IL PRESIDENTE DEL NAPOLI DE LAURENTIS, CHE AVEVA RAGIONI, E' PASSATO DALLA PARTE DEL TORTO. A CASA. ANZI VADA ALL'ESTERO, SE LO PRENDONO 11 7 30 25

Sorteggio per il calendario del prossimo campionato di calcio. E' prassi tener conto degli incontri internazionali delle squadre. Il Presidente del Napoli scopre invece che le due partite internazionali della sua squadra e quelle con Milan e Inter sono a pochi giorni di distanza una dall'altra. Non è giusto. Il computer non procede di testa sua ma in base alle indicazioni che danno i programmatori i quali a loro volta ricevono l'input dalla Federazione. E' lecito quindi pensare che dell'aspetto delle partite internazionali non sia stato tenuto conto per il Napoli.

De Laurentis furibondo, e con ragione. Invece di pretendere un chiarimento e, se le cose stanno come abbiamo ipotizzato, chiedendo una pur difficile revisione, parte in quarta. Tutti in TV abbiamo sentito l'invettiva "Siete delle merde", ma il peggio è venuto dopo quando ha detto, e poi ribadito, di vergognarsi di essere italiano.

Anche se il Cardinale Sepe, celebrando la Messa allo Stadio, lo ha scusato dicendo che certe volte le parole scappano - anche a me, ha detto - serietà vorrebbe che De Laurentis se ne andasse a casa.

Errare è umano, perseverare no. E lui ha perseverato, visto che non ha chiesto scusa per l'enormità della sua reazione.

Si vergogna di essere italiano? Lo si mandi altrove, per esempio a prendere la nazionalità dell'Iran.

I cattivi esempi meritano questo e altro.

Amarilli

Amarilli
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