DISTRIBUTORI AGIP A RISCHIO SCIOPERO. DURA VERTENZA CON ENI
Riceviamo e pubblichiamo:
Con l'intervista rilasciata alla stampa - si legge in un comunicato congiunto delle Organizzazioni di categoria dei Gestori, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio- Eni decide di far fare un salto qualitativo determinante alla vertenza che divide azienda e Gestori da tempo, spostando pubblicamente lo scontro sui veri obiettivi, finora rimasti sullo sfondo: piena facoltà di "licenziamento" dei Gestori e attacco al concetto stesso del diritto dei lavoratori -autonomi o dipendenti, poco importa- ad utilizzare formule organizzative sindacali, per mediare lo strapotere della parte contrattuale più forte. E' l'autonomia dei Gestori, sia individuale che collettiva, attraverso la precarizzazione e la stretta disciplinare, il bersaglio grosso a cui mira l'azienda controllata dallo Stato. Se poi, per ottenere questo senza alcuna mediazione, grazie alla convinzione consolidata di poter godere di una sorta di extra territorialità rispetto all'applicabilità delle leggi dello Stato, ritiene più utile e veloce travolgere le norme ed i diritti che il legislatore, nell'ambito delle sue prerogative, ha inteso riservare ai Gestori, Eni lo fa, senza alcuna remora, né rispetto. Così, dopo aver negato l'adeguamento dei margini dei Gestori Agip -fermi al 2006- persino alle richieste inefficaci del Ministero dello sviluppo economico e nonostante le fosse imposto da una norma specifica, Eni annuncia di mettere mano unilateralmente -Gestore per Gestore- ai contratti di gestione, previsti e protetti dalla medesima legge, contro ogni altra pattuizione difforme. Di fronte ad una tale prepotenza ed all'indifferenza delle fondamentali regole di convivenza civile -prosegue la nota congiunta- Faib, Fegica e Figisc proclamano l'immediato stato di agitazione dei Gestori a marchio Agip su tutto il territorio nazionale e relativo "sciopero di colore", su strada e autostrade, da tenersi entro la fine del corrente mese. Si tratta di una reazione inevitabile ad una escalation conflittuale inutile e dannosa per tutti, anche per le conseguenze che l'intero settore è destinato inevitabilmente a subire, ove -come auspicano e chiedono con forza le Organizzazioni di categoria dei Gestori- Eni non decida di tornare immediatamente al tavolo negoziale, riavviando un confronto costruttivo, senza posizioni pregiudiziali. Allo stesso tempo, le Organizzazioni di Categoria preannunciano di riservarsi ogni azione giudiziaria a tutela dei diritti della Categoria e di ciascun singolo Gestore, nei confronti dell'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, già raggiunto dalla notifica di una specifica Diffida Stragiudiziale nelle scorse settimane, nel caso in cui Eni assumesse la grave responsabilità di cominciare a modificare unilateralmente i contratti dei Gestori Agip. Le Organizzazioni di Categoria, inoltre, rendono noto di avere già avviato una raccolta sistematica di testimonianze e documenti, volta a denunciare tutti i tentativi di pressione, intimidazione e ricatto compiuti, ai danni dei Gestori, dai singoli funzionari che rappresentano, direttamente o indirettamente, Eni sul territorio, allo scopo di appurarne le specifiche ed individuali responsabilità, perseguibili in sede giudiziaria. Faib, Fegica e Figisc, infine -conclude la nota- fanno appello direttamente all'autorità del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, perché -in considerazione delle delicate valenze insite nella vertenza- si faccia promotore di un "tentativo di raffreddamento", convocando urgentemente le parti.
Alessandro Zavalloni (x)
(x) Segretario nazionale fegica cisl