ARGOMENTI PROPOSTI DA Gianni TOFFALI: 1) ELUANA 2) LA MORTE 3) BRUNETTA E LE DONNE

1) ELUANA

Sembra una barzelletta, ma non lo è: il ministro Sacconi è stato denunciato dal Partito Radicale perché avrebbe impedito a Eluana di essere consegnata nelle mani dei suoi boia. Gli antefatti sono noti. Su pressione di Peppino Englaro, padre della ragazza, la Corte d'Appello di Milano sancisce che l'alimentazione e l'idratazione sono pratiche disumane. Sentenza: per non farla soffrire, la "vegetale" andrà fatta schiattare più in fretta che si può. La cassazione però, in prima istanza, blocca il verdetto, in seconda l'autorizza. Il problema a questo punto, è trovare una clinica disposta a tradire il giuramento di Ippocrate. L'attesa dura poco. La clinica "Città di Udine" dichiara di avere a disposizione un'equipe di 25 professionisti pronti ad "assisterla in modo gratuito e volontario nel distacco dell'alimentazione artificiale". Come anzidetto, a questo punto interviene Sacconi che adombra per la "clinica del sonno eterno" in caso di applicazione della sentenza mortale, conseguenze di tipo amministrativo. La pena capitale rallenta nuovamente. Questione di tempo comunque. Prima o poi Eluana sarà assassinata. Altro che eutanasia e buona morte. Chi non ha Dio nel cuore, l'unica risposta che sa dare alle sofferenze e alle angosce esistenziali, si chiama morte. Vigliaccamente travestita da pietà umana.

2) LA MORTE

La nostra società martellata in continuazione da miriadi di messaggi inneggianti alla "consumazione" della vita e all'attivismo più sfrenato, ha perso la capacità di riflettere sul senso della morte. Nei più giovani è percepita come un'irreale realtà virtuale da video game, negli adulti, come ad una remota possibilità a cui è meglio non pensare. La rimozione collettiva dell'idea della morte, coincide con il grado di "faciloneria" mediante la quale i "goderecci" intendono la vita. Chi ignora la morte guarda alle "occasioni" della vita, come a ghiotti pasti da ingurgitare avidamente. Tutto si è ridotto ad un misero fascio di epidermiche sensazioni da provare, consumare e bruciare. Con l'orizzonte dischiuso alle realtà ultraterrene, gli esseri umani a digiuno (volontario) dell'esperienza della fede nell'aldilà, hanno compensato il loro vuoto esistenziale trovando rifugio nella ricchezza, nel potere, nella droga, nell'alcol e nelle trasgressioni sessuali. E pensare che certuni "soloni" laicisti illuministi di sinistra memoria vorrebbero farci credere che la religione è l'oppio dei popoli. Visto il livello di aberrazione a cui è giunta l'odierna società, che non sia il caso di dire che l'ateismo è una tossina che distrugge la ragione? E se dopo la morte come dicono tutte le religioni, ci fosse un premio per i giusti e il fuoco eterno per i peccatori? Chi morirà, vedrà!

3) BRUNETTA E LE DONNE

L'Unione Europea ha ingiunto all'Italia di adeguare i parametri pensionistici femminili a quelli maschili. Brunetta, il ministro preposto a tale riforma tenta di obbedire, ed apriti cielo, da destra a manca gli sparano strali di ogni sorta. Per aver detto una cosa banalissima, vale a dire che le donne per ottenere la pensione dovrebbero lavorare tanto quanto gli uomini (cioè altri cinque anni), il castiga fannulloni più famoso d'Italia viene trattato alla stregua di un ignobile misogino. Le accuse più accese, strano a dirsi, arrivano da quelle organizzazioni che al primo posto dei loro programmi hanno posto la questione parità uomo donna. Ora che l'utopica visione si potrebbe realizzare, perché gli emancipatori del gentil sesso la vogliono bloccare? Una risposta potrebbe essere che in fatto di figlie d'Eva, i succitati "suffragisti" non abbiano le idee molto chiare. Si decidano in fretta: la donna deve vestire i panni dell'angelo del focolare (leggasi rimanere in casa a cucinare ed allevare figli), o indossare i pantaloni della donna in carriera ed andare in pensione alla medesima età dei colleghi maschi? Oppure chi difende l'attuale privilegio delle donne ritiene che esse siano meno dotate dell'uomo? Falso! Considerando che campano mediamente cinque anni più dell'uomo, in ossequio alla par condicio antropologica sindacale, non sarebbe giusto che Brunetta pretendesse un "adeguamento" lavorativo di ulteriori dieci anni?

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