DISSERVIZI RAI DIGITALE, ISTANZA DI INTERPELLO DI S. DIAMANTI E NOSTRA PUNTUALIZZAZIONE 11 1 10 34

All'Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale 1 di Torino ufficio Territoriale di Torino 1 Sportello S.A.T.

con sede in Torino e domiciliata presso la Camera di Commercio di Sondrio.

OGGETTO: Interpello ai sensi dell'art. 11 legge 27/07/2000 n°212 onde conoscere l'importo del canone TV da calcolare nell'anno 2011.

Il sottoscritto Severino DIAMANTI nato a Castellammare di Stabia il 25 Luglio 1933 e residente in Tresivio P.zza SS Pietro e Paolo 17 C.A.P. 23020 Codice fiscale DMNSRN33L25C129C Telefono 0342/430691 - e-mail - severino.diamanti@alice.it espone il seguente caso sia come titolare di abbonamento TV intestato alla moglie &&&&&&Abb.to N° %%%%% che come Amministratore di sostegno di &&&&&&& Abb.to &&&&&& e &&&&&&& Abb.to &&&&& residenti a Chiesa in Valmalenco e "delegato" con istanza sottoscritta, da alcune famiglie di Tresivio, tutte regolarmente abbonate.

Premesso che sicuramente risulterà all'URAR ed alla RAI TV che dal mese di Ottobre (passaggio al digitale terrestre) il "segnale" e quindi la visione dei canali RAI è impossibile nella Provincia di Sondrio (non è esatto; si vede e non si vede, anche da un giorno all'altro; altrove si vede; il disservizio non riguarda i canali Mediaset e gli altri - ndr)

Premesso che la Rai e l'URAR ne siano a conoscenza risulta al sottoscritto in quanto i reclami provenienti dalla Provincia di Sondrio sono stati numerosi ed inoltre perché, personalmente ha trasmesso alla RAI/TV una e-mail in data 4/01/ 2011 ufficio pubbliche relazioni ed una e-mail all'URAR in data 7 Gennaio 2011;

Premesso che, "more solito" nessun reclamo e nessuna segnalazione telefonica ha ottenuto riscontro;

Premesso che, a breve, si dovrà procedere al versamento del canone di abbonamento;

Premesso che: "esistono obiettive condizioni di incertezza" nella determinazione dell'importo del canone da versare per i seguenti motivi:

a) la RAI/TV dovrebbe essere tenuta a restituire il canone dei mesi di Ott/Nov/ e Dic. 2010 Nei quali non ha fornito il servizio pagato;

b) la RAI/TV non può chiedere il canone per il mese di gennaio '11 e per i successivi mesi nei quali non fornirà il servizio.

"Incertezza" che potrebbe avere anche implicazioni penali (richiesta di somme non dovute e mancata restituzione di somme per servizio non effettuato)

Tutto premesso si ritiene di dover adottare il seguente comportamento presumendo che entro breve tempo il servizio sarà ripristinato.

Si dovrebbe emettere un provvedimento di sospensione dal versamento del canone TV per i tre abbonamenti sopra indicati e per tutti coloro che completeranno la richiesta già presentata al sottoscritto con gli estremi identificativi del loro abbonamento.

Oppure autorizzare gli abbonati al versamento della somma effettiva ricavata dal recupero - "compensazione" - per i tre mesi del 2010 e dei mesi del 2011 in cui ancora il disservizio si protrarrà.

Il sottoscritto sottopone il caso a codesto Ufficio con avvertenza che qualora non riceva risposta entro il termine di cui all'art. 11 L.212/2000 si atterrà all'interpretazione (comportamento) sopra esposto con tutte le garanzie di legge.

L'interpello viene consegnato a mani al funzionario RAI/TV presente a Sondrio, presso la Camera di Commercio oggi 13 gennaio '11

Tresivio 13 gennaio '11

IN FEDE

Severino DIAMANTI

Quale amm.re di sostegno

&&&&&&& Abb.to &&&&&&& per adesione all'interpellanza

In data odierna il funzionario di servizio presso la Camera di Commercio di Sondrio non ha accettata la presente istanza. Si da atto inoltre che, richiesto di qualificarsi, non ha ritenuto opportuno farlo.

Il costo della raccomandata sarà detratto dall'importo dell'abbonamento di &&&&&&&& non ritenendo giusto addebitarlo a persone che vivono con pensioni sociali.

SEVERINO DIAMANTI

Sondrio 13 gennaio '11

LA NOSTRA PUNTUALIZZAZIONE

Chi ha scritto la nota di cui sopra ha operato una vita alle prese con leggi, norme, regolamenti, circolari et similia. Non dovrebbe essergli difficile rilevare la vera natura del cosiddetto canone. Si tratta di una imposta di possesso. Non lo diciamo noi. L'ha sancito la Corte Europea di Strasburgo respingendo il ricorso di un cittadino italiano.

Ciò premesso ognuno fa quello che gli è possibile fare, Associazioni dei consumatori comprese. Per quel che ci riguarda - non Associazione ma Comitato e non soltanto dei consumatori - abbiamo seguito una linea del tutto originale ovvero 'se Maometto non va alla montagna…' con quel che segue. La RAI non risponde? Noi ci rivolgiamo agli inserzionisti. Il canone deve essere pagato comunque da tutti anche se non si vede un canale o vengono digitalizzati i pixel in modo da produrre sul video allucinati arabeschi. Se però un inserzionista si accorge che al posto di tot spot una parte dei cittadini ne vede tot diviso due o tre o quello che sia ha titolo per reclamare, e la RAI non può eccepire, un parziale rimborso.

CCCVa

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