2 10 DECRETO ROMANI, NO ALLA PORNOGRAFIA VISIVA E VERBALE

Commento positivo del Moige sulla proposta contenuta nel decreto Romani e relativa al divieto di passaggio di film vietati ai minori di 18 tra le 7 e le 23 su tutte le piattaforme televisive, comprese quelle a pagamento satellitari e non, poiché va a tutelare concretamente i minori, troppo spesso involontari spettatori di film non adatti alla loro visione.

"La proposta contenuta nel decreto Romani" afferma Elisabetta Scala, responsabile Osservatorio Media del Moige "è positiva poiché va a tutelare concretamente i minori. Restano, tuttavia, ancora alcuni gravi problemi: se infatti con tale decreto viene tutelato il minore di fronte alla pornografia visiva, nulla si sta facendo per quella che potremmo definire pornografia verbale. Questo aspetto è stato anche sottolineato durante l'audizione sul decreto in materia di tv e web che si è svolta nei giorni scorsi in commissione Lavori pubblici al Senato: sono sempre più numerose, infatti, le trasmissioni classificate come 'per tutti' e trasmesse in prima serata nonostante il linguaggio non adatto al passaggio in fascia protetta. Proprio sotto questo punto di vista, in particolare, ancora una volta il Grande Fratello non ha perso l'occasione di farsi notare. Nel reality, infatti, ormai i termini volgari e rasenti l'oscenità sono una quotidianità che si è aggravata ancora di più con una bestemmia pronunciata da un concorrente che è stato espulso solo molti giorni dopo il fatto, durante la diretta tv del lunedì, a testimoniare ancora una volta che tutto viene realizzato solo per raggiungere alti livelli di ascolto".

"Visto l'episodio inaccettabile", prosegue la responsabile, "il Moige ha presentato formale denuncia al Prefetto di Roma, affinché sia applicata una sanzione ai sensi dell'art. 724 del Codice Penale".

Conclude Elisabetta Scala: "Il caso della bestemmia è stato l'ultimo esempio della volgarità che imperversa da anni nel programma in questione e l'episodio è stato aggravato ancora di più dal silenzio della rete, che non si è pronunciata immediatamente in proposito, chiedendo scusa ai telespettatori o espellendo subito il concorrente. La denuncia è un atto dovuto per sottolineare l'urgenza di azioni concrete verso quei tanti programmi che hanno oltrepassato il limite della decenza: auspichiamo che vengano presi dei provvedimenti in tal senso poiché non è più accettabile che anche in piena fascia protetta vengano costantemente violati i diritti dei minori, la cui tutela va posta in primo piano, al di sopra di auditel e simili".

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