Coesistenza pacifica con gli orsi? Lo dice il Ministro. A Roma, dove non ci sono

Vicenda dell'orso Gaia: Poche settimane fa. L'orso in Comune di Cles ha assalito padre e figlio. Il Presidente della Provincia di Trento di fronte ad una aggressione, in clamorosa evidenza, ha deliberato l'abbattimento. Apriti cielo.
Chi se ne frega se l'orso aggredisce.
Chi se ne frega se l'orso fra strage di altri animali.
Chi se ne frega dei danni di vario tipo che arreca.
E così di corsa a piangere lacrime amare sulle spalle del Ministro Costa, competente in materia.  Eccolo subito richiedere al Presidente provinciale di ritirare la sua ordinanza. Giustamente orecchio di mercante dato che il Ministro non ha orsi a Roma, il Presidente della sua provincia sì. Decisione governativa dunque: ricorso al TAR con richiesta di annullare l'ordinanza e lapidaria dichiarazione del Ministro pubblicata su Televideo RAI.
Eccola: “La coesistenza pacifica tra specie umane e orsi è possibile”.

Ci spieghi il Ministro come intende garantire alle popolazione dei territori interessati di stare tranquilli e come intende convincere gli orsi d'ora in poi di scegliere la via della coesistenza pacifica con le specie umane.

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