Parco dello Stelvio, Mondiali ma soprattutto futuro

di CCCVa



Il Comitato Cittadini Consumatori
Valtellina di Sondrio ha diffuso la seguente nota:


L'INTESA IN REGIONE
Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina di Sondrio
prende positivamente atto che a Milano é finalmente intervenuta
una prima intesa, auspicabilmente da tradursi a giorni in intesa
definitiva, tra Regione e Parco dello Stelvio sulla questione
"Mondiali di sci - S. Caterina Valfurva".

Restano due osservazioni legate fra loro.

IL PIANO DEL PARCO

E' a tutti chiaro, comunque la pensino e comunque siano
schierati, che nessun problema sarebbe insorto qualora fosse
vigente il Piano del Parco. Se infatti tale strumento fosse
stato approntato e perfezionato, si sarebbe saputo fin
dall'inizio che cosa si poteva fare e che cosa non si poteva fare. La
discrezionalità nell'autorizzare o nel non autorizzare
interventi costituisce una vera e propria incertezza del
diritto con tutte le conseguenze del caso fra cui é da
annoverare, non la sola, la questione insorta sugli interventi
da farsi in occasione dei mondiali di sci del 2005.

TUTELA SELETTIVA

A monte una valutazione di fondo.

Parco non significa che in
tutto il territorio, ampliato nel 1978 comprendendo zone
fortemente antropizzate con significativi domini sciabili, debba
valere il rispetto integrale.

Hanno certo da esservi aree a tutela completa, o almeno quasi
completa. Interventi di carattere idrogeologico possono essere
indispensabili in quota per scongiurare rischi gravi a valle e
quindi ne deve essere prevista la fattibilità sia pure con le
cautele ambientali del caso.

Hanno da esserci zone in cui la tutela deve conciliarsi con
l'ammissibilità di alcune attività, quella agricola in
particolare.

Hanno infine da esserci le zone antropizzate regolate solo da
strumenti urbanistici rigorosi e redatti con le necessarie
intese con la pianificazione del Parco:

Questa é l'unica via per la migliore realizzazione possibile del
Parco, vale a dire quella non subita ma costruita con il
consenso - che non vuol dire unanimità, difficilmente ottenibile
- delle popolazioni interessate:

UOMO E AMBIENTE

Va ricordato infatti che non é l'uomo a dover essere al servizio
dell'ambiente ma l'ambiente al servizio dell'uomo. E questo non
solo per la comunità lombarda o per quella nazionale che vedono
bene la tutela integrale per l'utilizzo da week-end, ma anche
per quella locale che lì vive e lì deve poter trovare ragione di
sopravvivenza e, se possibile, di sviluppo.

Il Ministro dell'Agricoltura Marcora, qualche giorno dopo aver
ampliato il Parco, nella sala Vive di Sondrio questi concetti
esponeva con l'impegno di codificarli in un nuovo Regolamento.
Il Ministro non fece in tempo ad attuare questo solenne impegno
- ed era uomo di parola - ed anche in Valle si prese qualche
cantonata, nonostante che la Comunità Montana unica di
Valtellina avesse già deliberato secondo le indicazioni del sen.
Marcora..

A un quarto di secolo di distanza é bene richiamare questi
concetti per tenerli presenti nella fase di elaborazione del
Piano che vede chiamati i Sindaci a pronunciarsi.
Comitato Cittadini Consumatori
Valtellina



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