DI FATTO IMPOSSIBILE SPOSARSI AL SABATO NELLA COLLEGIATA DI SONDRIO. CI SONO PERO' LA QUESTIONE DELLA PROPRIETÀ DELLA COLLEGIATA DI PARTE DELLA PIAZZA CAMPELLO E LA QUESTIONE DEL PAGAMENTO PRETESO PER I PONTEGGI

Viene segnalata al Comitato Cittadini Consumatori una strana situazione: l'impossibilità, di fatto, di sposarsi in Collegiata al mercoledì e soprattutto al sabato, giorno in genere preferito dalle coppie che sono costrette ad andare altrove anche se ci terrebbero al rito nella Chiesa principale..

In questi due giorni infatti la presenza invasiva del mercato è tale da rendere impossibile alle auto dei cortei nuziali un parcheggio in contiguità della Chiesa. Viene conseguentemente avanzata la proposta che venga riservata l'area della piazza tuttora di proprietà della Parrocchia, non usucapibile in quanto con il contrassegno di proprietà addirittura fonte di reddito per il Comune che vi ha installato parcometri senza chiederne l'autorizzazione. La risposta data in proposito a suo tempo è priva di validità; ambienti comunali avendo infatti citato l'esempio dei parcheggi messi a disposizione da chi ha edificato, in aree rimaste di proprietà ma assoggettate a uso pubblico e, in quanto tali, in molti casi a regime di parcometro. Posizione giuridicamente evanescente e del tutto erronea. Per tali spazi in base alla normativa vigente è stata debitamente sottoscritta dalle proprietà una servitù di uso pubblico, atto ufficiale.. Per la piazza invece non esiste alcun atto, né vi è stata usucapione (che non può più esserci). La proprietà e l'uso restano in capo alla Parrocchia. Addirittura - approfondisca comunque la segreteria comunale - la riscossione dei proventi dei parcometri potrebbe costituire quello che il Codice Civile, art. 2041, definisce "indebito arricchimento" da parte del Comune, tenuto conto che "ogni atto tra la Pubblica Amministrazione ed il privato deve necessariamente rivestire la forma scritta 'ad substantiam' - Cassazione Civile S.U. 95/2001 -" e non ricorrendo certamente la "giusta causa" di cui sempre al C.C. Se la segreteria confermasse questa valutazione la prima conseguenza dovrebbe essere la restituzione immediata dei 12.270 €uro fatti pagare alla Parrocchia per il mancato introito dei parcometri a causa dei ponteggi installati per la tinteggiatura della Collegiata. Al di là comunque della questione monetaria si impone una regolamentazione particolare per la parte di piazza di proprietà della Parrocchia - area trapezoidale che si estende per larga parte della piazza a sud della parete della Collegiata -, o di una sua superficie equivalente almeno in occasione di eventi, come i matrimoni, concernenti la Chiesa se non, in spirito di massima collaborazione, l'utilizzo completo della piazza a tal fine in cambio dell'utilizzo totale da parte del Comune con la sola esclusione di tali eventi

Certamente apprezzabile in proposito la discrezione della Parrocchia che ovviamente non vuole aprire una querelle con il Comune, ma questo non deve significare far finta di niente. Dovrebbe invero essere l'Amministrazione, per spirito di giustizia, a prendere in mano il problema per un'equa soluzione. Ci riferiamo a quanto sopra ma anche all'inaudito caso dei 32.161 €uro (20.911+352+4067+ 6831) che le sono stati fatti versare all'AIPA per la TOSAP e cioè la tassa occupazione spazi e aree pubbliche per via dei ponteggi. L'ex Sindaco ci ha precisato, presente Mons. Arciprete ed altre persone, che la Giunta aveva dato disposizione agli uffici di trovare le soluzioni compatibili di minor aggravio e che comunque il Comune avrebbe dato un contributo almeno pari alla cifra versata, cosa che non è stata fatta e impegno che l'Amministrazione subentrata sembra non voler rispettare.

Il CCCVa con le sue note ha dimostrato come tale cifra non fosse dovuta e che l'interpretazione data dagli uffici è stata quella riferita ad un comma successivo invece di quello da considerare. Anche su questo aspetto potrebbe essere la segreteria comunale ad approfondire.

Resta, considerazione conclusiva del CCCVa, deludente constatare come l'intervento della Parrocchia, di grande interesse pubblico riguardante l'estetica della piazza, abbia visto il Comune, anziché essere compartecipe, nelle vesti di esattore, a tutto dovendoci pensare invece i cittadini. All'Oratorio del Sacro Cuore ben 700 persone sono accorse per una cena volta a reperire risorse per tale opera, ricavando, lordi, 7.000 €uro. Ce ne vorrebbero una decina di queste serate solo per far fronte a quanto preteso dal Comune e pagato (con l'insistenza di chi pretendeva la TOSAP), per non parlare dei costi dell'intervento!

Il CCCVa segnala ed auspica. La competenza a decidere è ovviamente degli amministratori. Sindaco, Giunta, consiglieri, in unità d'intenti, dovrebbero comunque trovare autonomamente una via per la soluzione dei problemi sottolineati, in primis di regime della piazza e poi economica, eventualmente anche rateale.

CCCVa

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