LA SITUAZIONE È PREOCCUPANTE

"Pescare in Valtellina è diventato impossibile"

Da sempre attenta nel vigilare sull'effettivo stato di salute dei nostri corsi d'acqua, L'Unione Pesca Sportiva di Sondrio si è fatta portavoce del malumore di diversi suoi associati segnalando al presidente della Provincia Fiorello Provera e all'assessore all'ambiente Severino De Stefani la preoccupante condizione in cui versa da diversi giorni l'intero tratto del fiume Adda: «Pescare in Valtellina è diventato impossibile: le acque sono torbide e i continui sbalzi di portata scoraggiano anche i pescatori più motivati. Pescatori che giungono nella nostra Valle da tutto il Nord Italia e pure dall'estero. Le istituzioni devono prendere atto della situazione ed intervenire. Così non si può andare avanti». Un esordio senza mezzi termini quello del presidente Valter Bianchini che rincarando la dose, ha proseguito: «L'Adda scorre limacciosa e con alte concentrazioni di sedimenti provenienti dall'invaso di Cancano. Ciò, a causa delle operazioni in corso all'interno dell'invaso». Entrando nei dettagli: «Lo scorso 23 marzo, una nota diramata da A2Aall'indirizzo dell'Amministrazione Provinciale, aveva preannunciato interventi manutentivi presso il serbatoio dell'Alta Valle, ma data la genericità della nota non era possibile prevedere che l'operazione prevista potesse comportare quanto effettivamente si sta riscontrando».

I lavori in atto, stanno avendo delle conseguenze a dir poco allarmanti: «Questo intervento può essere paragonato a quello eseguito dalla stessa A2A (allora Aem) nell'Aprile 2004. L'unica differenza è che, in quell'occasione, la nostra Associazione venne comunque preventivamente messa in condizione di attivarsi per l'esecuzione di tutti i monitoraggi e delle relative attività dirette a minimizzare i danni sull'ecosistema acquatico. Nel 2004, ci venne inoltre data la possibilità di una corretta e preventiva informazione ai nostri associati».

Già, perché il torbido stato dell'Adda ha suscitato non poco malcontento: «Ci sono pervenute reiterate proteste, disdette della licenza di pesca e richieste di informazione da parte di pescatori e cittadini che lamentano il grave stato qualitativo delle acque. Quesiti ai quali non è possibile dare risposte plausibili che giustifichino in modo esaustivo e convincente le attività in corso da parte del concessionario».

Tirando le somme: «A2A non poteva non essere consapevole degli effetti e dei rischi connessi alle iniziative in corso; in particolare a quelli connessi al progressivo abbassamento del livello dell'acqua nel bacino. Abbassamento che sta determinando, attraverso gli organi di presa, la mobilitazione del materiale sedimentato all'interno del suddetto invaso e il successivo trasferimento dello stesso, attraverso il ciclo di produzione delle Centrali , lungo l'asta del Fiume Adda». Non solo:«La medesima Società, pertanto, avrebbe ragionevolmente e opportunamente dovuto presentare un piano operativo contenente, tra l'altro, una valutazione dell'andamento temporale delle operazioni e del trasporto solido e non solo una scarna comunicazione da cui non si poteva comprendere l'effettiva rilevanza dell'intervento sull'ambiente fluviale».

Preso atto della situazione e avvisati gli enti competenti, l'Unione Pesca Sportiva di Sondrio non è certo stata con le mani in mano: «Sulla stampa locale sono recentemente uscite dichiarazioni offensive con le quali si accusava UPS di essere diventata consulente delle società idroelettriche. Ebbene, non è accettabile che l'associazione venga ingiustamente attaccata, specialmente da un consigliere che, ben conscio del nostro impegno e delle difficoltà che giornalmente si incontrano, sembra più interessato alle luci della ribalta piuttosto che a svolgere il compito per il quale è stato eletto. Ruolo che ricopre da nove anni, ma che dalla data del mio insediamento lo vede praticamente latitante. Posso invece dire che il nostro personale di vigilanza, in accordo con Arpa (Dipartimento di Sondrio), sta in queste ore effettuando i prelievi d'acqua e i campionamenti del caso e, successivamente, in relazione ai risultati emersi, la nostra Associazione si riserva di adottare le più opportune iniziative nelle sedi competenti. Non resta che evidenziare come sia sempre più difficile poter assicurare minime condizioni di qualità ambientale dei nostri corsi d'acqua. Il problema non riguarda soltanto i pescatori, ma è un vero e proprio problema ambientale».

Maurizio Torri

Maurizio Torri
Approfondimenti