In piazza a Sondrio un bolide da 220 km/h
Davanti al Posta un bolide di quasi 15 quintali, catamarano con un motore Lamborghini dalla potenza almeno 5 volte superiore a quella di un'auto di media cilindrata che però non riesce, a terra, a raggiungere la velocità, su acqua, che si aggira sui 220 km come da locandina affissa. Era lo scafo di Stefano Casiraghi – commosso il ricordo -, talvolta a Sondrio dalla zia che, spesso nella sede di Via Trento, chiamava Carolina di Monaco “mia nipote”, e in fin dei conti lo era.
Che ci fa in Piazza Garibaldi? Arriva il suo creatore, mago della velocità, mago soprattutto della motonautica. E viene a parlare ai soci del Panathlon sul tema "La motonautica: incontro con Tullio Abbate, campione di motonautica e costruttore di imbarcazioni veloci". Interessante il suo sito ed in particolare la parte autobiografica che comincia con una domanda: “Tullio Abbate quando si innamorò della motonautica?” e una risposta significativa: “A 14 anni, quando ero nel cantiere di papà. Lui è già un gigante io pendo dalle sue labbra. Lui monta sul motoscafo il motore dell’Alfa Romeo...” E mette su il suo cantiere, in concorrenza col padre, volendo sfornare le barche ideate a suo modo col risultato che evidentemente lo soddisfa "per avere in 40 anni sfornato 8500 barche vendute in tutto il mondo . Su quelle barche ho avuto l’onore di mettere anche motori Ferrari Porche Lamborghini. Fra i miei clienti Schumacher, Piquet, Gilles Villeneuve, Keke Rosberg, Maradona, Matthaus, Prost, Airton Senna, Vialli, Mancini, Giacomo Agostini, Arturo Merzario, Bruno Giacomelli, Vittorio Emanuele di Savoia, la principessa Carolina di Monaco, Stefano Casiraghi e non per ultimi Silvester Stallone e Madonna”.
Una bella serata. Complimenti.