09 11 20 PERCHÉ È IL CALCIO SVIZZERO A TRIONFARE (UNDER 17 CAMPIONI DEL MONDO)

Negli uffici e nei bar si sente mormorare che la Svizzera campione del mondo tanto svizzera poi non è. Al di là di passaporti e paesi d'origine, ecco perché con la giovane rappresentativa è proprio il calcio elvetico a trionfare.

In questi giorni molti sollevano dubbi in merito all'autenticità del recente successo del calcio svizzero. A loro parere alla base del conseguimento del titolo iridato sta il talento straniero, ossia il DNA sudamericano slavo africano e così via, ben presente nella squadra Under 17. È un punto di vista senz'altro legittimo. Di seguito se ne propone uno diverso.

Lo sviluppo della personalità e con essa delle capacità di un essere umano è determinato non solo dal DNA, ma pure dall'ambiente in cui egli cresce. Quest'ultimo oltre alla famiglia comprende ad esempio gli amici, la scuola e le associazioni del tempo libero. Solo un ambiente favorevole permette alle varie predisposizioni genetiche, come l'attitudine allo sport, di formarsi appieno.

La scuola calcio fa parte dell'ambiente di crescita di molti giovani. Qui si cerca in primo luogo di sviluppare al massimo le competenze sportive degli allievi calciatori. E da qui sono passati Seferovic, Rodriguez e gli altri neo campioni del mondo.

Ragazzi talentati per natura? Probabilmente sì, ma la cui inclinazione al passaggio millimetrico, allo stacco imperioso, alla chiusura puntuale e al tiro micidiale si è sviluppata e affermata grazie alla scuola calcio elvetica, vale a dire grazie a quell'ambiente favorevole di cui sopra.

In altre parole, è sui campi rossocrociati e nel contesto dell'organizzazione calcistica svizzera che questi giovani hanno appreso e apprendono a valorizzare e sfruttare il proprio talento e a metterlo a disposizione per il bene della squadra.

A trionfare è dunque il calcio elvetico nel senso più vasto del termine: strutture, metodi di insegnamento, lavoro con e sui giovani, passione e competenza. Una realtà che da parecchi anni plasma giocatori di caratura internazionale tipo Inler, Barnetta, Lichtsteiner. Per questo si tratta di un successo autentico, al di là di più o meno probabili avi appenzellesi e di generazioni da contare.

In merito alla teoria dello sviluppo della personalità questo testo poggia sul libro ''Teoria della socializzazione'' (2006) del prof. dr. Klaus Hurrelmann. Niccolò Nussio 1985, di Brusio, studente di pedagogia sociale Alta Scuola di scienze applicate di San Gallo

Niccolò Nussio (x)

(x) Direttore de "Il Bernina"

Niccolò Nussio (x)
Costume