Via le parole straniere! Le proposte

  ITALIAOGGI - a pagina 8 del 21/2 - dà notizia che “La Lega vuol purificare la lingua italiana” e pubblica poi le 13  modificazioni da introdurre. A titolo di esempio
- Calcolatore al posto di computer (sbagliato, non c'è solo la matematica. La parola giusta sarebbe elaboratore - ndr)
- Topo al posto di mouse
- Furbotelefono al posto di smartphone
- Quisibeve al posto di Bar
- Tramezzino al posto di sandwich

Aggungiamo sciat ovvero rospi

Ricordata la campagna di italianizzazione del Duce si passa a quella di tutti i nomi stranieri. Esempio; Alano Sorrenti, Giovanni Lennon, Alvise Presley, Amanda Winehouse, Francesco Sinatra,
Non manca la scuola. Aboliti infatti gli insegnamenti di lingua straniera.

Fin qui il quotidiano economico, ora passiamo a ragionamenti seri.
Il problema c'è. Basta leggere sul giornale concorrente (Il Sole 24 Ore) le parole con una specie di ostrogoto perchè all'essere parole di altro linguaggio – soprattutto inglese – si somma la specificità professionale. Roba da Bocconi e Cà Foscari. Un po' come le illeggibili ricette dei medici. Una volta però Einstein era il miglior divulgatore della sua relatività che aveva addirittura portato alla comprensione di uno studente di Liceo. I libri di Pauling, doppio Nobel per la pace e per la chimica, erano di una semplicità impressionante senza bisogno di parolone. Poi c' quello delle categorie come l'analisi da noi recentemente fatta sui novelli 'linguisti' della scuola dove l'ottusità del burocratese ha portato, per fare un esempio, a eliminare la parola Preside con “Dirigente scolastico” senza neppure accorgersi di aver fatto scelta monocratica dall'alto: “Dirige” anziché quella democratica – chi Presiede presuppone infatti un consesso.
Il problema dunque esiste e il quotidiano, senza saperlo, ha toccato un problema reale. Che se poi l'intento è stato quello di celebrare simpaticamente il Carnevale, bene. Fra tante tristezze dell'economia ci sta anche questo spiraglio di humour. Pardon, di umorismo.
GdS

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