativi finanziamenti si chiudesse l'ospedale!Non si capisce cui prodest.

Ai cittadini malati o potenzialmente tali proprio no!

La sanità ha già perso alcune possibilità per essere potenziata, non creiamo ulteriori disservizi alla nostra gente che ha il sacrosanto diritto di essere curata dignitosamente.

Il nuovo Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna ha già affermato che intende valorizzare tutti i quattro presidi sanitari provinciali anche con il contributo delle comunità locali con l'istituzione di un tavolo provinciale. Crediamo sia la strada giusta.

Investiamo sulle risorse professionali ed umane e lavoriamo insieme per costruire un modello provinciale di sanità migliore teso a rispondere alle legittime aspettative della gente che vuole garanzie sui servizi erogati.

In particolare cerchiamo di essere uniti, siamo già in pochi e non contiamo in Regione, per non prestare ingenuamente il fianco ad operazioni che possono indebolirle ulteriormente il nostro sistema sanitario.

LA ROSA PER L'ITALIA- SEZIONE DI SONDRIO

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