1 30 ASSOCIAZIONE DETTAGLIANTI ALIMENTAZIONE: VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PICCOLE E MEDIE DIMENSIONI

Su più di 800 punti vendita presenti in provincia, oltre il 95% è costituito da esercizi del commercio di vicinato

Puntare con decisione sulla valorizzazione delle attività del commercio di vicinato, sottolineandone i numeri, le peculiarità e l'imprescindibile ruolo sociale. È questa la priorità che spicca nel programma delle attività per il prossimo quinquennio stilato dall'Associazione Dettaglianti dell'Alimentazione, attiva all'interno dell'Unione Cts e presieduta da Bruno Sem, che ha riunito il suo direttivo - il primo della categoria dopo il recente rinnovo cariche - nel pomeriggio di oggi, lunedì 25 gennaio.

Il Consiglio direttivo, presente anche il presidente provinciale dell'Unione Cts Marino Del Curto, ha approvato un documento contenente i principi che sottolineano il valore delle attività di commercio di vicinato nel settore del dettaglio alimentare.

Il Consiglio ha così voluto mettere in luce gli elementi fondamentali che creano il 'valore aggiunto' di questa specifica e numerosa categoria di imprese così capillarmente diffusa su tutto il nostro territorio.

Sono, infatti, più di 800 i punti vendita del settore del dettaglio alimentare attivi in provincia di Sondrio, di cui oltre il 95% rappresentato da esercizi di piccole e medie dimensioni che esercitano dunque una funzione preponderante all'interno della rete della distribuzione commerciale di Valtellina e Valchiavenna. Un ruolo che risalta ulteriormente se si prende in considerazione il risvolto in termini occupazionali: il commercio di vicinato nel comparto alimentare, infatti, occupa circa i 2/3 della forza lavoro del settore.

"Numeri di tutto rispetto - ha sottolineato il presidente della categoria Bruno Sem -, che parlano da soli e che fanno toccare con mano l'importanza e il peso del tradizionale commercio al dettaglio alimentare nel contesto della nostra economia provinciale. Un peso di rilievo non solo economico - ha aggiunto Sem -, ma anche di grande valenza sociale per la nostra realtà montana, in quanto gli esercizi al dettaglio, in virtù della loro presenza capillare in tutti i comuni del territorio provinciale e quindi anche nelle zone più isolate, svolgono un insostituibile ruolo di presidio del territorio e di baluardo contro lo spopolamento dei piccoli paesi. In più, nella loro funzione di luogo di scambio e socializzazione, ci aiutano a preservare la nostra identità di popolazione montana e a valorizzare al meglio i prodotti dell'enogastronomia locale, testimonianza tangibile delle tradizioni e della cultura della nostra terra".

Insistendo sul ruolo sociale svolto dal commercio al dettaglio tradizionale, Sem ha anche accennato a un fenomeno che si è riaffacciato con l'acuirsi del peso della crisi economica sulle famiglie, ossia l'usanza dei 'libretti', grazie ai quali i clienti in maggiore difficoltà possono godere di questa tradizionale forma di credito al consumo (senza interessi) presso il proprio commerciante di fiducia.

Concorde con il presidente Sem tutto il direttivo dell'Associazione Dettaglianti Alimentazione nell'identificare nella valorizzazione delle attività di vicinato la mission della categoria - che presenta un direttivo rinnovato, a partire dal vertice, e composto da un buon numero di giovani imprenditori - per il prossimo quinquennio. Tante le azioni concrete già intraprese e da portare avanti anche in futuro a favore del tradizionale commercio al dettaglio - il riferimento è in particolare alle iniziative formative mirate, al progetto Entra in Valtellina e ai bandi sui Distretti del Commercio - insieme alle nuove proposte che certamente non mancheranno.

"Nonostante le sempre maggiori difficoltà che si incontrano nella gestione di impresa dovute alla crisi economica ancora in atto, alle variazioni delle condizioni di mercato e della domanda, le piccole e medie aziende - ha puntualizzato il presidente Sem nel corso della riunione - resistono facendo registrare un saldo tra aperture e chiusure praticamente vicino allo zero. I prezzi di vendita al pubblico - ha aggiunto - non palesano differenze significative rispetto a quanto proposto dalla grande distribuzione".

Quanto al risvolto occupazionale, il presidente dei Dettaglianti Alimentazione ha voluto specificare, oltre alla summenzionata rilevanza in termini numerici, anche gli aspetti più prettamente legati alla qualità del rapporto di lavoro. "I dipendenti - ha detto - diventano parte integrante dell'azienda e di regola i rapporti di lavoro sono caratterizzati da contratti di assunzioni a tempo indeterminato e da permanenza in azienda per un periodo molto lungo. Da rilevare, inoltre, che nel 2008/09 gli ammortizzatori sociali tradizionalmente riservati alle aziende di grandi dimensioni sono stati estesi anche alle imprese più piccole e del settore commercio, ma nelle aziende di commercio di vicinato il ricorso alla cassa integrazione continua a mantenersi praticamente nullo e lo stesso si può dire per i licenziamenti".

Infine, sempre in tema di lavoro, un'importante precisazione su quanto accade ogni volta che viene inaugurato un nuovo punto vendita della grande distribuzione, ossia sulla notevole enfasi in merito alle opportunità in termini occupazionali che ne sarebbero scaturite: "Per essere obiettivi - ha sottolineato Sem -, si deve però anche evidenziare che spesso non si tratta di saldi netti".

"Si genera - ha concluso - qualche nuovo posto di lavoro, ma sicuramente il numero complessivo di occupati non varia in maniera significativa, in quanto le nuove assunzioni risultano controbilanciate da una diminuzione di posti nelle piccole realtà oppure da spostamenti da queste ultime nelle grandi strutture".

Approfondimenti