A PROPOSITO DI ACQUE MINERALI, AROMATIZZATE, DI RUBINETTO

Iperal contenta, meno ASM, meno ancora Comune di Sondrio

A quanti d'interesse, agli organi di informazione

e, p.c., E.S.Sindaco di Sondrio, E.S. Presidente ASM, E. Dr. Tirelli

Oggetto: WASSER MAXX ECONOMICO ALL'IPERAL, CARO ALL'ASM?

Perviene al CCCVa la seguente lettera, firmata:

"L'ora è tarda, ma è appena andato via un amico che stasera mi ha fatto un regalo che in principio non volevo accettare.

Il famoso WASSER MAXX!!!!!

Sai dove l'ha comprato?

All'Iperal, al costo di €. 59,90 - 20€. in meno della ns ASM.

Questa, nonostante la pubblicità "istituzionale" del sindaco, non è stata nemmeno capace di garantirsi l'esclusiva della distribuzione.

E Iperal non ha perso l'occasione del sindaco "TESTIMONIAL"!

Per non parlare della ricarica di CO2 della bomboletta! Alla GHE.BA GAS in quel di Albosaggia per esempio, costa 1/3".

IL PRECEDENTE (ASM - WASSER MAXX - COSTO SUPERIORE)

Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina si era occupato a suo tempo della questione con la sua nota 4/2009 del 26.1.09, dimostrando come il costo tramite tale apparecchiatura, reclamizzata dall'ASM, fosse superiore a quella di certe acque minerali e centinaia di volte superiore all'ottima acqua che a Sondrio esce dal rubinetto. Alla replica dell'ASM era seguita la nota 5/2009 del 30.1 che ribadiva il concetto. Non si riteneva infatti valida la posizione dell'ASM che adottava 'i valori medi', ovviamente teorici, mentre il CCCVa aveva effettuato i calcoli sul costo reale pagato alla cassiera del supermercato.

IL CASO (ASM MOLTO PIÙ CARA DELL'IPERAL)

La lettera ricevuta dal CCCVa ripropone la questione, ma in termini diversi. Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina osserva, posto che si tratti dello stesso apparecchio, che i casi sono due.

1) O l'ASM ci voleva guadagnare troppo con un eccessivo ricarico (ma l'Iperal non fa certo beneficenza)

2) O, più probabile, il costo fatturato all'ASM è molto superiore a quello fatturato all'Iperal.

a) Nel primo caso il Consiglio dell'ASM decida cosa fare.

b) Nel secondo caso, tenuto conto la natura dell'ASM e il vantaggio per la società produttrice, o distributrice dell'apparecchiatura, di avere addirittura il Sindaco come testimonial, l'ASM pretenda dalla società produttrice, o distributrice, pari costo rispetto all'Iperal. Retroattivo. Restituendo agli acquirenti la differenza. Inoltre, sempre se siamo nel secondo caso e questo non succedesse, tramite l'Associazione di categoria - Federutility -, informi tutte le società esercenti in Italia la distribuzione dell'acqua potabile dell'accaduto e dei costi invece praticati a libero mercato.

Nella ipotesi poi, peraltro improbabile, che si tratti di un modello diverso sta all'ASM informarne la cittadinanza dimostrando però in tal caso, e analiticamente, la ragione della differenza di costi.

LISTA PUNTI VENDITA

Non è finita. La società elenca gli indirizzi ove è possibile rifornirsi del sistema, dei filtri, dei concentrati, delle bottiglie e delle ricariche. Indica, con tanto di mappa, i punti vendita Iperal di Piantedo, Castione, Lecco, Sondalo, Rogolo e Prata (qui non si fanno ricariche). Non sono indicate promozioni in tali punti.

La lista non indica l'ASM di Sondrio. Dopo il danno anche le beffe?

ACQUA DI RUBINETTO, TAL QUALE!

Il CCCVa coglie l'occasione per ribadire ancora una volta che l'acqua migliore a Sondrio e in gran parte della Valtellina resta ancora quella di alta montagna che sgorga dal rubinetto di casa. Oltre alla qualità si rifletta sui costi dell'acqua in quella scatola di plastica impropriamente chiamata bottiglia, del tutto superflui (si tenga conto che la maggior parte dell'acqua minerale consumata non è quella gassata - l'alibi - ma quella 'morta', cioè quella cosiddetta 'naturale'. Solo in Germania, Austria, Svizzera si beve sostanzialmente solo acqua gassata). E miliardi e miliardi di 'bottiglie', le scatole in plastica, da smaltire ogni anno…

LO SPRECO

Da quasi 200 fonti ci arriva acqua con oltre 300 marchi per un totale di 12400 milioni di litri pari a 196 litri a testa (2007). In Italia dunque poco meno di un terzo di tutta l'acqua minerale imbottigliata in Europa! Uno spreco. Di soldi. Di ambiente. Lontanissima, per fortuna, l'acqua da apparecchiature tipo quella descritta: 1900 milioni i litri di acque aromatizzate in tutta Europa (40% Germania) ma business in agguato per far spendere più soldi alla gente che poi si lamenta per la difficoltà di arrivare a fine mese. Un po' come per i cellulari: si tenga conto, annotandole, delle spese relative per un periodo di almeno due mesi, e poi si valuti.

'CARICATI INDIETRO' GLI ALTRI EUROPEI?

C'è da chiedersi come mai negli altri Paesi europei - che non hanno certo acque di rubinetto migliori complessivamente delle nostre - si beve molto meno che in Italia acqua in scatola di plastica - salvo la Germania dove per ¾ l'acqua è in bottiglie di vetro contro solo il 23% in Italia -.

ACQUA VENEZIANA PER QUALCUNO MEGLIO DELLE NOSTRE…

Dulcis in fundo.

Siamo addirittura al punto che in Valtellina c'è chi preferisce l'acqua imbottigliata nella provincia di Venezia, metri 16 sul livello del mare - de gustibus…! -, tanti senza neppure saperlo perché tanti le etichette, per le quali spesso occorrono capaci lenti, non le leggono.

Dulcis, appunto, in fundo.

CCCVa

CCCVa
CCCVA