On. CROSIO: SCONTO BENZINA: LA LEGA RIPRESENTERÀ LA RICHIESTA A MONTI 12.2.29.20

Un atto grave del Governo aver disatteso le indicazioni della commissione

Nulla ha contato l'approvazione unanime in Commissione finanze della Camera né l'impegno assunto dal Governo per bocca dei sottosegretari Vito Ceriani e Gianfranco Paolillo soltanto una settimana fa: il Consiglio dei Ministri non ha recepito la richiesta per l'estensione della carta per ottenere lo sconto benzina rilasciata agli abitanti delle aree di confine con la Svizzera nelle province di Sondrio, Como e Varese. "Un atto grave", lo definisce il parlamentare valtellinese Jonny Crosio, firmatario, insieme ai colleghi Molteni, Rivolta e Fugatti, della risoluzione votata all'unanimità in Commissione. "Il Consiglio dei Ministri ha ignorato quella che era una richiesta condivisa da tutti, espressione di un'esigenza che i recenti rincari sul carburante hanno reso sempre più pressante - sottolinea Crosio -. Tanto più che, a fronte di uno stanziamento ulteriore di 20 milioni di euro, si potrebbero recuperare 240 milioni di imposte, considerato il pendolarismo di cittadini che si riforniscono in Svizzera per risparmiare. Ci perde lo Stato, ci perdono i nostri benzinai e ci perdono i cittadini: ma il Governo ha ignorato tutto questo".

L'unanimità che la risoluzione dell'on. Crosio si era meritata in Commissione finanze però rimane, a conferma di una questione che anche a Roma è sentita: l'obiettivo di consentire a un numero maggiore di cittadini di usufruire della carta sconto sulla benzina è - ddice ancora Crosio - un imperativo per la Lega Nord che riproporrà i contenuti del documento in un provvedimento che verrà presentato alla Camera. "Così come avvenuto in Commissione - spiega Crosio - contiamo di avere l'appoggio della maggioranza che sostiene il Governo: votando per l'estensione della carta per lo sconto benzina dimostreranno di avere a cuore gli interessi dei cittadini.

Con la rideterminazione delle fasce territoriali, l'agevolazione, che ha sin qui interessato 31 dei 78 comuni di Valtellina e Valchiavenna, verrebbe estesa e molti più cittadini potrebbero usufruirne bloccando il pendolarismo del pieno di benzina che costa allo Stato 240 milioni di euro all'anno di imposte non incassate.

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