09 11 20 LA PAROLACCIA. LA DIVERSITA'. E TEMPO FA…

E nostra nota

Scusate … sono uno stronzo ..! Scusate … sono uno stronzo ..! Il Canetta è diventato matto, dirà qualcuno, cosa gli viene in mente di usare certi termini? Calma, gente, calma. Non sono io ad avere usato questo parolaccia, tanto meno ad aver deciso di essere uno str… Chi lo dice non è un amico sboccato, abituato ad un linguaggio da caserma, ma addirittura la terza carica dello Stato, nientepopodimeno che l'on. Fini, Presidente della Camera. On. Fini che in una scuola dell'area romana, di fronte ad una platea di ragazzini (invero pare un poco perplessi), in gran parte di origine straniera, ha detto (parola più, parola meno) che se qualcuno li considera "diversi" è uno stronzo. Allora io sono uno stronzo e - almeno credo - una fetta notevole dell'elettorato che ha portato l'on. Fini alla Presidenza della Camera è anch'essa fatta da stronzi. E reputo tali pure non pochi elettori del centro-sinistra. Tutti "razzisti"? Per favore, non scherziamo su termini e problemi di tal genere. Qui il discorso è molto diverso. E riguarda le radici di un popolo. Se mi chiedono se un Finnico è "diverso" da un Italiano, se uno Spagnolo è "diverso" da un Islandese io reputo che solo un folle possa contestare una simile affermazione. La storia, la cultura, l'ambiente forgiano le nostre abitudini, le nostre radici. Quindi siamo "diversi". Attenzione, riconoscere le diversità è conditio sine qua non per evitare di cadere da un lato nel razzismo, dall'altro in un mondo privo di ricordi e punti di riferimento, una macedonia caotica ed assai pericolosa. In questo momento, piaccia o no, si sia d'accordo o meno, circa un miliardo di abitanti della Terra stanno riscoprendo l'Islam come loro radice comune, come loro punto d'unità. Come loro punto di forza. Posso pure non condividere ma è così. L'India, uno dei nuovi giganti mondiali trova da sempre "nell'essere Induista" uno dei suoi punti d'ancoraggio. La nuova Russia fa perno, per uscire dal buio e dalle nebbie del recente passato, nella religione Cristiana Ortodossa. Quanto alla Cina, basta vedere un paio dei loro films "storici" per notare con quanto sconfinato orgoglio questo immenso paese sta rivalorizzando le proprie radici plurimillenarie. Solo l'arrogante e pseudo laica EU ha rifiutato ciò che è davanti agli occhi di tutti: la proclamazione che il fondamento stesso dell'Europa sono le sue radici Giudaico-Cristiane. Al di la della fede dei singoli. Si tratta (anche) di un fatto culturale e storico. Ed allora torniamo ai "diversi". Ovvio che io veda "diverso" da me chi ha un vissuto, una storia, una cultura e (magari) pure una fede diversa dalla mia. Si tratta di guardare in faccia solamente la realtà. Io non faccio del razzismo se dico che un abitante del Kenia o dell'Uganda è un nero e che quindi ha la pelle di diverso colore della mia. Osservo solo la realtà. Altro è se, osservando la sua pelle e riconoscendola nera e non bianca (quale è in effetti), SOLO PER QUESTO affermo che il Keniano o l'Ugandese è mio inferiore o che io ho dei diritti che lui non ha. Questo è razzismo, non riconoscere le giuste differenze che passano tra gli esseri umani di diversa cultura e di diversa origine. Ma le differenze ci sono e non sono neppure tanto facili da superare. Ne le rimuoveremo con banali affermazioni di principio, che poi trovano grandi difficoltà d'applicazione. Basti pensare alla difficoltà di inserimento nell'Occidente EU od USA (ma pure in Russia od in Cina) degli immigrati "Islamici" (termine culturale e non razziale, bene ricordarlo) che secondo le loro abitudini (dipenda o no dal Corano, questo è altro discorso) pongono molto spesso la donna su di un livello di disparità rispetto all'uomo. Non è poca cosa, guarda caso, proprio nella scuola (ovviamente non solo), pure in Italia. Il genitore Islamico che NON VUOLE che la figlia faccia Educazione Fisica assieme ai maschi (è già successo molte volte, come pure nelle piscine, ecc.) oltre a chiedere un trattamento distinto per motivi religiosi (il che, in uno stato veramente laico, non dovrebbe succedere) si pone DA SOLO su di un piano DIVERSO. E gli altri ragazzi, non solo Italiani, ma pure Russi o SudAmericani, Cinesi od Africani non Islamici, come potranno non rilevare questa DIVERSITA', valida - per di più - solo per quella ragazza di quel particolare credo? A questo punto, scusate la brutalità, chi è lo stronzo? Il ragazzino che prende atto della diversità di trattamento od il padre che ha chiesto tale trattamento? Oppure lo sono i politici che, sfruttando queste situazioni, non risolvono realmente i problemi ma si limitano a boutades di vago sapore propagandistico ?!?

Nemo Canetta

Tempo fa usava da parte dei genitori richiamare, anche bruscamente, noi ragazzi con la proibizione di continuare a usare quelle "parolacce". Che erano 'stupido' piuttosto che 'cretino' o simili. Non ricordo di avere sentito la parola usata, a sorpresa, dal Presidente della Camerata compagni di scuola alle Elementari, alle Medie, al Liceo.

Forse era esagerato, ma certo si è che da un estremo si è passati all'altro. (ndd)

Nemo Canetta
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