Terribile l'eredità che l'attuale nostra società lascia ai giovani d'oggi

Terribile l'eredità che l'attuale società lascia ai giovani d'oggi, Non cè solo il pantagruelico (x) debito pubblico cui si aggiugeranno i soldi 'da pandemia'. Impressiona il calo demografico che non è compensato dallo stuolo di extracomunitari. Tante le donne che non vogliono fare figli, tante quelle che si fermano al primo, al massimo al secondo e tante per oggettive difficoltà che di fatto si sintetizzano in breve: la mancanza di una politica per la famiglia. Ricordiamo che quando fu approvata la legge sull'aborto c'era anche una parte, nel corso degli anni dimenticata, che affrontava il problema in positivo e che postulava la ricerca di una soluzione alternativa all'aborto. Fosse stata seguita questa strada almeno una parte dei casi sarebbe andata a buon fine.... Vediamo comunque cosa dice l'ISTAT in proposito dell'andamento delle nascite a passo di gambero. (gdS)
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ISTAT
Il saldo naturale, già da tempo negativo, continua a diminuire.
La speranza di vita alla nascita, nel 2018, è di 80,9 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne.
La fecondità, in calo da diversi anni, si riduce ulteriormente (1,29 figli per donna), mentre l’età media al parto sale a 32 anni ed è fra le più alte in Europa.
I matrimoni nel 2018 sono in lieve aumento anche se l’Italia, quanto a nuzialità, resta negli ultimi posti della graduatoria europea.
Il numero dei divorzi è in via di normalizzazione, dopo un periodo di incremento legato alla riforma che ha abbreviato i tempi della procedura.
L’Italia è uno dei Paesi più “vecchi” dell’Unione europea.

ITALIA UNO SGUARDO D'INSIEME
Al 1° gennaio 2018 la popolazione residente in Italia ammonta a 60.483.973 individui; prosegue la diminuzione già riscontrata nei due anni precedenti. Il calo degli iscritti in anagrafe è dovuto in larga misura alla dinamica naturale che, rispetto all’anno precedente, presenta un decremento dello 0,2%. Il declino demografico è attribuibile prevalentemente alla popolazione residente di cittadinanza italiana. Il tasso di crescita naturale registra un ulteriore picco negativo, attestandosi a -3,2 per mille. Per quanto riguarda la dinamica migratoria, il tasso migratorio con l’estero è in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente.

TASSO DI CRESCITA NATURALE (PER 1.000 ABITANTI)
Nel 2018, le donne residenti in Italia hanno in media 1,29 figli (1,32 nel 2017). Prosegue quindi la diminuzione in atto dal 2010, anno in cui si è registrato il massimo relativo di 1,46 figli per donna. Le donne residenti in Italia hanno accentuato il rinvio dell’esperienza riproduttiva verso età sempre più elevate: l’età media al parto raggiunge i 32 anni.

Nel 2018, la speranza di vita alla nascita della popolazione residente italiana è di 80,9 anni per gli uomini e di 85,2 per le donne. L'indicatore, per entrambi i generi, segna un leggero incremento rispetto all'anno precedente.

Dopo la flessione registrata nel 2017, nel 2018 si assiste a un aumento del numero di matrimoni celebrati (195.778), circa 4.500 in più rispetto all’anno precedente (+2,3%). Il quoziente di nuzialità rimane però invariato a livello nazionale (3,2 matrimoni per mille abitanti) e in quasi tutte le ripartizioni, a eccezione del Mezzogiorno che passa dal 3,7 al 3,9 per mille. Nel 2018 si sono rilevati 98.925 separazioni e 88.458 divorzi. Il numero delle separazioni rimane invariato rispetto all'anno precedente mentre quello dei divorzi è in via di normalizzazione (circa -3% in relazione ai valori assoluti e al tasso per 10.000 abitanti). Infatti, dal 2015 si era registrata una crescita consistente a seguito dell'entrata in vigore, a maggio, della legge di riforma che ha abbreviato i tempi della procedura.

Continua a crescere l'indice di vecchiaia che, al 1° gennaio 2019, raggiunge quota 173,1 anziani ogni cento giovani, registrando un nuovo record nazionale e un aumento rispetto all'anno precedente di oltre 4 punti percentuali. Anche l'indice di dipendenza segna un leggero incremento rispetto all'anno precedente, risultando uguale a 56,3 persone in età non lavorativa ogni cento in età lavorativa; si conferma quindi la presenza di uno squilibrio fra le generazioni.

2020 Istat - Istituto Nazionale di Statistica
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pantagruelico (x) Il riferimento al/ai capolavoro/i di François Rabelais è immagine significativa di quanto il moderno Gargantua vorrà ingoiare prelevandolo dalle future generazioni

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