NOTA AL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI SULLA SITUAZIONE DELLA SS. 38

Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina ha inviato al
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti la nota che segue:

"E. Prof. Lunardi

Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - Roma


Oggetto: situazione Strada Statale 38, "cordone ombelicale"
fra l'estesissima provincia di Sondrio e il resto del Paese



Il Suo collega Ministro Marzano, sabato 3 febbraio a Sondrio per
una pubblica conferenza alla Banca Popolare di Sondrio, si è
dimostrato "impressionato" per la situazione della
Statale 38, vero cordone ombelicale di unione fra la provincia -
vera e propria regione alpina - e il resto del Paese,
impegnandosi a parlarne "con il collega Lunardi", cosa che
immaginiamo abbia fatto.

Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina, si era già rivolto
al precedente Ministro Nesi con una nota in argomento che Ella,
volendo, troverà agli atti del Suo Ministero, ma che comunque
per comodità Le alleghiamo in copia.

La Sua assidua presenza in provincia nella drammatica
circostanza della calamità del 1987 Le ha fatto conoscere
luoghi, situazioni ed anche ovviamente il deficit di
infrastrutture che ci penalizza fortemente.

Alcune considerazioni:

Unici
non collegati alla rete autostradale


In primis il fatto che in tutta l’Italia del Nord i gli unici
capoluoghi non collegati alla rete autostradale italiana sono
Cuneo e Sondrio.

Per Cuneo abbiamo già visto l'inserimento nella Sua "Legge
Obiettivo" di 95,545 milioni di Euro, anno 2002.

Per Sondrio di fatto l’unico collegamento, appunto cordone
ombelicale, è la SS 38; ininfluenti il volume dei traffici, di
persone e merci, con la provincia di Brescia attraverso il Passo
dell'Aprica, con la provincia di Como attraverso la Strada
Regina del Lago, con la provincia di Bolzano, per un breve
periodo estivo, attraverso il Passo dello Stelvio.


Strada
trafficatissima e insicura


Da Colico a Sernio la strada è non solo trafficatissima ma anche
insicura.

La mappa del pericolo delle strade statali vede ai primi posti
la SS. 38 dello Stelvio. In teoria sarebbe al 44° posto con 1,15
incidenti per Km., vale a dire 2,7 volte la media nazionale di
0,42 (negli anni precedenti il rapporto è stato di 2,93 - 2,97 -
3,46 - 3,17) ma in realtà la situazione è ben peggiore.

Il tratto dello Stelvio va stralciato dato che è aperto solo per
un breve periodo estivo e quindi non sono più124,300 Km ma 102.
Da Colico a Bormio il parametro sale a 1,73, più del quadruplo
della media nazionale. Non è finita. Oltre Sernio c’è la nuova
superstrada – in gran parte ricostruita per via della frana
della Val Pola, per cui va considerato solo il tratto
Colico-Sernio. Questo tracciato, e sostanzialmente il calibro
della strada, ricalcano quelli della strada asburgica (iniziata
nel 1820 e conclusa in due anni di lavoro effettivo, allora a
picca e pala!), fatta eccezione per i circa 5 Km di tangenziale
del capoluogo, che peraltro finisce… su un passaggio a livello,
di quelli automatici che oggi non si fanno più. Qui si sono
avuti 2,27 incidenti per Km, vale a dire più del quintuplo (5,40
volte) rispetto alla media nazionale.

Se poi si guarda alla Colico-Sondrio, ancora peggio, vale a dire
2,59 incidenti per Km, vale a dire più del sestuplo (6,17
volte)della media nazionale.

Siamo al punto che ora sulla SS 38 si muore a ripetizione
persino nei centri attraversati, non marginalmente ma al centro
degli stessi (Delebio).



Alternativo il treno???


Alternativo il treno??? Certo. Potrebbe e dovrebbe esserlo. Ma
da Sondrio a Milano si viaggia, nei convogli più veloci, a 60
Km/h di media, e a molto meno se si considera il tratto da
capolinea, Tirano, a capolinea, Milano..

Oggi le distanze, e i costi, non si misurano più in Km ma in
tempo impiegato a percorrerli.

Appare significativo il raffronto dei tempi necessari per chi
parte da Milano e deve raggiungere alcune città. Partendo in
contemporanea da Milano quando il valtellinese, o il turista,
arriva a Sondrio le altre persone partite dalla Centrale nello
stesso momento sono a Bologna quasi da mezz’ora, e ancora da più
a Torino e Genova. Arriva insieme chi va a Padova. E’ arrivato
da un quarto d’ora chi era diretto a Mantova e da un’ora chi era
diretto a Cremona. Evidente che l’alternativa ferroviaria, pur
meritevole, non è così attraente, tenendo conto che
l’impostazione oraria in base alle caratteristiche della linea
sarebbe di mezz’ora inferiore alle percorrenze attuali.

Un particolare che é opportuno portare a Sua conoscenza: pensi
che il tratto da Calolzio ad Airuno é a doppio binario con una
lunga galleria realizzata da almeno una decina d'anni in
variante rispetto al tracciato originario. Non é praticabile dai
convogli perché in tutto questo periodo non é stata realizzata
la linea aerea di alimentazione!


Il da
farsi


Soldi: 325 miliardi la tangenziale di Tirano, 68 per finire
quella di Sondrio, Colico-Sondrio 900, Tresivio-Stazzona 450.


Non c’è solo il problema soldi, parte dei quali già stanziati
sulla Legge Speciale Valtellina e 12,395 milioni di Euro
inseriti, anno 2002, nella Legge Obiettivo.

I progetti, vicino al completamento, dovrebbero infatti, una
volta definiti, iniziare il calvario delle varie autorizzazioni.
Al di là delle volontà e dell'impegno di molti, viste le
precedenti esperienze in materia, campa caval.
E allora tocca a Lei,Sign.Ministro Lunardi, specie se
sollecitato dal collega Marzano e, ovviamente, dal collega
valtellinese Tremonti, trovare la via che secondo noi é l'unica:
procedura speciale.


Ci sembra l’unica soluzione capace di accelerare i tempi per
sostituire da Colico a Sernio quella che è ancora, salvo il
viadotto del Tartano, la strada asburgica costruita dal Donegani
quasi due secoli fa. In un tempo record e ovviamente senza le
tecnologie di oggi.


Se si
vuole...


Tutti hanno notato il Suo dinamismo per cercare di portare il
Paese a un livello infrastrutturale di decenza, e di portarlo in
tempi ragionevoli.

Vogliamo però ricordarLe cosa si fece tempo fa sempre per la SS.
38.

Qui c'era la Comunità Montana unica di Valtellina, con 65
Comuni. Si diede incarico al prof. Darios, coadiuvato da una
cooperativa di geometri operante presso la C.M. in virtù della
legge 285 sull'occupazione giovanile.

Bastò solo un anno e mezzo dall'incarico di progettazione della
riqualificazione degli oltre 100 Km della SS. 38 da Colico a
Bormio perché l'ANAS desse il via agli appalti
dei primi due lotti (Viadotto del Tartano e
Sernio-Mazzo), avendo agli atti le deliberazioni consiliari di
inserimento di tutti i Comuni il cui territorio era attraversato
dalla strada nel frattempo assunte.

E vogliamo ricordarLe anche come in occasione della calamità del
18 luglio 1987 (e 28 luglio per la frana della Val Pola), il 23
dicembre dello stesso anno venivano consegnate le chiavi delle
case costruite in meno di 100 giorni, di elevata qualità ancor
oggi riscontrabile, e con costi contenutissimi.

Se si vuole, procedendo "alla valtellinese" ma con
l'eliminazione dei bastoni fra le ruote che il ben noto UCAS
(Ufficio Complicazioni Affari Semplici) é solito frapporre, ci
sarebbe la possibilità di fare una gradita sorpresa ai
valtellinesi e agli abituali ospiti di queste montagne.

Ci rendiamo conto, scorrendo l'elenco dei nodi infrastrutturali
che Ella si ritrova sul tavolo, che, al confronto, il nostro
problema può sembrare marginale. Ma Ella, che conosce la
zona, sa che marginale non é.


Le saremo grati di una risposta.

Franca, soprattutto per i tempi.Sappiamo che l'ideale prima
pietra non può essere posata a breve. Vorremmo la certezza però
che la data non andasse alle tradizionali calende greche.


Ringraziando per l'attenzione, distintamente


Comitato Cittadini Consumatori Valtellina



In
allegato nota inviata a suo tempo al Ministro Nesi


GdS 24 II 02

CCCVA