Solstizio (d'inverno). Arrivato. Puntuale

Nonostante il freddo, per gli astronomi l’inverno non è ancora iniziato. Il 21 dicembre, alle 17:11 ora di Greenwich (da noi le 18:11), arriverà infatti il momento del solstizio d’inverno, appuntamento che segna l’inizio della stagione invernale, almeno in senso astronomico. È il giorno dell’anno in cui il sole a mezzogiorno sale di meno rispetto all’orizzonte, e sarà la notte più lunga del 2013.

Un po' di ripasso che non guasta mai. Il solstizio è un fenomeno che accade due volte ogni anno, causato (così come gli equinozi) dalla diversa inclinazione dell’asse di rotazione della Terra rispetto al piano dell’eclittica (ovvero il piano dell’orbita su cui il nostro pianeta ruota intorno al Sole. Per spiegarlo meglio è come se noi prendiamo un piano sul quale poniamo un circuito di binari per farci girare il trenino elettrico). Questa differenza causa nel corso dell’anno un moto apparente del sole nel cielo terrestre, che nel nostro emisfero fa si che raggiunga il suo punto di elevazione massima rispetto all’orizzonte in corrispondenza del solstizio d’estate (21 o 22 giugno), e quella minima nel solstizio d’inverno (21 o 22 dicembre).

L'equinozio (dal latino æquinoctium, ovvero «notte uguale» in riferimento alla durata del periodo notturno uguale a quello diurno) è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest'ultimo si trova allo zenit, cioè sulla verticale, dell'equatore. Esso occorre due volte durante l'anno solare e, in tale momento, il periodo diurno (ovvero quello di esposizione alla luce del Sole) e quello notturno sono uguali, giungendo i raggi solari perpendicolarmente all'asse di rotazione della Terra

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