NUOVO PASSAPORTO ELETTRONICO

(Nostra nota: ottima iniziativa ma…)

Dal 26 ottobre prossimo gli Uffici Consolari italiani all'estero e le Questure, compresa quella di Sondrio, rilasceranno un nuovo modello di passaporto, di tipo elettronico, utilizzando più moderne tecnologie che offriranno standard più elevati di sicurezza. Il nuovo passaporto sarà dotato di particolari caratteristiche di stampa anticontraffazione e di un microprocessore che consente la registrazione dei dati, certificati elettronicamente, riguardanti il titolare del

documento e l'Autorità che lo ha rilasciato. Un ulteriore dato - relativo alle impronte digitali - potrà essere inserito nel microprocessore, dopo l'adozione di un apposito

regolamento in discussione in ambito Comunitario. Il costo del passaporto elettronico, in ragione della sofisticata tecnologia utilizzata, è stato fissato da un decreto emanato,in data 9 maggio 2006, dal Ministero dell'Economia: in euro 44,66 per il libretto con 32 pagine ed in euro 45,62 per quello di 48. La tassa annuale di concessione governativa rimane invariata. L'emissione del nuovo documento di viaggio, previsto da un impegno comune europeo, consentirà di continuare a beneficiare del Visa Waiver Program che autorizza l'ingresso negli Stati Uniti od il transito nei suoi aeroporti senza necessità di visto.

NLG

Iniziativa ottima, non c’è dubbio. Però dovendo andare, fra l’altro, anche negli Stati Uniti, a dicembre mi sono trovato nella necessità o del visto – tempi lunghissimi al Consolato americano – o il nuovo passaporto elettronico che veniva rilasciato a Milano per quasi tutta l’Italia Settentrionale. E’ stata una sofferenza per tutti con reiterati viaggi a Milano perché gli Uffici erano letteralmente presi d’assalto da cittadini provenienti dappertutto (poi ci si è messo dimezzo il fuori-servizio di alcuni giorni per peggiorare le cose. C’è gente che ha dovuto rinunciare al viaggio. Altri che si sono mangiati giorni di ferie. Eccetera. Chi scrive ha avuto il passaporto poche ore prima della partenza.

Oggi tutta Italia è fornita delle apparecchiature necessarie e ogni Questura provvede ai cittadini della relativa provincia. Domanda: ma perché quando si attuano i provvedimenti, prima di dare il via non si valuta la situazione? Meglio ancora: perché quando ci sono scadenze la relativa pratica viene tirata fuori dal cassetto solo all’ultimo momento? (Nota del direttore)

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