Addio Giro! ci hanno messo il bastone tra le ruote e lui ci ha voltato le spalle

Tappa cambiata, anzi soppressa

Il Giro ci snobba. Doveva entrare in Valle attraverso Sua Maestà il Gavia, scendere per la Valfurva sino a Bormio e poi risalire verso Sua Maestà Imperiale Stelvio, Cima Coppi.

Ci hanno messo il bastone tra le ruote e ci hanno portato via la parte importante della tappa. Una accoppiata non da poco che ha prodotto questa mascalzonata. Si sono messi insieme i nuvoloni con il termometro. E giù neve, e giù rischio di valanghe con discese irte di pericoli.

Decisione inevitabile.

Domani venerdì 24 maggio era infatti previsto il tappone alpino, con Gavia, Stelvio e Val Martello.

Visto l'imminente peggioramento delle condizioni meteo, l'ennesimo in questo Giro, alle 19 la direzione corsa ha deciso di modificare il percorso. Niente Stelvio, cima Coppi della corsa, niente Gavia, sulle cui rampe oltre i 2000 metri nevica già da qualche ora. Il piano B prevede la partenza da Ponte di Legno, il Tonale, il Passo Castrin, un inedito per il Giro d'Italia (8,4 chilometri con punte del 13%) e l'ascesa conclusiva della Val Martello, con arrivo a quota 2059 per una lunghezza complessiva di 160 km. Meno dura come tappa, ma non sarà una passeggiata.

Il via sempre da Ponte di Legno ma in direzione est, ossia il Tonale a 1.884 metri; salita di 12 km (Via Michelin) con pendenza media del 7,5% con punte del 10%) poi giù verso Malé, 46,5 km dal via, Ponte Mostizzolo 56,7 Marcena 67,1, inizio salita verso il km 70. Siamo allo sconosciuto passo Castrin, 8,4 km con pendenza media del 9,5% e punte del 13 fino alla vetta posta a quota 1.706.

Giù Val Ultimo e verso Lana. Si confluisce nella SS 38 al km 112,3 poi Naturno, 17,7 e infine si riprende l'arrampicata verso il traguardo della val Martello portato a 160 km dal via.

 

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