10 20 23 LA DIVERSITA' DEI GAY

"Essere gay è moralmente sbagliato, come lo è l'adulterio, il non pagare le tasse o il non donare soldi ai poveri". Così Buttiglione in RAI. Naturalmente subito polemiche perché sono in parecchi che urlano contro la censura quando ci sono cose che interessano a loro ma poi, di fatto, la vorrebbero quando altri rifiutano il conformismo prendendosi, pur non essendolo, dei reazionari e quant'altro.

Non entriamo in argomento. Fra le lenzuola ognuno faccia quel che ritiene di fare, quel che giudica più adatto al proprio essere.

Non entriamo in argomento ma nessuno ci impedirà di ricordare, come dato di fatto incontrovertibile, che se per avventura, o sventura, tutti fossero conquistati dalla celestiale beatitudine dell'essere gay, l'umanità sparirebbe del tutto. Da Adamo ed Eva ad oggi vi è stata una progressione continua. Da 2 a quasi 7 miliardi, e saranno 9 nel 2040. Merito di tanti che hanno sperimentato con successo la ricetta che ci viene dalla Rivoluzione francese. Quando si discuteva per la parità fra uomo e donna, un deputato sfornò l'argomento vincente: "ma insomma cosa c'è di diverso fra uomo e donna se non una piccola differenza!". La risposta è passata alla storia: "Vive la difference". E' grazie alla coltivazione di questa differenza, sport diffusissimo e prodigo di soddisfazioni, che c'è stato questo sviluppo.

Il bello è che poi si offendono se li si chiama "diversi". Perché, forse non lo sono? Diciamo diversi, non tali da buttare al rogo, ma in ogni caso diversi. E qualcuno dimostri il contrario.

Eros

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