Droga cannabis: Dopo-Cassazione, Moige: chiudere i cannabis shop

Dati sulla vendita ai minori dei prodotti vietati dalla legge come Alcol, Tabacco, Cannabis, Giochi d’azzardo, Pornografia e, inadatti

Dal MOIGE movimento italiano genitori: “Venduti ai Minori” è l’indagine promossa dal Moige con l’obiettivo di inquadrare il fenomeno della vendita ai minori dei prodotti vietati dalla legge come Alcol, Tabacco, Cannabis, Giochi d’azzardo, Pornografia e, inadatti  come i Videogiochi 18+ e comprendere i termini della complicità dei venditori, verso i minori attraverso un atteggiamento di illegalità, unito a scarsa attenzione alla salute e alla crescita sana dei nostri figli.
L’indagine, curata dal prof. Tonino Cantelmi dell’Università Europea di Roma, ed il suo team,  su un campione di ricerca di 1.388 minori tra gli 11 e i 17 anni delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con un’età media di 14 anni.  Rispetto alla collocazione geografica: 30% dal Centro Italia, 21% dal Nord Italia, 49% dal Sud Italia.

Droga cannabis: Dalla Cassazione una risposta chiara e decisa  a tutela dei nostri figli. Subito chiudere i cannabis shop

Una risposta chiara e netta contro il supermarket della droga, quella arrivata dalla Cassazione in merito alla commercializzazione della cannabis. Siamo lieti di questa decisione mirante a tutelare i nostri figli dall'accesso alla cannabis. La cannabis è una droga che va combattuta senza se e senza ma. Chiediamo al governo l'immediata chiusura dei cannabis shop ed un divieto rigoroso verso  tutti i prodotti contenenti cannabis. - ha dichiarato Antonio Affinita direttore generale del MOIGE Movimento Italiano Genitori

Cannabis: la priorità è chiudere gli shop per tutelare i nostri figli. Nel 68% dei casi, i rivenditori dei cannabis shop hanno venduto ai minorenni. Nel 72,2% dei casi non è stato chiesto loro un documento prima dell’acquisto
Nel 72,2% dei casi i minori dicono che non è stato chiesto loro un documento prima dell’acquisto in un cannabis shop; mentre nel 68% dei casi il rivenditore non si è rifiutato di vendere il prodotto nonostante fossero minorenni.
Sono questi i dati allarmanti e inaccettabili della recentissima indagine “Venduti ai Minori” sui prodotti vietati dalla legge come Alcol, Tabacco, Cannabis, Giochi d’azzardo, Pornografia e ugualmente venduti ai minori, presentata il 15 gennaio scorso in Senato e curata dall’Università Europea di Roma.
 oltre, l’indagine ha rilevato con quanta facilità i minori accedano alla “Cannabis light”, non conoscendone i danni per la salute e il divieto per uso ricreativo. All’interno dei cannabis shop: nel 30% dei cannabis shop non sono presenti cartelli di divieto di vendita ai minorenni e il 35% dei minori dichiara di non averci fatto caso (quindi non esposti in luogo visibile). Solo il 21% degli intervistati li ha visti in alcuni negozi e il 14% dichiara di averli visti sempre. Inoltre: il 69,6% degli intervistati dichiara l’assenza di cartelli per spiegare il corretto utilizzo della sostanza; solo il 3,1% di loro dice di averli visti sempre”
 
I risultati sono chiari inoltre nel confermare che le informazioni veicolate dai media tendono a confondere i giovani. Infatti, solo il 68,1% del campione intervistato riconosce come serie e permanenti le conseguenze del consumo di cannabis, tuttavia non è da sottostimare il dato che il 7,5% dei minori ritiene che la cannabis non abbia nessun tipo di effetto sulla salute e sullo sviluppo. Per quanto riguarda la cannabis ‘’light’’ i ragazzi, tuttavia, non conoscono la norma che ne regolarizza la vendita e l’utilizzo, tant’è che solo il 27% di loro sa che è un prodotto tecnico e da collezione, non adatto alla combustione (quindi ad essere fumata) e vietato ai minori di 18 anni. Gli altri rispondono che è legale e si può fumare (27%) o che è sempre illegale (26%). Come per la cannabis, moltissimi (20%) rispondono che è legale su prescrizione medica; ancora una volta, probabilmente, le informazioni veicolate dai media tendono a confondere i giovani.
 
Note del Moige - Movimento Italiano Genitori
 

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