'Val di Teglio' in quel di Sesto Calende
L’orgoglio italiano del mondo dell’imprenditoria aeronautica dell’avveniristica OVS Villella Aerospace, e l’alacre generosità della terra della Valtellina, si sono ritrovate a Sesto Calende, sulle sponde del Ticino inanellato dalla corona alpina in cui è incastonato il diadema del monte Rosa. Un incontro nel regno sovrano del patron Peppino Villella, lungimirante alfiere di una novella “San Leucio borbonica” al servizio dell’arte di Icaro, tra due realtà dal forte connubio, dettato da quelle affinità elettive, prima che affettive, fatte di quella sincerità d’intenti che corrobora e riconcilia con la vita. In rappresentanza della val di Teglio è sbarcato un ampio stuolo del “Club 105 delle Frecce Tricolori” retto dal nocchiero di lungo corso Renato Verona, col seguito di sindaci malenchi, Miriam Longhini e Ivo Del Maffeo, e con Costantino Tornadù, già assessore provinciale alla Cultura, che hanno recato in dono al gradito ospite prodotti dell’eccellenza casearia ed enologica malenca. Dall’altra, l’intera famiglia di Villella, con la sua dolce, inseparabile compagna Antonella, e tanti personaggi di rango, tra cui il lungimirante imprenditore Edoardo Proserpio, il grande maestro d’Arte Yasunori Gungji, e il sindaco di Sesto, Marco Colombo, che ha riconosciuto nel conduttore di un’azienda a caratura mondiale come Villella, quell’alta imprenditorialità di un self-made man, figlio dell’ultima emigrazione meridionale del dopoguerra, che ha saputo costruire con grande lungimiranza, coraggio e spirito d’iniziativa, una vera e propria dinastia fatta di stile e signorilità, inventandosi di fatto un nuovo modo di gestire il management con la paterna cura di una grande famiglia che coccola i suoi dipendenti come figli, come rami preziosi della stessa annosa quercia. Su tutti, nonna Rachele, 94 anni suonati, matriarca dal grande cuore e l’ineffabile sorriso che incanta con la sua semplicità, che si cela pudica il viso per l’emozione, circondata dall’abbraccio degli adorati nipoti Antonio e Rachele, avvolta nella bandiera a stelle e strisce americana, a ricordo della sua ultima trasferta oltreoceano dove non ha esitato a misurarsi, imperturbabile, con le slot machine di una rutilante Las Vegas. Protagonista assoluta di un convivio d’alta classe con lo chef Bepi Pizzolato in proscenio con la sua porchetta sopraffina. Un sontuoso, luculliano banchetto, sereno e festoso, scandito dalla verve inesauribile dell’anchor man Angelo Garavaglia, già direttore sanitario dell’Asl di Sondrio, lanciato in un karaoke senza quartiere. E’ toccato infine al sindaco di Chiesa Valmalenco, Miriam Longhini, invitare Villella sulla straordinaria “terrazza” di Primolo. E nuova festa sarà, in un vero bagno d’amicizia sincera, per vivere un gemellaggio che si preannuncia certamente duraturo. Nella precarietà di un’economia che stenta a decollare, molti hanno lasciato che il vento secondasse l’onda, molti hanno ripiegato le vele, altri si sono affidati alla buona sorte confidando nel magico stellone italiano. Altri, invece, come Villella, per risollevare le sorti del Paese hanno preferito rimboccarsi le maniche e andare contro corrente sfidando il fortunale, esaltando quei valori dell’italianità da taluni smarrita, che sono l’essenza stessa del nostro Bel Paese.