Passaporto a domicilio (ma di mezzo "il modulo"!)
Le riforme. Se se ne parla tutti pensano ai grandi temi nazionali che poi, appunto perchè, grandi temi, fanno fatica a tradursi in concreto. Poi ci sono le innovazioni di cui nessuno parla e di cui nessuno invece immagina l'impatto positivo. Un esempio: l'autocertificazione. Una cosa burocratica dicono in tanti. Certo ma quale il suo impatti? Milioni di giornate lavorative risparmiate in un anno - milioni! - per andare a prendere i certificati in ore lavorative, con code ecc.
Pensiamo ad un semaforo. Uno di quelli di Sondrio era regolato su 44 secondi di verde. In parte un verde che non serviva a nessuno e costringeva i veicoli sull'altra direttrice a restare ad aspettare il loro verde. Questione di un pugno di decine di secondi, un niente insomma. Una rotonda ha eliminato questa attese. Pochi secondi? No, decine di ore perchè quello scampolo di tempo va moltiplicato per tutti quelli che lo devono sprecare.. E così arriva un'altra di quelle notizie che non rivoluzionano il mondo ma vanno incontro al cittadino.
Dal 27 ottobre non ci sarà più bisogno di andare agli uffici di polizia per ritirarlo. Una convenzione di durata triennale fra Ministero e Poste italiane rende possibile la consegna a domicilio come "assicurata" con i vantaggi del caso e dal costo di €uro 8,20 da pagare in contrassegno alla consegna. Per le modalità - la burocrazia non muore mai e quindii pensare ad Internet e alla carte di credito è un'illusione! - salta fuori che bisogna andare o alla Questura o al confine a Tirano o ad alcuni Uffici postali per farsi dare i moduli su cui indicare dove deve avvenire la consegna del passaporto. Con il che una utilissima iniziativa viene ad essere in parte pregiudicata. E' come tanti indirizzi che vengono dati, relativi al pubblico e al privato con telefoni e fax e non l'indirizzo di PE, o come uffici, pubblici e privati, che mandano ai giornali e ad altri destinatari testi scannerizzati e quindi non utilizzabili direttamente , eccetera eccetera.
Questa volta prendiamoci il bicchiere mezzo pieno. Poi arriverà bene qualcuno al Viminale che scoprirà che fatto 30 si è solo alla metà della strada e che bisogno fare 31...
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